Halo è una serie su Sky e NowTV disponibile dal 28 marzo 2022 e tratta dal celebre videogioco.
La trama
La storia segue un epico conflitto del XXVI secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant. Tra azione, avventura e un’immaginifica visione del futuro si intrecciano varie storie personali. Tra i protagonisti, Master Chief (Pablo Schreiber) è un imponente supersoldato noto come Spartan; la Dr. Catherine Halsey (Natascha McElhone) è una scienziata per l’UNSC e creatrice del progetto Spartan – II.
Gli episodi, diretti da Otto Bathrust, Jonathan Liebesman, MJ Basset, Roel Reine e Jet Wilkinson, si concentreranno sulla guerra nel 26° secolo tra il Comando Spaziale delle Nazioni Unite e i Covenenant.
La recensione
Anche chi non è particolarmente attento o appassionato dell’universo videoludico conosce Halo, un franchise che di quel mondo ha fatto la storia.
Dal 2002 fino a Reach, passando dai fumetti, i film animati, i libri, l’enciclopedia web Halopedia, il videogame di fantascienza militare è un prodotto multimediale che ha saputo adattarsi ad ogni medium per espandere il suo mercato partendo ovviamente dalle 80 milioni di copie del game.
Nel convulso mondo delle serie tv di oggi, inflazionato dallo streaming, non poteva mancare all’appello la serie tv, prodotta da Steven Spielberg con la sua Amblin Television insieme a Kyle Killen e Steven Kane che hanno pensato alla sceneggiatura: Halo diventa così un punto di svolta commerciale e narrativo che mette un punto e proietta in qualche modo l’universo sviluppato da Ed Fries verso nuove vette di popolarità.
Certo, ci sono voluti sette anni per preparare questa prima stagione di nove episodi, che per dare più spazio alla storia parte da una nuova timeline inserita nel 2552, smarcandosi da subito dai problemi di ricezione che si pongono ogni volta che un’opera, così amata da un così vasto pubblico, polarizza le accoglienze tra chi ama l’adattamento e chi invece lo odia -o lo odierebbe- a prescindere.
Kate Kennedy as Kai-125 and Bentley Kalu as Vannak-134 in Halo episode 2, season 1, Streaming on Paramount+. Photo credit: Adrienn Szabo/Paramount+
Per questi motivi, la serie non sarà “canonica” (si preannunciano molti ma di testa come quelli per seguire StarWars…) e quindi conciliabile con gli eventi del videogioco, ma questa linea del tempo, che sarà unica di questi episodi, verrà chiamata “silver timeline“.
Ecco che però dopo la visione dei primi episodi non mancano certo i problemi strutturali alla base: riassumendo la trama, c’è un soldato che viaggia insieme ad un compagno di avventure più giovane. Assolutamente niente di nuovo sotto il sole, che per distanziarsi dalla storia originale ambientata nel futuro e nello spazio, con due fazioni in guerra su vari pianeti e contro degli alieni chiamati Covenant, prosciugando quanto più possibile la linea narrativa, diventa fin troppo simile ad un canone letterario che passa da Lone Wolf And Cub e arriva dritto fino a The Mandalorian, passando anche per Orfani, la miniserie italiana creata da RobertoRecchioni ed Emiliano Mammucari ed edita dalla SBE, che a sua volta prendeva ispirazione dal game Halo.
Chiaro che allora chi aspettasse Halo per assistere al trionfo di una saga che appassiona da anni si troverà spiazzato almeno quanto il pubblico nuovo che si trova a vedere una serie che almeno all’apparenza ricalca opere ben più note (anche se forse più derivative).
L’adattamento in fase di scrittura non deve essere stato per nulla semplice, fin da quando ancora in embrione si parlava di nomi altisonanti per un film Paramount; purtroppo, i primi episodi di Halo lasciano interdetti per come sembri una semplicissima serie action che perde, per forza di cose, buona parte del suo appeal -lo sfruttamento della soggettiva è necessariamente diminutivo, al netto di una CGI che non sempre è all’altezza della situazione-, fin troppo concentrata (a ragione?) sul world building perdendosi invece per strada quella fascinazione di pancia che è necessaria in presenza di un prodotto così sofisticato e strutturato su tanti livelli. Restituendo, alla fine dei conti, una serie che potrebbe essere apprezzata solo sulla lung(hissim)a percorrenza.
Senza contare che i paragoni, oggi, sono tanti e fin troppi, dal citato The Mandalorianfino a Foundation, fino alla mitologia asiatica e a quella militare vista in (troppe) produzioni tv. Insomma, la scommessa di Halo era da far tremare i polsi fin dalla sua ideazione, e per adesso non si può certo dire vinta: neanche persa, però. Solo sospesa.
I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’
Halo
Anno: 2022
Durata: 1 stagione, 9 episodi
Distribuzione: Sky, NowTV
Genere: fantascienza
Nazionalita: Stati Uniti
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers