In collaborazione con Koch Media, Paramount celebra il quarantesimo anniversario del terzo capitolo della saga horror Venerdì 13, distribuito nel 1982. Capitolo a suo tempo circolato con il titolo Week-end di terrore e che ora rivive in una steelbook in edizione limitata. Steelbook che racchiude sia su supporto blu-ray che in dvd il secondo tassello diretto da Steve Miner, già al servizio del precedente. Tassello fondamentale per i fan della saga (e non solo) in quanto primo in cui il trucida-campeggiatori Jason Voorhees indossa la maschera da hockey.
Maschera divenuta suo marchio di riconoscimento, nonché vero e proprio simbolo del franchise, e che va quindi a sostituire il sacco di iuta sfoggiato nel secondo episodio.
Episodio in cui avevamo visto per la prima volta all’opera il mostruoso omicida risorto dalle acque del Crystal Lake dopo esservi annegato da bambino. In quanto intento a vendicare la madre che nel capostipite Venerdì 13, invece, si era dedicata allo sterminio di vacanzieri per vendicare proprio lui. Quindi, sopravvissuto ad un colpo di machete, prima si sbarazza di due redneck locali, poi si dedica all’eliminazione di un nuovo gruppo di giovani villeggianti. Villeggianti tra i quali abbiamo anche una ragazza sfuggitagli in passato e un nerd grassoccio in vena di macabri scherzi. Tutte figure che, come vuole la regola principale del filone slasher, la quale prevede una sequela di fantasiosi omicidi, non fungono altro che da carne da macello.

Come pure tre teppisti che si aggiungono strada facendo alla lista degli individui da eliminare. Del resto, tra uno spiedo bollente conficcato in pancia e una fiocina sparata in faccia, ci troviamo dinanzi ad uno dei maggiormente efferati massacri jasoniani. Non a caso vietato ai minori di diciotto anni. Massacro oltretutto reso allora ancor più impressionante dal fatto che questo Venerdì 13 venne girato in tre dimensioni. Infatti, le molte inquadrature che lo costituiscono abbondano in oggetti lanciati contro la macchina da presa, incluso un bulbo oculare schizzante in maniera raccapricciante dall’orbita.
E, con trama come di consueto ridotta all’osso, lo spettatore riceve dunque il tanto desiderato effetto prima shockante, poi liberatorio.
Effetto dovuto con ogni probabilità freudiana alla grande carica di sessualità latente presente nelle uccisioni, in quanto l’accoltellamento stesso non può che richiamare la penetrazione. Ma l’aspetto più curioso di questo Venerdì 13 risiede nel nome dello sceneggiatore: Martin Kitrosser. Chi è? Poi autore anche dello script della quinta parte, è divenuto in seguito script supervisor per Quentin Tarantino. Il trailer originale e dodici minuti di dietro le quinte fanno da contenuti extra ad entrambi i dischi di questa edizione, che è un’esclusiva Amazon. Insieme a due cortometraggi ispirati alle gesta di Jason, nove minuti riguardanti la maschera del serial killer e quasi sette di featurette sul cinema slasher.