Al BAFF Festival 2022 del 4 Aprile la rassegna Made in Italy – Scuole, dedicate agli studenti delle scuole superiori ma aperte anche al pubblico del festival e la presentazione del Film The Match.
Davide Maldi, ospite del festival, ha salutato il pubblico in sala. Il film è un’opera fortemente contemporanea che si sa muovere tra coming of age e documentario. Al centro della storia Luca, quattordicenne timido e riservato iscritto dai genitori a un istituto alberghiero. Cresciuto tra le Alpi, abituato a girovagare tra i boschi, Luca viene catapultato in un mondo pieno di regole. Questo apprendistato diventerà un vero percorso che lo porterà a capire qualcosa in più su se stesso.
In serata è stato presentato The Matchdi Dominik Sedlar e Jakov Sedlar. In sala ad incontrare gli spettatori l’attore danese CasparPhillipson noto al grande pubblico per la sua interpretazione di John F. Kennedy nel film Jackie di Pablo Larraín.
Il film è ispirato ad eventi realmente accaduti nella primavera del 1944. Per commemorare il compleanno di Adolf Hitler, i nazisti organizzano una partita di calcio tra una squadra nazista d’élite e una di detenuti, composta da ex calciatori e prigionieri politici. Guidata dall’ex capitano del team ungherese di calcio, la squadra dei prigionieri è in vantaggio, grazie all’abilità dell’uomo. Durante l’intervallo però ai giocatori viene offerta la libertà se accetteranno di perdere deliberatamente il match. Nonostante tutti gli ostacoli che devono affrontare, i giocatori sono determinati a vincere, qualunque cosa accada.
The Match ricorda il leggendario Fuga per la Vittoria di Huston, con una partita di calcio realmente giocata nel 1944 tra soldati nazisti e detenuti di un lager.
Nelle mani degli autori croati, specie di Jakov, il film perde la componente spettacolare per concentrarsi su quella storica e, insieme, metaforica. Accanto a Caspar Franco Nero e Armand Assante.
Il BAFF – B.A. Film Festival diretto da Steve della Casa e Paola Poli è organizzato da B.A. Film Factory, presieduta da Alessandro Munari, con il Comune di Busto Arsizio e l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni.