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In Sala

La recensione di ‘Sundown’ il nuovo film di Michel Franco

Presentato in concorso all’ultimo Festival del cinema di Venezia, esce nelle sale italiane l’ultimo film del regista messicano, già Leone d’argento con il suo precedente Nuevo orden

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Presentato alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, approda sugli schermi italiani, distribuito da Europictures, Sundown, nuova fatica del regista messicano Michel Franco, già apprezzato vincitore in laguna, con Nuevo Orden, del Gran premio della giuria.

La trama

In Sundown Franco, autore anche della sceneggiatura, mette in scena la rappresentazione del progressivo disfacimento di una famiglia, proprietaria di una delle maggiori aziende inglesi di produzione e macellazione di suini.

Neil Bennett (Tim Roth), un uomo di mezza età, e la sorella Alice (Charlotte Gainsbourg) sono in vacanza ad Acapulco insieme ad Alexa (Albertine Kotting) e Colin (Samuel Bottomley), figli adolescenti della donna. il loro soggiorno presso un lussuoso resort  viene, però, bruscamente interrotto dalla notizia dell’improvvisa scomparsa della madre.

Dopo aver fatto i bagagli in tutta fretta e raggiunto l’aeroporto insieme alla famiglia Neil, fingendo di aver dimenticato il proprio passaporto in hotel, decide, incomprensibilmente, di non partire per Londra, preferendo fare ritorno in città prendendo alloggio in una modesta pensione priva di qualsiasi tipo di confort.

Inizierà quindi a trascorrere i suoi giorni aggirandosi svogliatamente per le strade e a bere birra sulla spiaggia affollata dai bagnanti locali. Sino a quando conosce Berenice (Iazua Larios), una ragazza locale con la quale comincia una relazione nella quale non è chiaro, almeno per quanto riguarda l’uomo, quanto ci sia di sentimento e quanto di mera pulsione sessuale.

Fin dalla prima scena – con la macchina da presa fissa su un gruppo di pesci morenti – Michel Franco ci offre una delle chiavi di lettura di Sundown, film che, seppur apparentemente lontano da Nuevo orden ha, con quest’ultimo, alcuni punti di contatto.

Un uomo alla deriva inutilmente alla ricerca di se stesso

Fra le tematiche ricorrenti del cinema di Franco ritroviamo, innanzi tutto, il tema del progressivo disfacimento del nucleo familiare. Attraverso il personaggio di Neil – che Tim Roth rende alla perfezione in tutta la sua indolenza, mostrando il proprio malessere interiore – assistiamo al degenerare dei rapporti tra fratello e sorella, di cui i pesci inziali boccheggianti ne rappresentano una chiara metafora.

Inoltre, nel momento in cui Neil decide di immergersi fra le strade affollate di Acapulco, lontano dalle spiagge dorate e dai margarita serviti in terrazza, Franco ci mostra le profonde  contraddizioni di una società – quella messicana – in cui convivono, da un lato, il lusso esagerato dei ricchi locali e dei turisti benestanti e, dall’altro, la miseria e la quotidiana violenza ormai metabolizzata dalla gente del posto, per la quale neanche un assassinio a sangue freddo su una spiaggia, fra ombrelloni e sedie a sdraio, suscita particolari sconvolgimenti.

L’esito finale è quello di un film che, pur nella sua brevità (appena un’ottantina di minuti), è assai efficace nel raccontare un dramma familiare, seguito con una buona dose di distacco da parte del regista. Quando fratello e sorella si rincontreranno ad Acapulco per definire le questioni legali legate all’eredità lasciata dalla madre, Alice, pur non nascondendo l’astio che ormai nutre verso il fratello, ne accetterà la scelta, abbandonandolo definitivamente al proprio destino, senza, tuttavia, prevedere la piega drammatica che assumerà il corso degli eventi.

Una scrittura concisa ed essenziale descrive il progressivo disfacimento di un uomo e di un intero paese

Una scrittura concisa ed essenziale – pur con qualche ridondanza di troppo come, ad esempio, le ripetute visioni dei maiali che appaiono alla mente del protagonista – descrive in maniera efficace, da un lato la lenta discesa di Neil verso un punto di non ritorno; dall’altro un Messico degenerato in cui dominano violenza, povertà e, soprattutto, la scarsa dignità di un popolo che si è venduto l’anima al denaro dei ricchi.

Sundown è un film in cui molte scene sono inondate dalla violenta luce del sole ma, nonostante ciò, di solare non c’è nulla. Al contrario, si tratta di una pellicola cupa, priva di speranza, dove i raggi del sole non arrivano a scaldare le giornate di Neil.

Così, insieme alla pelle scottata che si gratta via dal braccio, Neil darà l’addio anche al proprio passato diventato ormai inutile, esattamente come gli strati morti della sua cute. Sino al tramonto di tutto, senza più speranza e, soprattutto, senza un domani.

  • Anno: 2021
  • Durata: 83'
  • Distribuzione: Europictures
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Messico
  • Regia: Michel Franco
  • Data di uscita: 14-April-2022

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