Ananda, il trailer del documentario di Stefano Deffenu.
Presentato in anteprima alla 55a edizione del Karlovy Vary International Film Festival, il film è il personale diario di viaggio di un ingenuo sognatore alla ricerca di un’antica leggenda, raccontata da un cialtrone.
In sala dal 23 Marzo distribuito da Il monello srl.
La ricerca di una pace interiore per sopperire a un gigantesco vuoto
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Ananda : il documentario
Un vagabondaggio nell’antica India, dove il tempo che passa, porterà lo sguardo del viaggiatore a confondersi tra l’illusione di false verità e la consapevolezza di una bugia che pare più vera del vero.
La ricerca di una tribù di bambini fantasma, gli Ananda, che appare e scompare lungo una strada densa di magia e di primitiva superstizione, condurrà alla ricerca di un sogno perduto.
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Ananda, il trailer
Prodotto da Bonifacio Angius per Il Monello Film, il film è scritto dal regista con Angius e Pierre Obino.
Deffenu ha inoltre curato fotografia, il montaggio. Le musiche sono di Francesco Simula e Luigi Frassetto.
La pagina ufficiale del film
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Stefano Deffenu
Nato a Sassari nel 1978 è sceneggiatore, attore e regista italiano. Inizia a lavorare da autodidatta in varie discipline dell’industria cinematografica.
Dopo aver diretto, scritto e interpretato vari cortometraggi, come attore nel 2010 ha co-sceneggiato e recitato nel mediometraggio SaGràscia, diretto da Bonifacio Angius.
Recita ancora con il regista in Perfidia e ne I Giganti, di cui Deffenu è co-sceneggiatore.
Sul film dice : «Ananda è una mia personale ricerca verso una pace che probabilmente non troverò mai. Un viaggio alla ricerca di me stesso, ma anche di mio fratello, che in un certo modo ritrovo nei visi dei bambini e nella loro gioiosa anarchia e che mi ha portato dalla Sardegna fino alle pendici dell’Himalaya. Una ricerca che non è finita con il ritorno a casa, ma è continuata per dieci lunghi anni in un viaggio doloroso che ha trovato la sua catarsi in un misto di sorrisi e lacrime, musica e immagini, divinità, saggi, antichi maestri e fantasmi. Dieci anni che non sono comunque bastati a supplire a una mancanza gigantesca. La mia prospettiva era di realizzare un film personale che elevasse il film documentario al di sopra del solito diario di viaggio turistico occidentale. Nel film, Ananda non è lo stato di sublime delizia dell’induismo, ma una tribù di bambini eternamente gioiosi che hanno deciso di vivere liberamente. Il tema del film è il ritorno a un’infanzia perduta, che però allo stesso tempo è sempre dentro di noi, fa parte della nostra vita e anche della nostra anima».
La Locandina
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