Distribuito nella sale cinematografiche nei primi mesi del 2022, approda finalmente in home video Ennio, diretto dal vincitore del premio Oscar Giuseppe Tornatore. Un’edizione limitata blu-ray targata Koch Media in collaborazione con Lucky red che, inserita in slipcase cartonato, offre anche un’interessante booklet all’interno della custodia amaray. La ghiotta occasione per rivivere quella musica che è stata la colonna sonora della nostra vita. La musica di Ennio Morricone, eccellenza italiana la sua che ci ha reso onore nel mondo e che viene celebrata a dovere dall’autore di Nuovo Cinema Paradiso. Un immenso maestro che è stato molto più di un semplice autore musicale, bensì un vero marchio di fabbrica. Capace di associare il valore delle sette note del pentagramma all’elevazione spettacolare dei lungometraggio cui prendeva parte.
E solo il buon Peppuccio, rientrante tra i cineasti con cui ha maggiormente collaborato, poteva raccontarcelo nella giusta maniera.
Come? Attraverso oltre due ore e mezza in fotogrammi atte a rivelare tutto ciò che è utile da scoprire su Morricone uomo, artista e celebrità. Due ore e mezza in cui sono le sue ultime testimonianze a portarci dentro quello che è stato il proprio percorso. Dai primi passi all’esperienza di arrangiatore per celebri canzoni italiane e di musicista per la RAI. Fino alla sua prima colonna sonora, nel 1961: Il federale di Luciano Salce. Film che segnò l’inizio di un curriculum al servizio di assi della celluloide quali Sergio Leone, Elio Petri, Gillo Pontecorvo e Tornatore stesso. Curriculum culminato in due Academy Awards: uno alla carriera e uno per colonna sonora di The hateful eight. Man mano che, nel corso della visione, da Quentin Tarantino all’allievo morriconiano Tonino Poce, non pochi sono i nomi illustri che prendono la parola.
Nomi illustri che hanno avuto modo di conoscere bene, sia nel pubblico che nel privato, colui che ha musicato Per un pugno di dollari. Dunque, i registi Clint Eastwood, Oliver Stone, Terrence Malick, Barry Levinson, Wong Kar-Wai, Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Roland Joffé, Carlo Verdone e Giuliano Montaldo. Insieme a Silvano Agosti, Enzo G. Castellari, Phil Joanou, Roberto Faenza, Liliana Cavani, Paolo e Vittorio Taviani, più il produttore David Puttnam. Mentre lo stuolo di musicisti interpellati comprende Quincy Jones, Hans Zimmer, John Williams, James Hetfield, Bruce Springsteen, Joan Baez e Pat Metheny. Oltre a Gianni Morandi, Caterina Caselli, Gino Paoli, Nicola Piovani, Zucchero, Franco Piersanti, Franco Migliacci, Edoardo Vianello, Boris Porena, Federico Savina, Miranda Martino e Alessandro Alessandroni.
Tutti impegnati a fornire dichiarazioni destinate a disegnare un’immagine a dir poco inedita dell’Ennio (inter)nazionale.
In apparenza artista taciturno e defilato, in realtà ricco di sensibilità nei riguardi del prossimo. Sensibilità espressa soprattutto nei suoi spartiti senza tempo. Al servizio di un tanto coinvolgente quanto emozionante documentario che Tornatore ha concretizzato impiegando diversi anni, coadiuvato dall’ottimo montaggio di Massimo Quaglia. Documentario che non dimentica neppure di spaziare dal complesso approccio col maestro Goffredo Petrassi all’amore di Morricone per la moglie Maria. Quest’ultima compagna di una vita, nonché sua collaboratrice numero uno nell’intuire la validità delle proprie colonne sonore. Documentario al cui termine non potrete fare a meno di fischiettare nella testa le sue più belle composizioni. Non a caso aggiudicatosi i David di Donatello per il miglior documentario, il miglior montaggio e il miglior sonoro. Trailer, ventidue minuti di intervista al regista, sei di backstage e il mini contenuto Ennio: la democrazia dei suoni occupano la sezione extra del disco. Disponibile nello store FanFactory (https://fanfactory.shop/).