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Mubi Film

‘Diamante nero’, potente ritratto di un’adolescente della banlieue

Disponibile su Mubi Diamante nero, il terzo lungometraggio della regista francese Céline Sciamma

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La piattaforma streaming Mubi mette a disposizione dei propri utenti Diamante nero, terzo lungometraggio della regista francese Céline Sciamma, autrice che, nel nostro paese, si è fatta conoscere soprattutto per i suoi ultimi due, bellissimi lavori: Ritratto della giovane in fiamme e Petite Maman.

Anche con Diamante nero – discutibile titolo italiano del ben più significativo originale Bande de filles –  la Sciamma prende in esame uno dei molti  aspetti dell’universo femminile che caratterizzano la sua cinematografia, sin dalla sua interessante opera prima Naissance des pieuvres.

Diamante nero, la trama

L’ambientazione di Diamante nero  è quella delle anonime banlieue parigine, abitate per lo più da immigrati di prima e seconda generazione. In una di queste, Mariame (Karidja Touré), una sedicenne di colore, vive con la madre, un fratello più grande, violento e autoritario, e due sorelline più piccole.

Mariame va male a scuola e non dà confidenza a nessuno. Sino al giorno in cui, inaspettatamente, tre coetanee le propongono di entrare nella loro banda. Accettando, Mariame inizia il suo percorso di emancipazione da una società patriarcale che la vorrebbe dapprima sposa, poi madre e, in ogni caso, sempre sottomessa al volere maschile.

Uno stile efficace e realista che descrive perfettamente il processo evolutivo della protagonista

Céline Sciamma, utilizzando in Diamante nero uno stile decisamente efficace, descrive con realismo il processo di evoluzione di Mariame, sin dal momento in cui, entrando a far parte della gang, si fa chiamare Vic (da victoire, cioè vittoria). La regista è molto brava e incisiva nello scandire i vari passaggi del cambiamento della ragazza mediante ellissi temporali sottolineate dallo schermo nero.

Tra scorribande a Parigi a rubare vestiti firmati e lotte corpo a corpo con bande di ragazze rivali, fra Mariame e le sue amiche Lady (Assa Sylla), Adiatou (Lyndsay Karamoh) e Fily (Mariétou Touré) si sviluppa una solidarietà tutta al femminile che permetterà a Mariame di crescere.

Mariame si modifica esteriormente, con i capelli stirati e l’aspetto meno goffo, sino ad arrivare, a un certo punto, a camuffarsi “mascolinizzandosi” per cercare di non soccombere a una società maschile e maschilista. Ma il cambiamento è soprattutto interiore, con la crescita della consapevolezza, della forza e della volontà di vivere la vita senza piegarsi a compromessi.

È meravigliosa la scena nella quale si percepisce nettamente il momento in cui Mariame esce dal suo guscio, grazie all’energia che le deriva dal sentirsi parte di un gruppo. Ciò avviene nell’istante in cui le quattro amiche si ritrovano in una stanza d’albergo a cantare e ballare sulle note di “Diamonds” di Rihanna, liberando, in un momento di grande affiatamento, tutta la loro voglia di vivere e di emanciparsi da una società che le vuole sottomesse in quanto donne e di colore.

Diamante nero è, a tutti gli effetti, un film politico. Che colpisce al cuore per la bravura delle attrici, tutte a loro agio nel proprio ruolo, per l’elevata qualità artistica e, soprattutto, per la dirompente carica femminista che Céline Sciamma è capace di trasmettere con le immagini e i dialoghi.

Nel percorso di formazione, Mariame assumerà a poco a poco il controllo della sua vita, alla ricerca della strada che non si esaurirà con la fine del film, ma che proseguirà anche dopo l’ultimo titolo di coda.

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Diamante nero

  • Anno: 2014
  • Durata: 113'
  • Distribuzione: Teodora Film
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Céline Sciamma
  • Data di uscita: 18-June-2015

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