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Cannes

Il Festival di Cannes e Kering assegnano l’VIII “Women In Motion Award” alle artiste ‘in movimento’

Assegnato quest’anno l'ambito riconoscimento all’attrice e produttrice Viola Davis, prima artista afroamericana a ricevere il premio. Riceve il Premio Young Talent la regista svedese Ninja Thyberg.

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Come molti sanno, già da otto anni – cioè dal 2015 – il Festival di Cannes e Kering (un cartello di marchi importanti) hanno creato il “Women In Motion Award” per dare spazio e visibilità alle donne che si distinguono nel mondo del cinema, soprattutto, ma non solo, come registe, sceneggiatrici o produttrici. Da allora il programma si è esteso in maniera consistente alla fotografia, all’arte, al design, alla coreografia e alla musica. Attraverso i suoi Awards, il programma riconosce le figure di ispirazione del momento e i giovani talenti femminili, mentre i suoi Talk offrono l’opportunità a personalità di spicco di condividere le loro opinioni sulla rappresentazione delle donne nelle professioni del cinema.

Women in Motion 2022

Il Festival di Cannes 2022 ha assegnato il Premi Women In Motion dedicati alle artiste in ‘movimento’, scegliendo quest’anno una protagonista d’eccezione, l’attrice e produttrice Viola Davis, prima afroamericana a vincere il premio, attivista prima ancora che artista, una personalità in cui i due ruoli sono perfettamente in sinergia.

Oggi la Davis, conosciuta in tutto il mondo per i suoi ruoli da attrice e il suo impegno per i diritti delle donne e delle minoranze, è una delle attrici e produttrici americane più influenti del suo tempo: per anni  ha costantemente lottato per una maggiore inclusione delle donne nell’industria cinematografica e ha condotto numerose campagne per l’uguaglianza di genere.

Viola Davis ha anche denunciato in varie occasioni la palese mancanza di diversità di genere nell’industria cinematografica, sia nella produzione, che nella sceneggiatura e nella regia, e questo rappresenta un potente freno all’uguaglianza ed alle pari opportunità. Questa mancanza di diversità nel settore l’ha portata a creare la sua società di produzione, JuVee Productions, con il marito Julius Tennon e ciò le ha permesso di sviluppare molte storie e ruoli che altrimenti non sarebbero esistiti. Quando ha ricevuto il suo Emmy Award come miglior attrice protagonista in una serie drammatica per il suo ruolo in “How to Get Away with Murder”, dopo aver citato Harriet Tubman, ha detto al pubblico: “L’unica cosa che separa le donne di colore da chiunque altro è l’opportunità … non puoi vincere un Emmy per ruoli che semplicemente non ci sono“.

Kering e il Festival di Cannes hanno voluto riconoscere il suo attivismo e i suoi successi consegnandole il Women In Motion Award. Dal suo lancio nel 2015, il programma ha premiato e messo in luce la creatività e il contributo unico delle donne alla cultura e alle arti, e il loro ruolo nell’aiutare a trasformare la nostra visione del mondo attraverso il loro lavoro. La parità di genere è uno dei suoi obiettivi.

Il Women In Motion Award ha già premiato le carriere e gli impegni di figure emblematiche del mondo del cinema, quali: Jane Fonda (2015), Susan Sarandon e Geena Davis (2016), Isabelle Huppert (2017), Patty Jenkins (2018), Gong Li (2019), Salma Hayek (2021) e, quest’anno, Viola Davis.

Il Women in Motion Award a Viola Davis

Nel gennaio 2018, ha preso parte a una marcia delle donne che includeva donne impegnate in politica, donne dell’industria cinematografica e femministe, insieme a membri del pubblico. In un discorso appassionato alla folla, ha parlato delle tante donne ancora silenti, attingendo alla sua esperienza personale di traumi e povertà e alle sue numerose difficoltà nella vita, sempre rielaborate e superate grazie alla sua resilienza. Trasmesso su tutti i canali TV, seguito e condiviso sui social network, il suo discorso è stato fonte di gande incoraggiamento, sia per le parole che ha utilizzato e sia per il modo empatico con cui le ha pronunciate, affinché tutte le donne possano trovare il coraggio di parlare.

