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Cannes

Mariupolis 2: filmare la tragedia della guerra in Ucraina fino alla fine

Giunge a cannes il film-testamento del coraggioso regista lituano Kvedaravicius, vittima egli stesso degli scontri che stava filmando per terminare le riprese del suo film assieme alla collega Hanna Bilobrova.

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mairupolis 2

Mariupolis 2 è stato l’ultimo film aggiunto al cartellone dei film della Sezione ufficiale di Cannes 75, e precisamente all’interno della sezione “Seance Spéciale”.

‎Mariupolis 2 di Mantas Kvedaravičius al 75° Festival di Cannes‎

Il documentario si fa carico di portarsi dietro la tragedia nella tragedia, in quanto, oltre a raccontare momenti di vita reale sotto i bombardamenti continui a cui è sottoposta la tristemente celebre città ucraina, ha dovuto fare a meno di uno dei due registi del film, ovvero del lituano Mantas Kvedaravicius, morto nello scorso aprile proprio durante le fasi di ultimazione delle riprese a causa degli stessi eventi che con tenacia lo stesso cineasta stava filmando.

Lo ricorda in lacrime la co-regista Hanna Bilobrova, nei confronti della quale scoppia un applauso fragoroso del pubblico, tutto in piedi in segno di rispetto.

Mariupolis 2: quando vivere sotto le bombe diventa un’ atroce abitudine

All’orizzonte i lineamenti dei palazzi disegnano forme aguzze tipiche di stabili sventrati mentre un fumo nero si diffonde senza sosta e raffiche di bombe illuminano il cielo, prima di esplodere in fragorosi scoppi che alimentano le nubi nere.

Non molto distante dai luoghi in cui si svolgono i combattimenti, un gruppo di persone cerca di sopravvivere pensando a sfamarsi, uscendo dal rifugio in cui parte del quartiere ha trovato riparo, per appiccare il fuoco su cui far bollire grossi pentoloni a stento sufficienti per sfamare tutti.

Si vive tra le macerie, si dorme in sacchi a pelo sistemati in locali semiinterrati. Il cielo squarciato dal frastuono dei combattimenti è ormai quasi tollerato anche dai cani che vagano tra gli esseri umani, in cerca di un conforto che ormai non appare credibile.

Mariupolis 2: si stava meglio quando si stava peggio

Ad un certo punto sentiamo anche pronunciare ad uno dei rifugiati in un bunker improvvisato del quartiere, preso in riferimento dai due cineasti, la seguente frase:

“Quando al governo ci stavano i corrotti, si stava bene: ora che ci sono gli onesti, siamo ridotti in questa situazione.”

Qualsiasi cosa intendesse dire il povero disgraziato da cui sono uscite queste parole, emerge vivo e lampante un senso di disperazione per una guerra che non lascia scampo né speranza di soluzioni di breve periodo.

mariupolis 2 cannes

Chi è rimasto non ha più nemmeno la forza di scappare, perché non avrebbe  idea di dove trovare un rifugio che possa rivelarsi meno circondato di insidie e, pertanto, resta a districarsi tra macerie sempre più invasive e l’orrore di cadaveri che affiorano tra i muri divelti ed i calcinacci disintegrati.

Mariupolis 2, che fa seguito ad un primo capitolo girato dallo stesso Kvedaravicius nel 2016 (quando l’ipotesi di un’ invasione russa era al massimo solo un timore) non intende spettacolarizzare, ma solo documentare la vita che resiste tra i luoghi di morte e distruzione.

Il film in sé non è molto differente dai più scrupolosi racconti di guerra di alcuni seri servizi giornalistici tv, ma il suo valore sta proprio in questa volontà di documentare il reale in un luogo in cui l’assurdità della vita di guerra supera ogni più macabra fantasia. 7/10

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Mariupolis 2

  • Anno: 2022
  • Durata: 112
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Lituania, Francia, Germania
  • Regia: Mantas Kvedaravicius e Hanna Bilobrova

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