Quando è stato annunciato l’arrivo di Bridgerton 2 su Netflix, il popolo di Internet è letteralmente impazzito. E ora, il tanto fatidico giorno è arrivato. Dal 25 marzo disponibile, sulla celebre piattaforma streaming, la seconda stagioneche riporta sullo schermo l’amatissima famiglia Bridgerton. La serie, basata sui romanzi di Julia Quinn, annovera come suo creatore Chris Van Dusen e Shonda Rhimes in veste di produttore.
Bridgerton 2 | La trama
Con l’apertura della nuova Stagione, la capitale inglese è in subbuglio. I Bridgerton, dal canto loro, hanno più di una situazione da affrontare. Innanzitutto il debutto di Eloise (Claudia Jessie), sempre meno convinta di essere all’altezza della sorella maggiore Daphne (Phoebe Dynevor) e determinata a tutti i costi a scoprire l’identità di Lady Whistledown.
Non c’è niente sulla Terra che susciti più invidia di un diamante.
Anthony (Jonathan Bailey), invece, da bravo primogenito e uomo di casa, si vede costretto a cercare colei che diventerà la viscontessa Bridgerton. Al giovane poco interessano sentimenti e poesia: il matrimonio non rappresenta altro se non un affare da portare a termine con successo. Le sue mire cadono sul “diamante” della regina, tale Edwina Sharma (Charithra Chandran). Ma deve prima fare i conti con la sorella maggiore Kate (Simone Ashley).

Quest’ultima teme che Anthony possa approfittare di Edwina e farà qualsiasi cosa pur di impedire la loro unione. Ma il fascino di un simile gentiluomo è difficile da contrastare e lo scoprirà la stessa Kate a sue spese…
Il fascino di un gentiluomo targato Bridgerton
Dopo aver presentato tutti (o quasi) i personaggi con la prima stagione, Bridgerton 2 prosegue nel racconto delle vicende. Al centro di questo secondo capitolo – riprendendo quanto narrato nel romanzo e ampliandone il contenuto – troviamo il personaggio di Anthony. Nel passato dell’uomo si cela una ferita profonda, non rimarginabile e, in alcuni momenti, ancora troppo fresca. La perdita del padre (interpretato da Rupert Evans), mostrata attraverso vari flashback, lo ha segnato per sempre, lasciandogli un vuoto, un dolore e un compito troppo più grande di lui.
Dal giorno della tragedia, Anthony ha imparato a vivere con quel peso. Il peso delle responsabilità e il senso del dovere sono fardelli che gravano sulle sue giovani spalle. La famiglia dipende da lui, dalle sue scelte; per cui non può in alcun modo lasciarsi distrarre dall’amore o da altre frivolezze. Da visconte qual è, ha bisogno di una donna che conosca il suo posto nella società, che sia istruita e abbia uno spiccato senso della maternità. Edwina sembra rispondere a ognuna delle suddette caratteristiche. L’unica cosa che manca veramente è il sentimento nei confronti del suo corteggiatore.

Donne e passioni nell’Era della Reggenza
D’altro canto, in una società come quella del 1800 – la serie è ambientata nell’Era della Reggenza – non sono di certo le passioni e le donne ad avere la priorità. Le prime devono spesso lasciare il posto a unioni di convenienza, trattate come dei veri e propri affari. Le seconde non hanno voce in capitolo su quasi nulla che riguardi il mondo reale. A loro competono solo impieghi quali il ricamo, il passeggio (rigorosamente accompagnate), il giardinaggio, eventualmente la lettura e l’arte epistolare.
Unirsi per vero amore è la rarità.
Legato proprio a quest’ultima attività, emerge ancora una volta il personaggio di Penelope Featherington (Nicola Coughlan), cruciale e accattivante al tempo stesso. Grazie a lei, si instaura un patto prezioso tra lo spettatore e la voce narrante (di Julie Andrews nella versione originale) che lo accompagna nel corso degli episodi. La curiosità viene così continuamente solleticata, dando il via a una caccia agli indizi che mette in moto e in mostra Eloise, e detta il solito buon ritmo al progetto.
*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.