Master – La Specialista è un film thriller-horror americano scritto e diretto dall’esordiente Mariama Diallo . Protagoniste Regina Hall (Nine Perfect Strangers, Scary Movie), Zoe Renee e Amber Gray. Presentato in anteprima al Sundance Film Festival il 21 gennaio 2022, è stato distribuito su Prime Video dal 18 marzo 2022.
La Trama di Master – La Specialista
Tre donne faticano a trovare il loro posto in una prestigiosa università del New England. Gail Bishop (Regina Hall) è la professoressa di colore che riceve una cattedra lì. Jasmine Moore (Zoe Renee) è, invece, una matricola che sin dal primo giorno si rende conto di non essere ben accettata dai suoi compagni. Liv Beckham (Amber Gray) è l’insegnante che va contro Jasmine dandole ingiustificatamente brutti voti.
Quando, però, alcuni attacchi razzisti, anonimi, vengo rivolti contro Jasmine, che insiste nel dire di essere perseguitata dai fantasmi del passato della scuola, ognuna delle tre donne dovrà precisare quale sia la vera minaccia. E fare i conti con una realtà che nasconde qualcosa di terribile, di oscuro e maligno, che sembra essere ovunque…
Sa soltanto quello che non è…
Seguendo il filone iniziato da Jordan Peele con il suo Scappa – Get Out, Mariama Diallo cerca di unire tematiche di fortissimo impatto sociale con un thriller/horror suggestivo.
Ma se nell’opera prima di Peele si dedicavano grande cura e rispetto ad entrambi i generi, non si può dire la stessa cosa per questo film.
La pellicola tratta in maniera forte e critica i temi come il razzismo, la disparità sociale e l’ipocrisia del politicamente corretto americano, ma senza riconoscersi bene in nessuno degli ambiti in cui vorrebbe identificarsi, risultando incompleto.
Nel caso volessimo considerarlo un horror, sarebbe un horror psicologico, che, comunque, manca sempre il suo obiettivo principale, spaventare e provocare orrore. L’elemento orrorifico in Master – La Specialista è blando e a tratti impalpabile, non lasciando alcuna immagine o sensazione forte nella mente dello spettatore.
Come thriller il film se la cava invece già meglio. Seppur al suo esordio, la regista lavora bene sulle scene la cui suspense viene dettata dai tempi lenti e da una buona fotografia, caratterizzata da zoom shots che permettono allo spettatore di entrare all’interno del momento filmico.
Nonostante l’impegno della regia, il film deve fare i conti, però, con una sceneggiatura (sempre scritta da Mariama Diallo) confusa e troppo banale nella risoluzione dei misteri. Che si perde, poi, nella parte più importante, la caratterizzazione dei personaggi.
Vite orride, ma non vissute
Il potenziale di Master – Lo Specialista è rappresentato soprattutto dalle tre protagoniste. Anche se parlare di tre protagoniste può risultare inesatto, visto che il film non riesce a trovare un giusto focus su nessuna di loro.
Per gran parte della storia ci leghiamo molto alle vicende e ai turbamenti di Jasmine, vivendo appieno le sue ansie e le sue paure, trascurando però i personaggi di Gail e Liv, che, soprattutto nell’ultimo atto, mancano di una precedentecaratterizzazione.
Non c’è un equilibrato sviluppo di tutte e tre, come non si ravvedono momenti di grande intimità o unione che ci facciano empatizzare con loro. Non si percepisce né emozione né pathos per ciò che succede ai personaggi, e i temi citati in precedenza perdono di valore e significato nel trattamento dell’insieme.
Nonostante un buon primo impatto alla regia di Mariama Diallo (considerata da Variety una dei registi più interessanti del 2022), Master – La Specialista non riesce a brillare in nessuno dei suoi aspetti principali, lasciando, al termine della visione, aleggiare parecchi dubbi nella testa dello spettatore.
Master – La Specialista, il trailer
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