Un viaggio documentato, lirico e visionario, dentro un universo troppo spesso sconosciuto: le origini del cinema muto italiano. Un’arte e un’industria folgorante, che ha fatto brillare le prime star internazionali, dato vita al peplum, a melò e film avventurosi, e lanciato i primi cineasti. Nel suo mondo di fasti e deliri romantici, tra il simbolismo di Verdi e il decadentismo dannunziano, questo cinema ha goduto di fama internazionale, affascinando folle, intellettuali e artisti di tutta Europa, fino ad arrivare negli Stati Uniti e in Sudamerica. I
protagonisti sono registi e registe, attori e attrici, tecnici e critici che hanno contribuito all’esuberante originalità di quel cinema.
Un’arte dedita al sublime, alla raffinatezza e alla morte, dalle cui ceneri rinascerà una delle più grandi cinematografie del mondo.
Il commento dei registi
«Abbiamo scelto di lasciare la parola a coloro che quelle immagini le hanno create o ne sono stati spettatori. Pirandello, Dalì, Canudo, Gramsci, Pastrone, Fellini, la Bertini… loro stessi ci fanno rivivere ciò che questi uomini e queste donne hanno visto in quei film, ciò che li ha estasiati, meravigliati o stravolti. Le bobine in nitrato, sopravvissute nelle Cineteche d’Europa che abbiamo visitato, incarnano tutta la memoria del cinema e la fragilità stessa di questa memoria, la sua bellezza splendente e la sua inesorabile decomposizione. Guardandole, abbiamo preso coscienza che l’archivio è, esso stesso, materia estetica…»
ITALIA. Il fuoco, la cenere
Il film è una coproduzione tra Italia e Francia, prodotto da Articolture e Nocturnes Productions, in associazione con Luce Cinecittà. Distribuito da Luce Cinecittà.