Pachinko La moglie coreana, la serie dell’anno è su Apple TV+
Una storia sublime nella scrittura e nello stile, capace di trasformare l’immagine in emozioni. Pachinko - La moglie coreana, basata sul romanzo di Min Jin Lee, è disponibile su Apple TV+.
Una storia sublime nella scrittura e nello stile, capace di trasformare l’immagine in emozioni. Pachinko – La moglie coreana, basata sul romanzo di Min Jin Lee, è disponibile su Apple TV+.
La serie riprende le vicende di una famiglia coreana nel corso di quattro generazioni. Il punto di vista scelto è quello di Sonja, che cresce durante l’occupazione giapponese nella Corea di inizio Novecento. Molti sono stati costretti a fuggire per sopravvivere, come nel loro caso, ma questo non ha impedito loro di mantenere intatte le tradizioni e i ricordi di un passato lontano.
Pachinko, la recensione
Se più indizi alla fine fanno una prova, è il caso di dire che Pachinko – La moglie coreana rappresenta l’asso nella manica della casa di Cupertino. Non che ci fosse una reale sorpresa, ma Apple TV+ ha preso una strada ben precisa producendo (al momento) pochi contenuti originali ma di indubbia qualità. La dimostrazione di forza però non arriva con i kolossal come Fondazione o con delle ottime prestazioni dei giocatori di Ted Lasso,ma arriva da una storia familiare che punta in realtà verso temi universali, come la guerra, l’amore, il sacrificio e il dolore. Quando si guarda questa serie è difficile mantenersi distanti, sebbene gli episodi mantengano un ritmo di ampio respiro. A bilanciare tutto questo è tuttavia l’estetica che qui regala delle sequenze brillanti che vanno dalle inquadrature estese (panoramiche, piani sequenze) alle scelte cromatiche che passano dai colori caldi a quelli più freddi con delicatezza assoluta.
Promesse
La storia, del resto, è simile a una danza senza intervalli. L’intro diPachinko – La moglie coreanaricorda per certi versi una delle scene iconiche del film di Wong Kar-Wai, Chungking Express (Hong Kong Express in italiano). Un ballo che emula un sogno a occhi aperti che vale per qualunque personaggio presente nella serie, come se fossero tutti la giovane Faye quando ascolta California Dreaming con il desiderio, un giorno, di poterla raggiungere davvero. La famiglia di Sonja aveva perso le speranze di avere un bambino. Il padre, marchiato dalla società per il suo labbro leporino, non si era mai perso d’animo e nel momento in cui ebbe finalmente sua figlia, le promise di proteggerla per sempre. Questo attaccamento paterno era in qualche modo speciale, visto considerando la condizione femminile durante l’occupazione giapponese.
Il tempo è il racconto
Senza un’istruzione (considerata inutile per quell’epoca), Sonja si è sempre dimostrata brillante nelle decisioni da prendere, anche quando certe situazioni avrebbero messo contro il muro qualunque individuo. La guerra l’ha portata a crescere prima degli altri con il dolore addosso e una giovinezza lontana, ma non per questo si è lasciata andare. Anzi, è il tempo a darle ragione. Pachinko – La moglie coreana intreccia più linee temporali osservando la famiglia avanzare tra Corea, Giappone e Stati Uniti. Da essere misura si trasformerà ben presto in una parte fondamentale della storia mettendo insieme pensieri e sentimenti contrastanti che vanno in realtà a completare il quadro narrativo. Passioni e sofferenze sono frutto delle scelte del singolo, ma a emergere qui è la coralità del racconto grazie a una caratterizzazione dei personaggi compatta e piena di sfumature. Una serie brillante che è difficile da dimenticare.
Pachinko – La moglie coreana, Cast
Youn Yuh-jung
Kim Min-ha
Yu-na
Lee Min-ho
Jin Ha
La serie Pachinko – La moglie coreana é stata prodotta da Media Res e Blue Marble Pictures