The Batman, la nuova incarnazione filmica dell’Uomo pipistrello, ha fatto il suo debutto in sala e già si parla del suo futuro.
La recensione del Film
La nuova pellicola diretta da Matt Reeves ha introdotto una nuova versione di Bruce Wayne e della sua controparte mascherata, questa volta interpretate da Robert Pattinson. (Twilight, 2008, Tenet 2019)
Una storia prequel che segue il giovanissimo giustiziere nei suoi esordi da detective e combattente del crimine. Un nuovo reboot che funziona e che apre le porte a ulteriori espansioni. Lo stesso regista parla di un universo cinematografico che potrebbe originarsi da questo primo film:
“Quello che voglio davvero fare è creare un Batverse. Di certo non fai una storia dicendo ‘Questo è il primo capitolo’ prima di riuscire a fare il secondo. Quindi anche questa storia doveva essere autonoma”,
ha dichiarato il regista a Ew: “Ma il fatto è che il mondo di Batman è così ricco di personaggi che, quando ti approcci a un epilogo, subito inizi a pensare a quale potrebbe essere la cosa successiva. Perché l’idea è, ovviamente, che la storia di Gotham non finisca mai”.
Il regista avrebbe quindi già in mente un possibile sequel, o addirittura più film successivi. Quel che è certo è che le vicende messe in campo da The Batman si espanderanno anche su altri fronti, soprattutto quello seriale: Hbo Max (piattaforma dello stesso gruppo che possiede Warner Bros., produttrice del film) ha già messo in cantiere una serie sulla polizia di Gotham, con Jeffrey Wright che riprenderà il ruolo del commissario Gordon. Si è cominciato a pensare poi a una serie dedicata al Pinguino di Colin Farrell, serie ora confermata da qualche giorno. Potrebbe anche affacciarsi all’orizzonte una parallela storyline su Catwoman.
L’Universo di Batman al Cinema.
Possiamo affermare con certezza che già con “The Dark Knight”, si rendeva giustizia ad un personaggio che nel corso dei decenni è stato un po’ bistrattato dal cinema e dalla televisione. Nel 1966 la serie televisiva interpretata da Adam West rappresentava un po’ un pugno nell’occhio proprio come i POW delle vignette colorate e un po’ trash.
Con i suoi colori sgargianti e quello stile da fumetto da Pop Art Batman in calzamaglia e pancetta si muoveva a parlare con linguaggio forbito di diritti e doveri col povero Robin proteso ad imparare le buone maniere della società americana piuttosto che a salvare i deboli… Seppur nobile l’intento (catarsi su problemi come la guerra nel Vietnam) di quel personaggio Batman di allora rimane oggi solo una caricatura. Nel 1967 venne prodotto un film per il cinema, “Batman the movie”, che, con gli stessi canoni della serie tv e qualche battuta di passabile ironia, portava avanti l’ideale civico piuttosto che l’Universo originale di Batman.
Passeranno quasi vent’anni prima del ritorno del cavaliere mascherato sul grande schermo.
Nel 1989 è Tim Burton, regista originale e visionario, a riproporre Batman con nuovi canoni moderni. Questa volta il confronto è con un istrionico Joker interpretato da Jack Nicholson. Molto simile al personaggio oscuro della DC Comics, il nuovo Batman, interpretato da Michael Keaton, conferì spessore al personaggio e spiegò le motivazioni che hanno portato alla sua nascita.
Con “Batman” la visione dell’uomo pipistrello si fa più tenebrosa, vengono proposti i ‘conflitti psicologici’ di Bruce Wayne, in contrapposizione con la nascita del Joker. Due personaggi legati indissolubilmente fra loro da un destino simile. Nel film, Batman crea il Joker gettandolo nell’acido, mentre a sua volta il Joker in passato ha generato Batman uccidendo i suoi genitori sotto gli occhi di un Bruce Wayne bambino.
Ottima l’interpretazione di Nicholson. Il film ebbe un grande successo di botteghino, mentre la produzione preparò subito un numero due contrapponendo a Batman ben due super criminali: Catwoman ed il Pinguino.
“Batman Returns”, del 1992, sempre di Tim Burton, perde il fascino del primo film. Poco evidente lo spessore della personalità di Batman che ovviamente subisce il fascino della Catwoman/Pfeiffer ed è pronto a rinunciare a tutto pur di seguirla.
Con Batman Forever, del 1995 iniziò il declino.
Il bravo Val Kilmer fece di tutto per dare vita ad un Batman troppo di plastica, dinanzi ad una sceneggiatura senza profondità. Nonostante la presenza dell’ Enigmista Jim Carrey, nulla bastò per rialzare le sorti del film che venne bollato dalla critica e dal pubblico come il peggiore Bat-movie in assoluto.
Dopo un ulteriore pessimo capitolo interpretato da un George Clooney fuori posto, Batman e tutto il suo universo finirono relegati nell’oblio del tempo.
L’arrivo di Christopher Nolan
Nel 2005 l’esordiente Christopher Nolan, presentò una visione diversa di Batman e del suo Universo. Iniziò a girare una nuova saga, dal titolo “Batman Begins”.
