Il signor Sormani (Tonino Pesante) e sua moglie (Dina Valente): una coppia di anziani, eterni innamorati, uniti, oltre che nella vita, nella fede in Dio e nella bonaria riverenza nei confronti di san Pio da Pietralcina. Un male, concreto e incurabile, arriva a rovinare l’idillio, tagliente e oscuro, s’insinua nella loro abitazione col solo fine di separarli.
Una vita nel mistero [2010] è il primo lungometraggio di Stefano Simone e vanta il titolo di “miglior lungometraggio indipendente del 2010”, conferitogli dal pubblico del portale specializzato Indie.Horror.it, pur non potendo essere definito propriamente un film di genere.
Simone prova ad applicare canoni e ritmi da racconto thriller ad una storia che parla di fede e del rapporto che si può instaurare, forse proprio nel momento del bisogno, tra il credente e la sua divinità; un rapporto etereo che può concretizzarsi nei piccoli eventi della vita quotidiana, per arrivare a sbocciare nel miracolo. Il male che colpisce la donna s’innalza a Male universale, che, per essere sconfitto, richiede un intervento ultraterreno. Sormani è testimone incredulo della “lotta per eccellenza”, e dei segnali che sembrano voler instaurare, proprio con lui, un dialogo fatto di immagini.
Simone lavora in maniera elegante, coadiuvato dalla splendida location dell’appartamento (barocco nella ricchezza di particolari) e stratifica livello su livello, realtà su sogno, speranza su miracolo. Su quest’altalena dimensionale sarà facile scambiare Dio per il Diavolo, il frate di Pietralcina per la Morte, i segni divini per inspiegabili eventi cinetici, per arrivare alla placida accettazione della realtà, pur di rimanere all’ombra di una speranza che può vivere solo nel mistero. Ammaliante.
Luca Ruocco
UNA VITA NEL MISTERO
Regia: Stefano Simone
Con: Tonino Pesante, Dina Valente
Sceneggiatura: Emanuele Mattana
Anno: 2010
Durata: 86′
Nazionalità: Italia