“Oggi parlo non solo per i #MeToo, perché ero un #MeToo. Ma quando alzo la mano, mi rendo conto di tutte le donne che stanno ancora in silenzio. Le donne senza volto. Le donne che non hanno i soldi, e non hanno la Costituzione, e che non hanno la fiducia, e che non hanno le immagini nei nostri media che danno loro un senso di autostima abbastanza forte da rompere il loro silenzio che è radicato nella vergogna dell’aggressione o nello stigma dell’aggressione”.

Oltre alla sua lotta per i diritti delle donne e delle minoranze, Viola Davis combatte anche gli effetti della povertà, in particolare attraverso il suo coinvolgimento dal 2014 con la campagna contro la malnutrizione ‘Hunger Is’, e la campagna ‘No Kid Hungry’, di cui è portavoce dal 2020. La Davis partecipa attivamente a molti eventi di raccolta fondi, aiutando le scuole dello stato del Rhode Island dove è cresciuta.

Il suo talento, il duro lavoro, la scelta dei ruoli e il modo in cui li interpreta le sono valsi i più alti riconoscimenti nell’industria cinematografica. Viola Davis è una delle poche personalità di Hollywood ad aver vinto un Golden Globe, un BAFTA, quattro SAG Awards e quella che Hollywood chiama la Triple Crown of Acting: due Tony Awards, un Oscar e un Emmy, per i suoi ruoli nello spettacolo teatrale King Hedley II, Fences e il suo straordinario adattamento cinematografico e la serie TV How to Get Away with Murder. Attualmente è l’unica attrice afroamericana ad aver ricevuto così tante nomination e premi per i suoi ruoli in teatro, televisione e cinema.

Viola Davis ha appena pubblicato la sua autobiografia, “Finding Me”. Il libro è diventato immediatamente un bestseller del New York Times. “Finding Me” è un resoconto intensamente personale, scritto durante il lockdown, che racconta l’infanzia della Davis in un ambiente svantaggiato, cresciuta in mezzo a quelle che sembrerebbero insormontabili difficoltà. La Davis descrive ciò che ha visto e vissuto durante la sua infanzia e giovinezza, sottolineando le molestie e gli abusi subiti dalle persone più svantaggiate della società, fornendo anche uno sguardo su come trovare la propria strada nella vita, facendo pace col proprio passato.

Lo Young Talent Award a Ninja Thyberg

Un altro premio assegnato da “Women In Motion”, è lo Young Talent Award, destinato a una regista donna che ha diretto il suo primo lungometraggio. Il premio, che è accompagnato da 50.000 euro di sostegno finanziario per il suo prossimo progetto cinematografico, è stato assegnato e consegnato alla regista svedese Ninja Thyberg.

Come ormai tradizione, la precedente vincitrice del premio, la regista australiana Shannon Murphy, ha scelto il suo successore, la regista svedese Ninja Thyberg.

“Sono molto onorata di essere stata scelta per ricevere questo premio dalla vincitrice dell’anno scorso Shannon Murphy – ha affermato la Thyberg – Dirigere è un processo difficile ma incredibilmente gratificante e sono entusiasta che ora il film sia disponibile per tutti. Sono stato così orgogliosa quando è stato accettato a Cannes nel 2020 e, poiché il film non è andato in sala a causa della pandemia, questo premio è particolarmente significativo per me”.

Commentando la sua scelta, Shannon Murphy ha dichiarato: «Il film Pleasure di Ninja Thyberg è un debutto cinematografico impressionante su tanti livelli. È una regista audace, con una voce incredibilmente chiara. I suoi effetti visivi sono sorprendenti, accattivanti e artistici. Ciò che ho amato di più è che sta portando la conversazione sulle donne, sul loro potere e sui loro corpi a un livello completamente nuovo. Sono così incredibilmente entusiasta di vedere quale film farà dopo. »

Lo Young Talent Award ha già messo in luce e sostenuto il lavoro di otto donne promettenti: Leyla Bouzid (Tunisia), Gaya Jiji (Siria), Ida Panahandeh ( Iran), Maysaloun Hamoud (Palestina), Carla Simón (Spagna), Eva Trobisch (Germania), Maura Delpero (Italia) e Shannon Murphy (Australia).

