Wolf like me la serie TV ideata e diretta da Abe Forsythe, fa il suo ingresso nel catalogo Prime Video dopo il debutto su Peacock.
Nel cast protagonisti Ariel Donoghue, Isla Fisher, Josh Gad. Emma Lung. Anthony Taufa, Alan Dukes. Nash Edgerton, Robyn Nevin, Jake Ryan, Madeleine Wilson
Solo 6 episodi della durata di circa mezz’ora ciascuno che conferiscono leggerezza alla visione ed è già questo un buon punto di partenza.
Assistiamo gradualmente allo svilupparsi della relazione tra i due protagonisti e alla composizione di un puzzle che ruota sul segreto (che non è un segreto) di Mary, sul perché i rapporti tra Gary e la figlia Emma non sono buoni e su come è possibile lavorare insieme per far entrare la luce in esistenze tanto buie. Qui la serie cita Groucho Marx:
Beati gli incrinati, perché lasceranno entrare la luce
Wolf like me la trama
Il vedovo Gary vive con sua figlia Emma. Entrambi, soffrendo per la perdita della madre di Emma, faticano a stringere un legame. Una mattina la loro auto viene tamponata da una Jeep che non ha rispettato il semaforo rosso. Emma ha un attacco di panico sul ciglio della strada e viene consolata da Mary, la proprietaria della Jeep. Con sorpresa di Gary la donna è in grado di calmare Emma come lui non è mai riuscito. Pochi giorni dopo, Gary e Mary si vedono per un appuntamento e iniziano a conoscersi. Mary è riluttante a parlare di sé e quando si rende conto che sta per calare la sera, se ne va frettolosamente. Chiaramente la ragazza nasconde un oscuro segreto che non riesce a rivelare a nessuno.
Wolf Like me la serie su Prime Video la recensione
Uscire con qualcuno è già difficile. Immaginarsi uscire come genitore single. O ancora… uscire quando stai nascondendo un segreto molto complicato che potrebbe rivelarsi pericoloso – o mortale – per chiunque ti si avvicini troppo.
Questi i quesiti più diretti posti nel corso della serie dramedy Wolf Like Me. Il serial ruota attorno a due persone, un vedovo e una donna con un passato misterioso. e pone un focus molto più grande ai i suoi protagonisti (interpretati da Josh Gad e Isla Fisher). La serie mira infatti ad una visione più sommessa e riflessiva della perdita, del dolore e dell’accettazione, culminando nella creazione di un nuovo tipo di famiglia.
Gad, che in precedenza ha lavorato con il regista e sceneggiatore Abe Forsythe in Little Monsters del 2019, ha qui ancora più opportunità di esercitare le sue drammatiche doti. Interpreta infatti il ruolo di Gary, un uomo che ha perso la moglie a causa del cancro anni fa e che da allora ha cresciuto la figlia Emma (Ariel Donoghue) da solo ad Adelaide, in Australia. Quando un incidente d’auto apparentemente casuale porta padre e figlia a incrociare le strade con la Mary dallo spirito libero (Fisher) è chiaro che i due adulti stabiliscono subito una connessione. Mary ha anche un modo per far superare l’ansia ad Emma come pochi altri si sono dimostrati in grado di fare.
Uscire con qualcuno è così difficile.
Non sarebbe del tutto improprio riferirsi a questa serie come ad una storia romantica, anche se è una storia d’amore tra due persone con un sacco di dolore nel loro passato.
È difficile parlare di Wolf Like Me senza accennare inoltre a quello che sembra uno dei suoi elementi più importanti della trama. Mary porta uno scheletro piuttosto grande nel suo armadio e viene rivelato abbastanza presto nell’arco di sei episodi. Noi cercheremo di non farlo comunque. Mentre Mary rivela completamente la sua verità, per Gary dopo una notte straziante – una notte che entrambi credono erroneamente di aver trascorso insieme– c’è un riferimento a uno dei film horror più classici di tutti i tempi. La paura più radicata di Mary, più di ogni altra cosa, è che farà del male alle persone a cui tiene di più, ma Gary, se ne fa carico e l’unico dilemma dopo diventa come dare la notizia a Emma.
Mettendo da parte le metafore più comuni sul genere, passando attraverso la prima stagione di Wolf Like Me, che dura sei episodi composti da 20 minuti ciascuno. si ci chiede se questa storia fosse stata originariamente destinata a un formato diverso. (Film Prime?).
A parte la sua struttura curiosa e caratteristica, tuttavia, Wolf Like Meè una serie che funziona grazie al suo casting con Gad e Fisher che sanno come muoversi tra scene di commedia crescente ed emozioni e fanno entrambe le cose con naturalezza e mestiere.
Le favole
Ci sono tante favole che più o meno sono citate in Wolf Like Me, per ricordarci che tutti possiamo essere la preda, il predatore, il lupo, la ragazzina curiosa. La serie ci ricorda anche che da un lato è qualcosa più grande di noi a gettare le basi della nostra esistenza e dei nostri incontri, dall’altro siamo noi gli autori del nostro destino.
Abbiamo una pagina bianca su cui poter scrivere ciò che preferiamo.
Nei sei episodi da mezz’ora che compongono il serial non viene affrontata solo l’elaborazione del lutto, che rimane il fil rouge della narrazione, ma anche altre tematiche importanti. Tra le altre, gli attacchi di panico e il senso di colpa per chi rimane tra i vivi, siano essi adulti o ragazzini. La musica accompagna lo spettatore in questo viaggio tra i paesaggi australiani, insieme alla regia e alla fotografia, componenti fondamentali per portare al pubblico una favola moderna e dalle tinte oscure.
Si ride in Wolf Like Me, della vita e della morte e sulla morte, perché si tratta di due facce della stessa medaglia. Interessante e indicativa la scelta dei protagonisti del cast, quasi antitetici rispetto alle favole classiche. Una scelta che è allo stesso tempo l’elemento familiare principale e che ci mostra come oggi la famiglia di nascita non è necessariamente quella che durerà sempre e che c’è sempre speranza e vita dopo una perdita.
Altri temi
Vengono inoltre affrontati anche temi molto più ‘pesanti’ di quanto potrebbe sembrare. Gli spettatori alla ricerca di una rom-com classica resteranno in parte delusi e per quanto riguarda coloro che si troveranno incuriositi non dalla confezione esterna ma dalla premessa contenutistica, vorranno dargli una possibilità. Visto accanto ad altri serial del suo genere, Wolf Like Me potrebbe forse non essere abbastanza da sedimentarsi a lungo nella nostra memoria, ma è comunque una storia che inaspettatamente ‘senti’ e di cui percepisci la componente fragile e di formazione. Il ritratto di una persona che supera la paura del rifiuto e della perdita per cercare l’amore.
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