Spider-Man Trilogia – Il primo leggendario film della trilogia torna al Cinema dal 1° Luglio.
Cosa sappiamo sulla Trilogia di Spider-Man?
Dopo una lunga e travagliata produzione, il 3 maggio 2002 usciva nelle sale di tutto il mondo il primo, leggendario film su Spider-Man! Ne è passata di acqua sotto i ponti, sopra la diga o fate un po’ voi, ormai. Eppure, si tratta di un film che non può passare per niente in sordina.
Spider-Man ha davvero cambiato Hollywood e ha aperto ufficialmente la strada ai cinecomic, fino ad allora considerati b-movie. Diretto da Sam Raimi, regista de La Casa, il film vedeva protagonisti Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Willem Dafoe, James Franco e Rosemary Harris.
Spider-Man ha fatto la sua prima apparizione fumettista 60 anni fa: era il 1962. Ma al cinema è arrivato ufficialmente solo nel 2002, ben 40 anni dopo.
Acclamato da critica e pubblico, Spider-Man ebbe ben due sequel, diventando una vera e propria trilogia. Una delle più amate di tutti i tempi. Ma non tutti sanno che doveva esserci anche un quarto capitolo, mai realizzato. Ma di questo parleremo più tardi.
Conosciamo più da vicino il grande regista della trilogia originale, Sam Raimi.
Chi è Sam Raimi?
Samuel Marshall Raimi, questo il suo nome completo, nasce a Royal Oak, nel Michigan, il 23 ottobre 1959. È figlio di due commercialisti, proveniente da una famiglia ebraica originaria dall’Europa dell’Est. È fratello di Ted Raimi e Ivan Raimi. Da sempre suoi collaboratori.
Fin da giovanissimo, Sam è appassionato di cinema e di fumetti. Ed è grazie a suo padre che, dopo avergli regalato una cinepresa, una Super 8, inizia a girare i primi cortometraggi. Durante l’università incontra Bruce Campbell, che diventerà suo attore feticcio, e Robert Tapert, con il quale realizza a basso costo il suo primo film: la Casa (1981). E il resto, è storia.
Fin dagli esordi, Raimi ha letteralmente cambiato il cinema moderno. Viene da molti considerato il “maestro” dell’Horror, grazie al suo incredibile contributo che ha saputo dare nella trilogia della Casa, ancora oggi intramontabile. Ma nel corso della sua carriera strepitosa, il buon Sam ha saputo passare, senza fatica, da un genere all’altro.
Tra i suoi film più famosi si ricordano Darkman, Pronti a Morire, Soldi Sporchi, Gioco d’Amore e The Gift. Negli ultimi anni ha invece girato Drag me to Hell e Il Grande e Potente Oz, a oggi il suo ultimo film. Ma non per molto! A brevissimo sarà nuovamente nelle sale con Dottor Strange: Nel Multiverso della Pazzia, prodotto da Marvel Studios. Ebbene sì!
Un ritorno a casa per Raimi, visto che quest’anno ricorrono 20 anni esatti dall’uscita del primo film della trilogia di Spider-Man. E il resto, non è che una bellissima favola.
Ripercorriamo insieme la storia incredibile di questa trilogia senza tempo. Siete pronti?
Spider-Man (2002) – L’inizio della Trilogia
Peter Parker è un ragazzo come tutti gli altri. Solo un po’ sfigato, nerd e orfano di madre e padre. Ma un giorno, durante una gita scolastica, un ragno geneticamente modificato lo morde. Questo gli dona incredibili e inaspettati poteri. Inizialmente Peter li usa per scopi personali, ma dopo la morte dell’amato zio Ben, decide di usare i suoi poteri per il bene dell’umanità. Basato sui fumetti di Stan Lee e Steve Ditko.
Negli anni ottanta e novanta ci furono diversi tentativi di portare Spider-Man al cinema. Ci ha provato anche James Cameron con Leonardo diCaprio. Ma solo nel 1999 Sony annunciò il film, con il grande Sam Raimi in cabina di regia.
Già nei titoli di coda, con la colonna sonora di Danny Elfman, Raimi ci spinge con grande dolcezza nel mondo di Spider-Man. È solo l’inizio di un bellissimo viaggio.
