Az è un ragazzo che lavora in un allevamento di ostriche a Sète. Ogni giorno ne apre centinaia e le conosce come le sue tasche. Ecco perché un giorno decide di utilizzarle per un momento speciale. In una conchiglia nasconde l’anello col quale vuole chiedere alla propria fidanzata, Jess, di sposarlo. Peccato che lei non sia dello stesso avviso e risponda no alla bizzarra e sfortunata domanda. Az, però, sa di poter contare sui propri amici per risollevarsi e rialzarsi dopo questa bella batosta.
La forza della commedia romantica
Oltre ai temi, ben sviluppati e amalgamati tra loro, Fragile di Emma Benestan punta molto sul genere e conquista il pubblico sapendo prendersi in giro. O comunque con la sua leggerezza. Il dramma per la risposta negativa ricevuta da Az è indubbiamente smorzato dalla modalità della proposta prima e dai tentativi dei suoi amici poi. Nonostante non susciti la classica risata a crepapelle, il film della Benestan convince proprio da quel punto di vista. Una storia che, pur avendo una struttura classica che fa presagire le continue scelte dei personaggi, scorre piacevolmente.
Un fragile protagonista
Al contrario di tanti altri titoli analoghi, Fragile di Emma Benestan prende una decisione e una direzione diverse. Az non è il tradizionale protagonista. O meglio lo è in quanto rispecchia molte più persone di un protagonista qualunque. Questo perché, come suggerisce il titolo, è fragile. Ma la sua fragilità, derivante da tanti fattori, come lui stesso urla in un momento chiave della narrazione, è anche la sua stessa forza. Una fragilità che torna più volte e che, indirettamente, influenza anche gli altri personaggi.
Fragile di Emma Benestan: romantico, divertente, attuale
Dai sorrisi che non possono non stamparsi sulle facce del pubblico nei momenti in cui vengono coinvolti gli amici di Az, agli occhi a cuoricino quando lo si vede in compagnia della tenace Lila, suo perfetto contraltare, la coppia funziona perché in grado di compensarsi: la fragilità dell’uno è la forza dell’altro. Ma il lungometraggio della Benestan è anche molto attuale proprio per i temi trattati. La fine di una storia d’amore è usata come escamotage per approfondire diversi aspetti. Sicuramente le differenze, sociali e non. Da una parte c’è l’altolocataJess, che vuole sfondare nel mondo dello spettacolo e che si atteggia a grande star. Dall’altra ci sono gli amici di Az che cercano di fargli vedere la vera realtà dei fatti. Poi ci sono riferimenti, seppur minimi, a tante altre differenze che diventano discriminazioni, dalle origini al colore della pelle, passando per modi di fare e atteggiamenti da correggere.
Una commedia fresca e giovane che speriamo non resti una perla chiusa nell’ostrica.