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Taxidrivers Magazine

“The House of branching love – La casa degli amori stabili” di Mika Kaurismäki (DVD)

Dal romanzo di Petri Karra, Mika Kaurismäki e Sami Keski-Vahala ricavano una sceneggiatura godibile e ritmata, dando vita ad una commedia surreale, in cui sono trattati temi come il matrimonio, l’amore, l’aborto e l’abbandono

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il

Anno: 2009

Distribuzione: Atlantide Entertainment

Durata: 102’

Genere: Commedia

Nazionalità: Finlandia

Regia: Mika Kaurismäki

Film in concorso nella Selezione Ufficiale del Toronto Film Festival 2009 e all’Alba Film Festival 2010, The House of branching love è una commedia dell’assurdo sull’amore e sul divorzio, impreziosita dalla fantastica interpretazione di Elina Knihtilä e Hannu-Pekka Björkman.

I coniugi  Helin, Tuula (Elina Knihtilä) e Juhani (Hannu-Pekka Björkman), stanno attraversando una brutta crisi e decidono di separarsi, ma il distacco non avviene subito, perché devono aspettare che qualcuno compri la loro casa. Nell’attesa i due ormai ex coniugi stabiliscono che vivranno sotto lo stesso tetto, dandosi delle regole, la principale delle quali vieta la presenza di nuovi compagni in casa. Il primo a violarla è Juhani, che porta a casa una donna incontrata nella prima uscita da single, scatenando le ire di Tuula. Quest’ultima non perde tempo e il giorno successivo ricambia, invitando a cena Marco (Ilkka Villi), una sua vecchia fiamma. Juhani, intristito dalla nuova vita sentimentale della moglie, chiede aiuto al suo fratellastro “pappone”, che gli manda Nina (Anna Easteden), una prostituta coinvolta nell’omicidio di una collega. Quando gli ex coniugi si ritrovano con i loro rispettivi amanti nella stessa casa, la crisi scoppia in tutta la sua virulenza: scopriamo che Tuula ha abortito e che soffre per l’abbandono della madre Yrsa (Kati Outinen).

Dal romanzo di Petri Karra, Mika Kaurismäki e Sami Keski-Vahala ricavano una sceneggiatura godibile e ritmata, dando vita ad una commedia surreale, in cui sono trattati temi piuttosto delicati, come il matrimonio, l’amore, l’aborto e l’abbandono. Mika Kaurismäki, fratello dell’Aki da cui ha preso in prestito la sua musa Kati Outinen, sceglie il registro dell’assurdo e del grottesco per trattare questi argomenti, spiazzando piacevolmente lo spettatore. Così dopo la risata, arriva necessariamente la riflessione più pungente che mai.

Il momento migliore è la riunione di tutti i personaggi nella casa, alla fine della quale Juhani e Tuula ritrovano l’amore in una vera e propria ‘tomba’ del loro matrimonio.

Francesca Tiberi

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