Fin dalle prime immagini, c’è uno sguardo molto fedele ai fumetti. In ogni inquadratura, Raimi mette tutto il suo infinito amore, dando ulteriori significati e colori molto forti. E, cosa più importante, Raimi crede in tutti i personaggi, rendendoli umani e sinceri. Grazie anche allo sceneggiatore David Koepp, il film combina dramma, azione e umorismo. E non mancano mai sorprese e suspense.
La MDP riesce davvero a mimetizzarsi come un ragno sul muro. E non perde di vista neanche un singolo movimento: è bello vedere come Raimi si immedesima in Peter Parker, ed evidenzia le sue relazioni, specialmente con la dolce Mary Jane. Ma occhio a Norman Osborn!
Purtroppo, il film è invecchiato un po’ male. Ma grazie alla sua semplicità e ai mille momenti indimenticabili, Spider-Man è un film solido, potente e unico nel suo genere. E rimarrà per sempre un film-testamento. Da non dimenticare l’insegnamento di zio Ben: “Da un grande potere, derivano grandi responsabilità.”
Spider-Man 2 (2004) – The Best of The Best
Peter fa sempre più fatica a trovare un equilibrio tra la sua vita privata e quella da supereroe. Tormentato dai suoi segreti, si rende conto che i rapporti con le persone che ama sono in pericolo. In particolar modo il suo amore per la bella Mary Jane Watson. Ma presto dovrà impiegare tutte le sue energie per sconfiggere un nuovo temibile nemico: Doc Ock.
Uscito due anni dopo il primo capitolo, Spider-Man 2 è il Best of the Best: ancora oggi, dopo 20 anni, è considerato come il miglior film su Spider-Man mai realizzato.
Bellissima la presentazione della vita di Peter Parker, senza via di fuga e in crisi con sé stesso. Non possiamo non riconoscerci in lui. Quante volte è successo anche a noi.
Ancora una volta, la MDP è in continuo movimento. Grazie ai suoi close-up, Raimi riesce a tirare fuori tutta la sofferenza e la voglia di mettersi in gioco.
Ottima la scenografia e la fotografia scelta per il film. New York diventa grigia, fredda e distaccata. Mentre il rosso è perfetto per esprimere lo stato d’animo e la forza di Peter Parker che cerca di tirare avanti.
Come il primo capitolo, Sam Raimi ci mette dentro tutto il suo amore. Ma non mancano riferimenti horror alla sua prima trilogia, la Casa. Ma tratta tematiche molto forti come l’identità, l’amore, la famiglia, cadute, e l’essere un vero eroe.
Memorabile il monologo di zia May sugli eroi: “C’è un eroe in tutti. Ci mantiene onesti e ci rende nobili. Anche se a volte dobbiamo mostrare carattere e rinunciare alla cosa che desideriamo di più.”
Acclamato fin da subito da pubblico e critica, è stato il primo film Marvel a vincere un Premio Oscar come Migliori Effetti Speciali nel 2005. Meritatissimo!
Spider-Man 3 (2007) – La fine della Trilogia
Peter Parker sta passando il periodo più felice della sua vita. Ma le cose cambiano quando un meteorite cade nei pressi di New York. Emerge un parassita che si insinua nel suo costume. Lo sgradito ospite ha la capacità di scavare nell’animo dell’eroe e di fargli mostrare il suo lato peggiore. Intanto, nuovi e vecchi nemici si dimostrano più pericolosi del previsto e anche Mary Jane lo abbandona. Riuscirà Spider-Man a sconfiggere i suoi nemici e riconquistare il cuore di MJ?
Questo terzo capitolo segna, di conseguenza, la fine della trilogia. Già nei primi minuti, il film va in una direzione completamente diversa.
Rispetto ai precedenti film, la MDP è meno movimentata, se non statica. Ma in realtà è utile. Tutte le relazioni di Peter Parker sono a rischio. Raimi vuole così sottolineare la più grande sfida dell’eroe: sé stesso.
Come se non bastasse, Peter viene travolto dalla vendetta e dalle ferite del passato ancora aperte. Tanto da arrivare a umiliarsi da solo. Ricordate la sequenza del ballo?
E la fotografia del film, stavolta è blu e arancione. Due colori molto diversi tra loro, ma necessari. I colori evocano la scelta tra il bene e il male. Di nuovo da solo, Peter dovrà unire tutte le sue forze per sfidare il male più oscuro, incarnato perfettamente dal simbionte Venom.