Entrambi i premi sono stati consegnati da François-Henri Pinault, Presidente e CEO di Kering, Pierre Lescure, Presidente del Festival di Cannes, e Thierry Frémaux, Direttore del Festival.

A proposito di Viola Davis

Nata nel 1965 a Saint Matthews, nella Carolina del Sud, Viola Davis è un’attrice e produttrice americana. Ha iniziato la sua carriera a teatro negli anni ’90, prima di ottenere il plauso della critica nel film ‘L’aiuto’. Nel 2014 ha interpretato il ruolo principale nella serie TV ‘How to Get Away with Murder’, prodotta da Shonda Rhimes, per la quale ha vinto un Emmy Award. Nel 2016, ha recitato in Fences al fianco di Denzel Washington, che ha anche diretto il film, e ha vinto sia un Golden Globe che un Oscar come migliore attrice non protagonista. È stata nuovamente nominata per un Golden Globe e un Oscar come migliore attrice nel 2020 per aver interpretato la cantante blues Ma Rainey in Black Bottom di Ma Rainey. Attualmente è sullo schermo nella serie The First Lady, trasmessa da Show Time negli Stati Uniti dal 17 aprile, dove interpreta l’iconica Michelle Obama. Nell’aprile 2022, il suo libro di memorie ‘Finding Me’ è stato pubblicato negli Stati Uniti.

A proposito di Ninja Thyberg

Regista e sceneggiatrice, Ninja Thyberg è nata nel 1984 ad Alseda, in Svezia. Si è laureata in regia all’Accademia di arti drammatiche di Stoccolma nel 2015. Dal 2009 Ninja Thyberg ha diretto diversi cortometraggi sullo stesso tema: la sessualità come prisma per vedere la passione nella società. Nelle sue opere sono ricorrenti i temi del corpo, della sessualità e del potere e, spesso, i suoi lavori studiano in modo ironico le dinamiche di gruppo, in cui le identità individuali e collettive vengono messe in discussione. La Thyberg ha ottenuto l’attenzione internazionale per la prima volta vincendo il Prix Canal+ della 52a Semaine de la Critique per il suo cortometraggio “Pleasure” (2013), che offre uno sguardo dietro le quinte della realizzazione di un film pornografico. Nel 2014, il lungometraggio  dallo stesso titolo, “Pleasure” (2020), ha fatto parte della Selezione Ufficiale al Festival di Cannes nel 2020 e al Sundance Film Festival nel 2021. I suoi cortometraggi Hot Chicks (2014) e Catwalk (2015) hanno vinto rispettivamente il premio 1km allo Stockholm Film Festival e lo Student Visionary Award al Tribeca Film Festival. Il suo film Stallion (2015), sulla maturità erotica di Adena, una ragazza di 16 anni che cerca di sedurre il suo insegnante di liceo, è stato selezionato come film di apertura allo Stockholm Film Festival 2015.

A proposito di “Women in Motion”

L’impegno di Kering nei confronti delle donne è al centro delle priorità del Gruppo e si estende, attraverso Women In Motion, al campo delle arti e della cultura, dove le disuguaglianze di genere sono ancora molto evidenti, anche se la creazione è uno dei più potenti vettori di cambiamento.

Negli ultimi otto anni, Women In Motion è stata una piattaforma d’elezione che contribuisce a cambiare mentalità e pensare al posto delle donne – e al riconoscimento che ricevono – nelle arti e nella cultura.

I premi “Women In Motion Awards” di Cannes hanno onorato la carriera e l’impegno di donne iconiche nel mondo del cinema: Jane Fonda nel 2015, Geena Davis e Susan Sarandon nel 2016, Isabelle Huppert nel 2017, Patty Jenkins nel 2018, Gong Li nel 2019 e Salma Hayek nel 2021.

A proposito di Kering

Gruppo di lusso globale, Kering gestisce lo sviluppo di una serie di rinomate Case di Moda, Pelletteria, Gioielleria: Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, oltre a Kering Occhiali. Mettendo la creatività al centro della sua strategia, Kering consente alle sue Maison di stabilire nuovi limiti in termini di espressione creativa, realizzando il lusso di domani in modo sostenibile e responsabile. Catturiamo queste convinzioni nella nostra firma: “Empowering Imagination”.

  • Anno: 2022

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