The Boys Presenta: Diabolico! è una miniserie animata di otto episodi distribuita su Amazon Prime Video.
Gli episodi
I titoli: Laser Baby’s Day Out, di Evan Goldberg e Seth Rogen, diretto da Crystal Chesney-Thomspon e Derek Thompson (short di animazione classica della Hollywood anni dorati); An Animated Short Where Pissed-Off Supes Kill Their Parents, di Justin Riland e Ben Baymouth, diretto da Parker Simmons, ispirato all’estetica di Roiland; I’m Your Pusher, di Garth Ennis, diretto da Giancarlo Volpe, omaggio ai fumetti originali di Ennis; Boyd in 3D, di Eliot Glazer, diretto da Naz Ghodrati-Azadi, fumetti francesi; BFFs, di Awkwafina, diretto da Madeleine Flores, animazione del sabato mattina; Nubian vs Nubian, di Aisha Tyler, diretto da Matthew Brodenave, dagli anime; John and Sun-Hee, di Andy Samberg, diretto da Steve Ahn, come gli horror coreani; One Plus One Equals Two, di Simon Racioppa, direttor da Jae Kim e Giancarlo Volpe.
La recensione
The Boys Presenta: Diabolico! non è semplicemente lo spin-off del celebrato serial The Boys tratto dall’omonima serie a fumetti di Garth Ennis. Diabolico è molto più profondamente un approfondimento sull’animazione e su come può essere accogliente il genere (che poi genere non è), mostrando l’ecletticità del medium fumetto specialmente se applicato e adattato e declinato in maniera intelligente.
Anzi, forse questo Diabolico! è più puntuto e più aderente all’originale sulla carta stampata: perché pur nella sostanziale differenza narrativa, gli otto episodi catturano alla perfezione il mood dissacrante dell’opera di Ennis, il suo essere crudele e sboccata, ironica e beffarda, violenta e sanguinosa.
Può essere comodo paragonarlo al simile -eppure profondamente diverso- Love Death & Robots, perché Diabolico! mantiene uno stile proprio pur avendo una differente dimensione emotiva per ogni episodio, a seconda degli autori che propongono la loro visione.
Amazon deve aver creduto molto nel progetto, in attesa della terza stagione di The Boys che arriverà nel giugno 2022, considerato l’enorme investimento fatto coinvolgendo artisti di altissimo profilo tra i più noti autori e art director del panorama dell’animazione.
Alcune storie sfiorano il genio, altre sono esplosive dal punto di vista visivo, altre ancora approfondiscono l’universo narrativo della serie principale: come la sequenza diretta e sceneggiata da Awkafina, con la protagonista che può controllare la cacca; o come quella diametralmente opposta, quella di Makoto Shinkai e Mamoru Hosoda con l’ultimo giorno di un’anziana coppia coreana.
E se la DC Comics è il bersaglio prediletto dei Sette, in questo Diabolico! non si risparmia neanche la Marvel e alcuni dei suoi eroi più rappresentativi, come gli X-Men.
Cinismo e irriverenza sono le cifre caratteristiche che legano tutta la serie, unita ad una goliardia che non si discosta mai anche da una dissacrante autoironia che rende tutto poco pretenzioso anche se profondamente autoriale. Ciliegina sulla torta: l’episodio di apertura, Laser Baby’s Day Out, che passa dal Baby Herman del Roger Rabbit di Robert Zemeckis per arrivare dritto ai Looney Toones, attraversando indefessamente un quantità incredibile di sangue, frattaglie e gente squartata.