‘Elles’: un’inchiesta scottante che rimette in discussione il ruolo di una madre

Dal 30 maggio 2022 è possibile recuperare in streaming Elles, uno dei film più controversi e divisivi della celebre regista polacca Malgorzata Szumowska, molto attiva nell’ultimo decennio e divenuta celebre, in particolare, per film come Corpi (Mug – 2015, Orso D’Argento per la miglior regia) e Un’altra vita (Mug – 2018, =Orso d’Argento – Gran Premio della Giuria).

Elles – la trama

Anne è un’affermata giornalista quarantenne che collabora con la prestigiosa rivista Elle.

La si segue mentre si dedica a documentarsi per ultimare un articolo scottante sulla prostituzione giovanile di studentesse che cercano di emanciparsi, pagarsi gli studi e gli svaghi, vendendosi al miglior offerente.

Il giorno in cui riesce a convincere due ragazze a rilasciare un’intervista (una di esse, la francese, è interpretata dalla bella e brava Anais Demoustier, mentre quella di origine polacca è la seducente Joanna Kulig), la donna prende coscienza della disinvoltura e della fierezza che muove queste giovani donne.

Decise a lasciarsi alle spalle gioventù difficoltose, non sono in alcun modo afflitte da remore morali nell’assicurarsi, piuttosto bene, un tenore di vita altrimenti assai inverosimile, se rapportato ai rispettivi canoni di vita.

Ma, nello stesso momento, Anne impara ad apprezzare tale filosofia di vita libertina, al punto che si risvegliano in lei desiderio e curiosità sessuali che da tempo riteneva sopiti, sepolti da una quotidianità di doveri coniugali, dal doversi giostrare con la prevaricazione degli impegni professionali che l’hanno vista emergere nella categoria a cui appartiene.

Elles – la recensione

Elles, della prolifica ed impegnata regista polacca Malgorzata Szumowska, appare riuscito soprattutto per le sfaccettature intime entro cui si apre poco per volta il potente personaggio della protagonista, splendidamente reso con la disinvoltura da grande interprete, come si rivela ancora una volta Juliette Binoche, perfetta e quasi maniacale nel rasentare livelli di perfezione altrimenti a rischio di forzatura.

La potenza del film, infatti, più che nella sua parte istituzionale della vicenda, si rifugia nell’intimità della routine familiare, nei rapporti naturali e intensi tra una madre e i propri figli maschi scontrosi e superficiali, ma anche ironici e schietti. Come possono essere due figli, un bambino e un adolescente (splendidamente interpretati dai relativi giovani attori), nel rapportarsi alla madre,  impegnata a trovare, inutilmente, uno spazio appropriato che la avvicini alla propria prole, a scapito di una professione sin troppo impegnativa.

Nel ruolo del marito e padre, affettuoso ma pure lui sin troppo distratto da impegni professionali, appare perfetto il bravo attore Louis-Do de Lancquesaing.