Anche la colonna sonora, stavolta composta da Christopher Young, è un vero e proprio rimando al cinema horror. Oscura e tenebrosa. E a tratti spaventosa.
Spider-Man 3 non ha convinto pubblico e critica, ma è stato un grandissimo successo al botteghino. Insomma un film da non sottovalutare.
Nel bellissimo finale, Peter ci dà una grande lezione: “Sono le nostre scelte che fanno di noi quello che siamo. E abbiamo sempre la possibilità di fare la scelta giusta.”
Spider-Man 4 – Il capitolo finale mai realizzato
Nonostante il terzo capitolo non abbia ottenuto il successo sperato, il buon Sam Raimi sperava di riprendersi la sua rivincita con il quarto film.
Nel 2007, Spider-Man 4 entrò ufficialmente in produzione, con Maguire e Dunst pronti a riprendere i loro ruoli. Ma, fin dall’inizio, il film ebbe una produzione molto travagliata. La sceneggiatura fu riscritta molte volte e Raimi non era mai contento del lavoro. Voleva realizzare un degno capitolo finale, addirittura migliore del secondo film.
Tra gli antagonisti possibili per il film, si è vociferata la presenza dell’Avvoltoio e della Gatta Nera, anche se in una versione diversa rispetto ai fumetti. Per interpretarli, sono stati contattati John Malkovich e Anne Hathaway. Ma sarebbe apparso anche il temibile Mysterio, che avrebbe avuto le fattezze di Bruce Campbell. Altri nemici considerati furono Kraven, Carnage e Lizard.
Il film aveva una data d’uscita fissata per il 5 maggio 2011. Ma fino all’ultimo secondo, Raimi e Sony non riuscirono a trovare degli accordi. Deciso a non ripetere gli errori di Spider-Man 3, nel gennaio del 2010 il buon Sam abbandonò il film che venne così cancellato. E Sony annunciò al suo posto un reboot della saga, dal titolo The Amazing Spider-Man, con Andrew Garfield.
A distanza di 10 anni, Raimi considera Spider-Man 4 come il figlio che non ha mai avuto, nonché uno dei più grandi rimpianti della sua carriera. Ma il ritorno di Tobey Maguire e Sam Raimi in Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange 2, ha ribaltato le carte in tavola. E ora, il vecchio Sam torna a sognare in grande.
A noi non dispiace rivedere sul grande schermo uno Spider-Man 40enne. Chissà se Sony tornerà mai sui suoi passi.
Spider-Man Trilogia: Cosa ci ha lasciato?
Dopo 20 anni, questa trilogia non ha mai perso il suo fascino. Splende ancora come il sole! Oggi, il primo film viene considerato il vero apripista e un modello di riferimento per i tutti i film Marvel.
Spider-Man ci ha lasciato una grande eredità. Non è stato solo un grande successo al botteghino. Fin dalla sua uscita ha ispirato le nuove generazioni di film-maker e ha conquistato il cuore di tutto il pubblico. Specialmente quello dei più piccoli.
È uno dei pochi supereroi che riesce a trasmettere fiducia e coraggio. Ispira la gente a fare grandi cose. Del resto, chiunque può indossare la maschera di Spider-Man (l’ha dimostrato anche Into the Spider-Verse). In fondo, siamo un po’ tutti degli eroi, e abbiamo sempre la possibilità di fare una scelta saggia. Questo ha colpito moltissimo anche il grande Sam. Ecco cosa ha dichiarato in una recente intervista:
“Ho diretto i primi film di Spider-Man perché ero un grande fan di questo brillantissimo personaggio di Stan Lee.”
Raimi ha scelto di dirigere la trilogia di Spider-Man perché:
“Ho sempre pensato che fosse molto toccante il modo in cui si sacrificava per gli altri. Quanto abbiamo lavorato duro per proteggere le persone innocente. Il tutto mentre si prendeva cura di sua zia May e pensava alla scuola. Questo mi toccava profondamente.”
Infine, Sam considera Spider-Man come un cittadino modello:
“Storie di eroi come Peter Parker esistono per ricordarci di quello di cui siamo capaci. Forse anche voi apprezzate qualcuno che vi ricorda quanto bene siete capaci. Ora è il momento di agire e fare qualcosa in tal senso.”