Quest’approccio richiedeva un Batman/Bruce Wayne fisicamente particolarmente credibile e la scelta di Christian Bale si rivelò molto fortunata.
Il film è potente dal punto di vista narrativo. Si assiste alla nascita del super eroe seguendo il tortuoso percorso esistenziale di Bruce Wayne, rimasto orfano da bambino a causa di una rapina che costò la vita ad entrambi i genitori. Christopher Nolan dà spessore al personaggio rendendolo reale, tralasciando tutto quello che nei film precedenti era abbozzato solo a livello fumettistico.
Paura, rimorso, desiderio di vendetta; tutto è dipinto con grande intensità. Azzeccata l’ambientazione orientale con un bravo Liam Neeson, mentore del futuro giustiziere.
Tutto ciò che interessa a Bruce Wayne è combattere in prima persona le forze del male. I dialoghi sono ironici, divertenti con un maggiordomo Alfred (Michael Caine) strepitoso nel suo ruolo di coscienza del giovane Wayne.
Anche la città dove si svolge l’avventura è raffigurata come una metropoli congestionata, senza però apparire tetra come la Gotham City immaginata da Tim Burton. Con “Batman Begins” si ridefinisce quindi per intero il personaggio di Batman. Acclamato dalla critica e dal pubblico si decise che il film di Nolan dovesse avere un seguito, che fu poi ancor più apprezzato dalla critica.
Con “The Dark Knight” del 2008 gli incassi sono superiori perfino al terzo film di Spider-Man. Il cavaliere oscuro é una fotografia dei nostri tempi dove il personaggio di fantasia diventa qualcosa di più. Si trasforma in un simbolo per osservare la nostra società.
Batman diventa un personaggio complesso, ancora confuso sul suo destino di eroe al quale sente di non appartenere. Egli prova rancore verso la società criminale contro la quale sente l’impulso di combattere fino alla sua completa distruzione. L’eroe trasmette ora allo spettatore soprattutto rabbia interiore, un rancore che lo porta a fugaci apparizioni, ad un autocontrollo flebile, a vestire i panni di una ‘creatura’ della notte che fatica a controllarsi.
Con questi aspetti Batman diventa un personaggio ancor più interessante, molto vicino alla visione del Cavaliere oscuro della DC Comics. Non più il pupazzo in calzamaglia degli anni sessanta, ma un uomo psicologicamente fragile che vuole affrontare i criminali con la sola forza dell’ ingegno e della determinazione. Nulla di super eroico e molto di umanità e moderna tecnologia.
Eccellente l’interpretazione di Heath Ledger (Premio Oscar) nelle vesti del Joker, criminale che sfida la sua condizione di emarginato nato dal caos della società e che si impone nel mondo della malavita con astuzia e crudeltà.
E’ lui il vero trascinatore del film. Batman e gli altri personaggi lo circondano, ma non lo afferrano. Il Joker di Ledger risulta più pericoloso e determinato di quello di Nicholson e il suo inquietante ghigno diventa il vero simbolo della pellicola.
Nel nuovo assetto di Gotham City Batman non potrà più essere un eroe, come visto nei capitoli precedenti, ma abbraccerà il suo destino del giustiziere che veglia in silenzio nell’oscurità, assumendo la sfuggente figura del Cavaliere oscuro. Per i malavitosi, i criminali, gli assassini, resta comunque il terrore di agire di notte per le strade di Gotham City. Alzando lo sguardo verso i tetti si domanderanno quando il Cavaliere oscuro li colpirà di nuovo.
The Batman rende ‘giustizia’ ora a Batman?
Bisogna ora vedere come il pubblico accoglierà The Batman, a partire dalle sale. Anche il protagonista Pattinson già pensa a come proseguire la storia del Cavaliere Oscuro. Parliamo di una storia che, usando un gioco di parole, ‘ha fatto la Storia’ e reso immortale un Universo narrativo importante.
Batman e il suo universo sono ormai parte dell’immaginario collettivo, con personaggi che ruotano intorno a lui che non possono essere definiti soltanto tali. Tra film, serie tv, cartoni animati e merchandising di ogni tipo, dedicati direttamente a lui sono personaggi che fin da subito lo hanno accompagnato, (come Robin, il maggiordomo Alfred Pennyworth, il commissario di polizia James Gordon e Joker appunto).
Un mondo narrato da firme autorevoli: nel corso dei decenni, le sue storie sono state scritte e disegnate da molti dei più importanti autori a livello internazionale, da Bob Kane e Bill Finger, i due co-creatori del personaggio, fino a Tom King, sceneggiatore responsabile delle più recenti trame del Cavaliere Oscuro insieme ai disegnatori Mikel Janín, David Finch, Clay Mann e Lee Weeks. Ma non bisogna dimenticare altri grandi fumettisti che hanno permesso a Batman di restare sempre al passo con i tempi come Frank Miller, David Mazzucchelli, Jeph Loeb, Tim Sale, Alan Moore e Brian Bolland, autori di veri e propri capolavori del fumetto.
