Our Father, diretto da Lucie Jourdan, è disponibile su Netflix. Il film – documentario è prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum.
È un true crime accattivante, che trascina lo spettatore in una vicenda inquietante e abominevole.
Basato su un fatto di cronaca, Our Father contiene scene ricreate con attori, alternate con le testimonianze delle persone realmente coinvolte. Il documentario non rinuncia a utilizzare espedienti spettacolari, ma i fatti realmente accaduti vengono rappresentati oggettivamente. OurFather, inoltre, cerca, e forse riesce nel suo intento, di individuare le vere motivazioni che hanno spinto il dottor Donald Cline a commettere azioni così orripilanti.
La trama
Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, Donald Cline, medico di una prestigiosa clinica della fertilità, realizzò il sogno maternità di centinaia di donne. Il seme utilizzato, però, non proveniva dai loro mariti e neanche da donatori anonimi. Il dottor Donald Cline utilizzava il suo seme, all’insaputa delle sfortunate donne.
La vicenda di Jocob Ballard
La vicenda di Our father è tanto raccapricciante quanto comune. Dopo i fatti denunciati, infatti, le autorità americane hanno scoperto almeno 44 casi simili, così come viene indicato in una didascalia che scorre prima dei titoli di coda del nuovo documentario targato Netflix.
Tutto viene scoperto per una suggestione, una semplice sensazione provata da Jacob Ballard, una giovane donna che quando aveva solo dieci anni scoprì di essere stata concepita con l’inseminazione assistita.
All’epoca, il dottor Donald Cline era il più noto ginecologo di Indianapolis. La madre di Jacob era una ragazza di poco più di vent’anni e sognava di diventare mamma; purtroppo suo marito non poteva avere figli e come tante altre donne si rivolse al dottor Cline.
Il medico le assicurò che il seme utilizzato, proveniente da uno studente di medicina senza alcun problema di salute, non sarebbe stato utilizzato più di tre volte. Tutto sembra andare per il verso giusto: Jacob nasce sana e cresce circondata dall’amore dei suoi genitori. Ma la bambina percepisce qualcosa, lei è l’unica della famiglia ad avere i capelli biondi e gli occhi azzurri. Ciò la fa sentire diversa. Inizia a fare domande e scopre che il suo padre biologico è un donatore.
La ricerca del padre
Una notizia che potrebbe sconvolgerla, ma la sua vita scorre felice e serena. Quando ha più di trent’anni decide di fare un test del DNA e, inserendo i risultati in una banca data online, scopre di avere sette fratelli.
E da qui, progressivamente, emerge la vera identità di Donald Cline. Il medico non è un valente professionista e un benefattore, come tutti credevano, ma una persona deviata che ha abusato della fiducia delle sue pazienti.
Dal momento in cui Jacob scopre di avere sette fratelli, inizia una vera e propria battaglia. Una ricerca appassionante e allo stesso modo angosciosa per scoprire chi fosse il suo padre biologico. E, incrociando online i dati raccolti, emerge l’orribile verità: Donald Cline è suo padre. Il medico ha usato il suo seme per fecondare la madre di Jacob e tante altre donne.
Così si conclude la prima parte di Our Father. Il documentario ricostruisce con i mezzi cinematografici il dramma di tante donne vittime del dottor Cline. Ma il registro documentaristico non viene del tutto abbandonato; la personalità dispotica e il suo fanatismo emergono dalle testimonianze dei veri colleghi e collaboratori del medico. Una delle sequenze più agghiacciante, però, è senza dubbio la ricostruzione filmica di un fatto realmente accaduto.
L’incontro con un uomo privo di sentimenti
Jacob Ballard, dopo aver contattato i suoi fratelli e le sorelle biologiche, ottiene un incontro con Donald Cline. Questi appare impassibile, privo di sentimenti e per rendersi ancora più minaccioso raggiunge Jacob e gli altri portando con sé una pistola. Il medico ha accettato l’incontro non per chiarire la sua posizione; piuttosto per verificare i risultati di quello che sembra un vero e proprio morboso esperimento. Inoltre in questo momento emerge il fattore del fanatismo religioso, determinante per la condotta di Cline.
Our Father non è un film autoriale e nemmeno un tipico documentario. Possiede, però, tutti gli elementi di un prodotto audiovisivo ben confezionato. L’alternanza del registro cinematografico con quello documentaristico lo rende accattivante, trascinando lo spettatore in una vicenda davvero raccapricciante. Inoltre, sottolinea alcuni aspetti essenziali della quotidianità contemporanea, come il ruolo del web e delle inchieste televisive, attraverso le quali Jacob riesce a rendere pubblica la sua vicenda e trascinare a giudizio Donald Cline.
Ma Our Father ha soprattutto il potere di porsi delle domande, che possono essere condivise dai personaggi della vicenda e dal pubblico. Nel corso del documentario viene del tutto naturale chiedersi il perché. Cosa ha spinto un uomo stimato da un’intera comunità, un valido medico a commettere un’azione così morbosa?
Un guerriero di Dio
Nel 1963, Donald Cline ha investito e ucciso una bambina di dieci anni e da quel momento si è avvicinato sempre di più alla religione. Il suo rapporto con Dio è diventato sempre più malsano, fino al punto di diventare componente, quanto pare, di Quiverfull, una setta che professava il concepimento come l’unica salvezza della razza bianca.
“Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto”.
È questo un passo della Bibbia che il medico ripeteva a Jacob per giustificare il suo comportamento e non sembra una semplice coincidenza che lo stesso brano fosse anche uno dei motti preferiti dalla setta. L’obiettivo di Donald Cline, dunque, era di avere il maggior numero di figli, perché un uomo con molti figli è un guerriero del Signore.
Our Father rappresenta una vicenda scabrosa, dando voce alle sue vittime. Ma soprattutto ha il merito di non mettere semplicemente alla gogna un uomo deviato e fanatico; piuttosto indaga sulle reali motivazioni che lo hanno spinto a comportarsi in un modo così spregevole.
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