5 Film sulla Liberazione. Nel 1946 De Gasperi istituì l’anniversario della liberazione d’Italia, meglio noto come Festa della liberazione. Il decreto legislativo recitava:
“A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.
Da allora in tutte le città italiane, viene ricordato questo giorno dalla profonda valenza storica, culmine della lotta partigiana contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.
Il mondo del cinema ha portato sul grande schermo quel periodo storico, in opere diverse per contenuti e visioni, ma tutte con uguale messaggio.
Ecco 5 Film sulla Liberazione d’Italia e la Resistenza
ROMA CITTÀ APERTA
di Roberto Rossellini. Con Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Maria Michi, Marcello Pagliero, Nando Bruno. Drammatico, 98′. Italia, 1954
Il film di Rossellini racconta i nove mesi in cui i nazisti occuparono Roma. Protagonista della vicenda è un ingegnere, capo della resistenza, che si rifugia nella casa di un parroco dopo essere sfuggito alla perquisizione del suo appartamento, finché viene tradito da una sua ex amante e quindi arrestato insieme al suo protettore. Anna Magnani e Aldo Fabrizi grandi protagonisti dell’opera più importante del neorealismo cinematografico italiano. Su Raiplay e Chili .
Il Generale della Rovere
di Roberto Rossellini con con Vittorio De Sica, Sandra Milo, Vittorio Caprioli. 1958 Italia
Un episodio della Resistenza da un racconto di Indro Montanelli: un truffatore viene risparmiato dai tedeschi durante l’occupazione purché accetti di fingersi un eroe nazionale. Entrerà a S. Vittore e raccoglierà le confidenze dei prigionieri. La loro vicinanza è salutare per la sua coscienza e l’uomo si offre come volontaria vittima durante una rappresaglia.
Un film commovente e poetico primo ruolo non di commedia per uno straordinario De Sica. Una candidatura ai Premi Oscar, un premio ai Nastri d’Argento e ai David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia. Su Apple tv.
LA CADUTA – GLI ULTIMI GIORNI DI HITLER
di Oliver Hirschbiegel. Con Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes. Drammatico, 150′. Germania, 2004
Il racconto dei momenti conclusivi dell’esistenza del Führer, trascorsi nel famoso bunker a Berlino. Un immenso Bruno Ganz interpreta il dittatore tedesco, in una pellicola cupa e claustrofobica, che vuole rappresentare la parte più umana di uno dei personaggi storici più crudeli e misteriosi di sempre. Psicologico. Su Rai Play
L’UOMO CHE VERRÀ
di Giorgio Diritti. Con Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Claudio Casadio, Greta Zuccheri Montanari, Stefano Bicocchi. Drammatico, 117′. Italia, 2009
Ambientato nell’inverno del 1943. Martina, otto anni, ha smesso di parlare in seguito alla morte del fratellino di pochi giorni e adesso vive nell’attesa della nascita del bambino che la madre porta in grembo. Intanto la guerra incombe – siamo alla vigilia della strage nazista di Marzabotto. Vincitore di numerosi riconoscimenti, il film si appoggia su un ottimo cast, che mette in scena una storia di finzione inserita però in un contesto più che reale. La spettacolarizzazione viene meno, ciò che resta sono solo le immagini, che hanno il difficile compito di raccontare la morte attraverso la vita. Su Apple Tv+.
L’uomo che verrà (Festival di Roma In Concorso)
BASTARDI SENZA GLORIA
di Quentin Tarantino. Con Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Mélanie Laurent, Diane Kruger, Daniel Brühl. Azione, 160′. USA, Germania, 2009
Tra le opere forse più iconiche del regista americano, Ottima la fotografia, straordinari i personaggi , ingegnosa e coinvolgente la sceneggiatura. Riuscita la suddivisione in capitoli, attraverso i quali si dispiega la storia di un gruppo di soldati ebrei americani, che seminano il terrore tra i nazisti in Francia durante la seconda guerra mondiale. Christoph Waltz ottimo. Su Netflix e Now.
Perché Bastardi senza gloria é ancora un film di attualitá