L’inossidabile divo Tom Cruise, che pare non scalfito dal passare del tempo, con Top Gun: Maverick (2022) di Joseph Kosinski torna dopo ben 36 anni di distanza a reinterpretare uno dei personaggi chiave della sua carriera da divo. Il Pete Mitchell, detto Maverick (cane sciolto), di Top Gun (1986) di Tony Scott, che sullo schermo faceva mirabolanti volteggi aerei e faceva innamorare la stupenda Kelly McGillis, mentre in platea i cuori delle ragazzine che languivano per lui (ma anche insospettabili signore) palpitavano all’unisono.
Sempre prodotto da Jerry Bruckheimer, a cui si è affiancato Tom Cruise, Top Gun: Maverick, è ora disponibile sulla piattafoma di Netflix.
Questo sequel, in fin dei conti non indispensabile, potrebbe essere accolto e giudicato in due maniere differenti. Pollice verso totale, per l’essere il classico prodotto dozzinale prono alla figura del bel Cruise. O un sei politico, andando a cogliere gli aspetti funzionali di una pellicola che è sì prodotto industriale (come il prototipo), ma che riesce a far fluire i manierismi dell’azione e del sentimentalismo con una certa efficacia.
Top Gun: Maverick è un riverito inchino a Top Gun, e un nostalgico addio ai formidabili anni Ottanta
BASHIR SALAHUDDIN PLAYS HONDO, MILES TELLER PLAYS ROOSTER, MONICA BARBARO PLAYS PHOENIX AND LEWIS PULLMAN PLAYS BOB IN TOP GUN: MAVERICK FROM PARAMOUNT PICTURES, SKYDANCE AND JERRY BRUCKHEIMER FILMS.
Top Gun: Maverick, la trama
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) viene chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta. Tra gli allievi, c’è anche il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose” (Anthony Edwards). Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti i partecipanti.
Tom Cruise plays Capt. Pete “Maverick” Mitchell in Top Gun: Maverick from Paramount Pictures, Skydance and Jerry Bruckheimer Films.
Da Top Gun 1 a Top Gun 2
Al netto dei giudizi negativi che il film ricevette a suo tempo, e ancora oggi riscuote poiché contiene tutti quegli artifici del cinema hollywoodiano di allora, Top Gun è una pellicola iconica: come poche, sa essere uno “scrigno” che custodisce l’estetismo cinematografico e sociale degli anni Ottanta.
Fotografia (ultra)patinata, colonna sonora accattivante (con hit inclusa), giovani attori fascinosi, machismo in azione, bildungsroman spiccio e sentimentalismo mieloso; a cui bisogna aggiungere un ferreo patriottismo e un granitico antisovietismo, proprio della politica reaganiana del tempo.
Il successo del film generò anche mode di massa, tra cui la voglia di molti ragazzi di divenire piloti d’aerei (non per servire la patria, ma per svolazzare come Maverick), il giubbotto di pelle imbottito con le toppe o gli occhiali Ray Ban. Per non parlare della hit Take My Breath Away dei Berlin, divenuta un classico per giovani innamorati, appena accoppiati o che si sono appena lasciati.
MONICA BARBARO PLAYS PHOENIX, LEWIS PULLMAN PLAYS BOB, JAY ELLIS PLAYS PAYBACK AND MILES TELLER PLAYS ROOSTER IN TOP GUN: MAVERICK FROM PARAMOUNT PICTURES, SKYDANCE AND JERRY BRUCKHEIMER FILMS.
Top Gun fece volare le carriere di Tom Cruise, che praticamente poi farà sempre lo stesso ruolo, di Tony Scott, di Val Kilmer e, per un breve periodo, anche quella di Kelly McGillis. Un tale esito commerciale che si cercò di replicare, in un certo qual modo, con Giorni di tuono (Days of Thunder, 1991) sempre di Tony Scott e con Tom Cruise, ma con Nicole Kidman come figura femminile.
Il sequel di Top Gun era già stato previsto nel 1986, proprio per cogliere l’immenso trionfo, ma poi il progetto fu accantonato. Ripreso da Brukheneimer, dopo oltre trent’anni, il sequel acquista, per forze di cose, un differente significato.