La prima storia con ”l’uomo pipistrello” comparve sul numero 27 di Detective Comics del maggio 1939, edito dalla newyorkese DC Comics e disegnato da Bob Kane. La RW edizioni – casa editrice che in Italia pubblica in esclusiva i fumetti della DC Comics.
Quando Bob Kane ha inventato Batman, nel 1939, non avrebbe potuto immaginare che un giorno il suo personaggio sarebbe diventato il più popolare eroe dei fumetti. Bruce Wayne è un eterno quarantenne da ottant’anni e il suo fascino è rimasto immutato nonostante il passare dei decenni.
Batman è da sempre un’icona, come tutti i supereroi DC Comics d’altronde, considerati come semi divinità (a differenza delle controparti Marvel che rappresentano l’uomo comune che con poteri straordinari viene amato e odiato dal mondo che lo circonda). Ed è peculiare che proprio lui, il più umano di tutti i supereroi Dc, un uomo senza poteri ‘magici’, sia diventato il più iconico di questi personaggi.
Per tantissimi decenni la faccia della DC Comics è sempre stata quella di Superman, ma Batman incarna alla perfezione lo spirito dei tempi moderni e dell’oggi.
Se prima c’era bisogno di un eroe che veniva da un altro pianeta per raddrizzare i torti dell’umanità e prendere per mano gli umani per salvarli, la forza di Batman è essere uomo, essere parte della massa che deve salvare.
Forse è anche vero che la misura di un grande eroe è direttamente proporzionale a quella dei suoi nemici. Il DC Extended Universe.
Non c’è dubbio che Batman abbia un cast di supercattivi e super aiutanti che vince dieci a zero rispetto agli altri eroi DC. Molti addirittura dicono che i cattivi di Batman siano più interessanti di lui.
Batman è il personaggio più affascinante del suo universo narrativo, ma è comunque supportato da un cast di freaks che raccolgono l’essenza del fumetto pulp degli anni quaranta. Batman ingloba tutta la tradizione supereroistica e non solo della DC Comics.
Indossare un costume per sfidare i super criminali, “razza codarda e superstiziosa” come lui la definisce, significa infatti mettersi sul loro stesso piano, diventare anche lui, già freak nell’anima, solitario giustiziere silenzioso ed oscuro.
E tanti cattivi di Batman, appartenenti all’Universo DC, hanno compiuto un’evoluzione particolare, diventando spesso antieroi, come Catwoman o Harley Quinn.
Sono ormai anni che si parla dell’ universo cinematografico della Warner Bros./DC Comics come DC Extended Universe (abbreviato in DCEU).
Nel 2015, il giornalista Keith Staskiewicz di EW si è riferito a questo universo con il titolo DC Extended Universe, termine diventato celebre tra i fan nei mesi successivi.
Tra i film DCEU presenti al lancio di HBO Max Batman v Superman: Dawn of Justice, ( col nuovo Batman Ben Affleck), Suicide Squad, Wonder Woman, Justice League, Aquaman, and Shazam! ma non Man of Steel.
Ovviamente Joker con Joaquin Phoenix non rientra in questa etichetta non essendo connesso al resto della storia.
The Batman è solo dunque il punto di partenza per un nuovo Universo Narrativo su Batman?
L’obiettivo di Matt Reeves è stato quello di ricreare un mondo. The Batman sarà forse quindi il primo di un nuovo corso dell’ Universo dell’uomo Pipistrello. Il regista si dice pronto a nuovi film: Tutto dipende da come le persone si relazioneranno con questa storia. In realtà stiamo pensando alla nascita di un nuovo universo, a un punto d’incontro tra grande e piccolo schermo. Dobbiamo aspettare, vogliamo essere ottimisti. Così aveva dichiarato Matt Reeves.
Dopo la conferma Warner Bros. ha così annunciato ufficialmente la serie TV spin-off del film sviluppata da Matt Reeves e Terence Winter (The Wolf of Wall Street, Boardwalk Empire) per HBO Max, con protagonista il dipartimento di polizia di Gotham.
Stando a quanto spiegato dalla Warner nel comunicato ufficiale di presentazione, questa nuova serie sarà ambientata nello stesso mondo narrativo che Matt Reeves sta sviluppando, con l’obiettivo di lanciare un intero universo narrativo di Batman e di espanderlo su diverse piattaforme (come appunto cinema e televisione).
Come già detto la serie TV scritta da Winter sarà ambientata nel mondo che Reeves ha creato per The Batman e si baserà sulla corruzione di Gotham City, lanciando un nuovo universo di Batman sviluppato in diverse piattaforme. La serie rappresenterà un’opportunità senza precedenti di estendere il mondo creato nel film e di esplorare la miriade di personaggi avvincenti e complessi di Gotham.
Matt Reeves sta costruendo dunque un altro universo narrativo che ha come punto di inizio The Batman, ma che sarà completamente slegato dal resto del DCEU, che secondo gli ultimi report dovrebbe avere un altro Cavaliere Oscuro: Michael Keaton pronto a riprendere i panni dello personaggio che ha interpretato per Tim Burton?
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