Moneyboys: dalla ricerca di realizzazione al doversi rimettere in discussione

Dal 10 giugno arriva su Mubi il drammatico Moneyboys, che riscontrò consensi positivi al Festival di Cannes 74. Il film, presentato nella sezione Un Certain Regard, è ambientato in Cina nel giro degli escort per uomini benestanti.

Moneyboys: la trama

Fei è un ragazzo di periferia che è dovuto fuggire dalla famiglia perché troppo esposto a uno stile di vita che l’atteggiamento tradizionale e benpensante dei suoi compaesani non è in grado di accettare.

In città conosce coetaneo, Xiolai, che si prostituisce e che gli propone di partecipare ad alcuni incontri a tre con clienti facoltosi. Il successo è tale che ‘la nuova professione’ diviene il nuovo modo di mantenersi del ragazzo dapprima impegnato con lavori saltuari di spacciatore.

Ma quando Xiolai, ingelositosi della situazione, si immola per lui all’ira di un suo cliente offeso e viene percosso, Fei si ritrova solo, ricco e circondato dal benessere, ma senza un appiglio sentimentale presso cui rifugiarsi.

La visita di uno spavaldo quanto sprovveduto suo giovane compaesano, finirà per ricostituire i termini di un legame amoroso e professionale.  Xiolai nel frattempo si è sposato e ha una famiglia da mantenere con mille difficoltà.  Sarà lo stesso Fei ad aiutarlo.

Moneyboys: la recensione

“-Pensi di potermi ferire in questo modo? -Sono come un ragno: non lasciò scappare nessuno… e amo tutti. È così sbagliato? Tu mi hai consumato. E questo non è amore.”

Il film cosmopolita, prodotto con capitali austro-franco-belgi, diretto da un regista cinese (C.B Yi) che lo ha girato a Taiwan ( pur di fatto ambientandolo nella Cina succube di un divario ancora netto tra mondo periferico della campagna e vita da metropoli) Moneyboys si trasforma presto in un delicato e intenso melodramma in grado di catturare lo spettatore.

Ci riesce attraverso un’ epopea di vita che espone il nostro protagonista Fei a un percorso di soddisfazioni professionali ed economiche in grado di indurlo ad affrontare di petto la questione morale legata al successo travolgente nell’universo opportunista degli escort, ostaggio di un compromesso impossibile tra il travolgente mondo ingannevole della vita di città e la rigida regola legata alla sua origine umile e contadina.

La stessa che gli ha reso impossibile proseguire a vivere nel luogo natio.

Il film, riuscito ed appassionante, si rivela una piacevole sorpresa. Merito anche del cast e, in particolare, della sentita interpretazione del bravissimo e seducente attore taiwanese trentenne Kai Ko, già apprezzato in The road to Mandalay di Midi Z.