Tom Cruise plays Capt. Pete “Maverick” Mitchell in Top Gun: Maverick from Paramount Pictures, Skydance and Jerry Bruckheimer Films.
Il manierismo di Top Gun: Maverick
L’inchino al “nobile” prototipo è posto all’inizio, con la riproposizione dell’autentica didascalia che spiega che cosa è il programma Top Gun, con annesso il tema originale (Danger Zone di Kenny Loggins), a cui seguono scene pompose, rigirate ad hoc, degli aerei di caccia che atterrano o spiccano il volo dalla portaerei (proprio come in Top Gun). Questo pezzo introduttivo spiega perfettamente il senso del sequel: da un lato la nostalgia, dall’altro rifare quel tipo di cinema aggiornandolo, ma non discostandosene.
In questo senso Top Gun: Maverick è un meccanismo ineccepibile, perché riesce a integrare i vecchi meccanismi (narrativi e visivi) del cinema di quel tempo con accorgimenti moderni (detto in modo sbrigativo: un’adeguata verniciatura).
Stessi Close-Up dei piloti sui loro caccia, ma con una maggiore possibilità di vedere l’esterno paesaggistico sfrecciare dall’abitacolo. Utilizzo, in particolare nella scena della partita di football in spiaggia, della fotografia patinata, con il perfetto tramonto che ammanta spiaggia e personaggi. Cameratismo contro disciplina. Dosaggio di azione e sentimentalismo. Medesimo schema, con giusto qualche “sviata”, per dare nuovo nerbo alla storia, nello svolgimento della trama. Un obbiettivo militare da distruggere che ricorda molto quello di Guerre stellari (Star Wars, 1977) di George Lucas.
MONICA BARBARO PLAYS “PHOENIX,” JAY ELLIS PLAYS “PAYBACK,” AND DANNY RAMIREZ PLAYS “FANBOY” IN TOP GUN: MAVERICK FROM PARAMOUNT PICTURES, SKYDANCE AND JERRY BRUCKHEIMER FILMS.
Queste le cose che cambiano e che vanno a rimpiazzare alcuni elementi dell’originali:
i cattivi non sono più russi, ma un generico stato canaglia (per non offendere nessuno); tra gli allievi ci sono anche una ragazza e un messicano (per adempiere alle parità di genere ed etnia); Jennifer Connelly. Ecco, l’entrata nel plot del personaggio di Penny, va a creare un pezzo del passato della vita di Maverick, e al contempo riempie furbescamente lo spazio vuoto lasciato da Charlie, ovvero Kelly McGillis, che non ha aderito al progetto.
Ma Top Gun: Maverick ha anche dei vistosi difetti, non sanabili: la mancanza di una seducente hit musicale; dei comprimari realmente efficaci, poiché i giovani allievi non hanno lo stesso appeal edonistico del gruppo del 1986; l’apparizione di Val Kilmer, che più che creare sincera commozione nostalgica, rende la scena patetica perché troppo smaccata e costruita a tavolino.
JENNIFER CONNELLY PLAYS PENNY BENJAMIN AND TOM CRUISE PLAYS CAPT. PETE “MAVERICK” MITCHELL IN TOP GUN: MAVERICK FROM PARAMOUNT PICTURES, SKYDANCE AND JERRY BRUCKHEIMER FILMS.
Tom Cruise
Il divo non rinuncia a mostrare il petto nudo, sebbene solo per una manciata di secondi, e Maverick è rimasto il solito spaccone ribelle, come ben evidenzia la scena iniziale, in cui testa un drone, e alcune scene successive. È chiaro che anche questo film è un veicolo – aereo – per il personaggio Cruise, che fregandosene della vera età (nel film non si sa quanti anni abbia realmente) continua a coprire ruoli di bello e smargiasso.
Però il peso degli anni, almeno in questa pellicola, viene accennato. Maverick, mentre esegue quelle spericolate manovre aeree, ansima e soffre lo sforzo fisico, e ha capito che deve mettere la testa a posto, almeno nella sua vita privata.
Top Gun: Maverick
Anno: 2022
Durata: 137 minuti
Distribuzione: Eagles Pictures
Genere: azione
Nazionalita: Stati Uniti
Regia: Joseph Kosinski
Data di uscita: 25-May-2022
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