Un Certain Regard 2022 annuncia a Cannes i vincitori. Dopo aver mostrato un breve video riassuntivo dei venti film in concorso, Thierry Frémaux (delegato generale del Festival e presidente dell’associazione Frères Lumière), vero mattatore della sezione, introduce la Giuria di Un Certain Regard, presieduta quest’anno da Valeria Golino, e presenta la storica sezione.
“Questa è stata sempre una sezione autoriale, anche con opere prime o seconde: quest’anno volevamo centrarla sul cinema d’autore, che viene da ogni parte del mondo. É come fare un viaggio ogni anno”.
Valeria Golino le dichiarazioni
Prende la parola poi Valeria Golino, bella e disinvolta, molto naturale com’è nelle sue corde:
“La sezione di cui siamo stati giurati era composta quest’anno da bellissimi film e questo ha reso molto difficile e duro il nostro lavoro: avremmo voluto premiare tutti i film, e davvero ringraziamo tutti gli autori”.
I premi vengono assegnati, come sempre, in ordine inverso di importanza, anche se alcuni Festival stanno cambiando questa abitudine. Ma non Cannes, che osserva le sue tradizioni senza cedere ai cambiamenti (per il momento!).
Il primo film a ricevere un premio, il Coup de Coeur Award di ‘Un Certain Regard’, è Rodeo (che uscirà in settembre in Francia), film di esordio di Lola Quivoron, storia della passione di una ragazza per le moto e delle sue conseguenze. La regista, ringraziando per il premio, afferma che tutta l’équipe ha messo la stessa energia collettiva, lo stesso furore, coraggio e violenza per girare questo film e ringrazia i suoi incredibili attori.
Successivo premio quello per la Miglior sceneggiatura assegnato a Mediterranean Fever, della regista e sceneggiatrice israelo-palestinese Maha Haj: “Questo momento è speciale, è un momento collettivo e ringrazio tutto il cast, il produttore e tutti quelli che hanno lavorato al film”. Racconta una storia complessa, pubblica e privata, con un finale a sorpresa. I protagonisti sono sia palestinesi e sia israeliani, ma il film si svolge in Israele.
Gli interpreti
I premi alle migliori performance attoriali sono andati all’attrice Vicky Krieps (protagonista di grande talento, con un altro film nella stessa sezione, Plus que jamais) per Corsage di Marie Kreutzer e all’attore Adam Bessa per la sua interpretazione in Harkha di Lotfy Nathan.
Il Premio per la Migliore Regia e messa in scena è stato assegnato al bel film Metronom, di Alexandru Belc che ha affermato:
“Siamo felici di ricevere questo premio. Ringrazio produttore, attori e tutti coloro che hanno partecipato”. Il film racconta la storia di un gruppo di studenti che, nella Bucharest del 1972, decidono di mandare una lettera a “Metronom”, un programma di musica rock americana clandestinamente emesso da Radio Free Europe in Romania. Denunciati da un compagno, i giovani attireranno la polizia segreta di Ceausescu e la loro vita cambierà per sempre.
Premio della Giuria
Il Premio della Giuria, per così dire il secondo premio, è stato assegnato al film pakistano Joyland di Saim Sadiq, una storia di omosessualità, patriarcato e convenzioni sociali, con un’attrice transgender, Alina Khan.
Infine, il Premio Un Certain Regard, il più importante di tutta la sezione, è andato al francese Les Pires, diretto da Lise Akoka e Romane Gueret.
Siamo passati attraverso tante emozioni
ha raccontato la regista – quelle della selezione, poi delle proiezioni, e ora questo premio. Si ha la sensazione di essere compresi e di sentirsi connessi gli uni con gli altri. Grazie alla nostra équipe, ai produttori, grazie al Festival e alla Giuria, infinitamente. Speriamo che questo premio serva a dare la parola a chi spesso non ce l’ha”.
Joyland
Les Pires (I peggiori) racconta di un casting fatto a Cité Picasso, sobborgo di Boulogne-Sur-Mer, nella Francia del nord, dove i registi decidono di prendere Lily, Ryan, Maylis et Jessy, quattro adolescenti con storie e comportamenti difficili, i ragazzini ‘peggiori’ del gruppo.
Sicuramente c’erano molti film più ‘tradizionalmente’ belli, ma entrambi i premi più consistenti hanno chiaramente una valenza sociale, relativa agli ultimi, ai marginali e alle diversità: e non possiamo che concordare sull’opportunità di un messaggio come questo da proporre, mai così forte come oggi, in una sede prestigiosa, che farà da cassa di risonanza per lungo tempo.
Les Pires, Metronome e Rodeo saranno distribuiti in Italia da I Wonder Pictures.
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