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‘Vostro Onore’ di Alessandro Casale la serie Rai carica di tensione

La serie 'Vostro Onore', dopo la Rai, sbarca su Netflix. Con la prova credibile e matura di Stefano Accorsi

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Vostro onore di Alessandro Casale nasce come adattamento della serie israeliana, Kvodo, prodotta da Yes Studios, che ha realizzato due belle narrazioni di successo: Fauda  Shtisel. E adesso approda su Netflix.

Il regista americano Peter Moffat, poi, ha ripreso la stessa vicenda per la miniserie Your Honor con la star di Breaking Bad, Bryan Cranston. L’ha ambientata a New Orleans, ma con l’identica dinamica di fondo. Un uomo irreprensibile, che vive un conflitto struggente quando deve affrontare la colpevolezza del proprio figlio. Così dicono anche le anticipazioni dell’italiano Vostro Onore di Alessandro Casale.

Vostro Onore:  la conferenza stampa

Vostro Onore: le anticipazioni

Vostro Onore la trama

Vittorio Pagani è un giudice milanese noto per la sua integrità, in corsa per la carica di presidente del Tribunale di Milano. La recente scomparsa della moglie ha segnato dolorosamente la sua vita e complicato il già difficile rapporto con suo figlio Matteo. Quando Matteo investe con la macchina il giovane esponente di una famiglia criminale, i Silva, Vittorio si scopre pronto a tutto pur di proteggere il figlio, anche a costo di una terribile discesa agli inferi (dal sito Indiana Production).

Vostro Onore di Alessandro Casale

Vittorio (Stefano Accorsi)  e Matteo (Matteo Oscar Giuggioli) in una scena della serie

Vostro onore di Alessandro Casale incipit ed esordio

 L’incipit di Vostro Onore coincide con la veduta piuttosto tetra sull’anonimo Palazzo di Giustizia, e inaugura la serie di location della Milano livida che, almeno nei primi due episodi, fa da sfondo alla storia raccontata. In netta contrapposizione con le altre fiction Rai in cui la città appare solo negli aspetti più seduttivi, da Doc-Nelle tue mani a La compagnia del Cigno.

Anche in Vostro Onore non può mancare l’immagine dei Navigli, ma deserti e in notturna. E quando Matteo si incontra con la sua ragazza, se ne vede appena uno scorcio, al suo arrivo e al suo allontanarsi, dal  bar che potrebbe essere un luogo di ritrovo qualunque. Non sappiamo se poi l’ambientazione sarà più distesa e se gli animi si rassereneranno. Di sicuro non ce ne sono i presupposti.

L’esordio è già carico di una tensione,  altissima per tutto il racconto. Vittorio Pagani (Stefano Accorsi) è ripreso durante un processo nel quale si rivela attento e scrupoloso nell’attribuire le responsabilità. In un montaggio veloce e sincopato, le scene sono alternate a quelle del figlio Matteo (Matteo Oscar Giuggioli) che investe un ragazzo, scende dall’auto, rimane paralizzato di fronte alla vittima,  riparte senza chiedere soccorso.

Incipit ed esordio sono molto più di un semplice antefatto. Racchiudono e riassumono tutta l’angoscia che seguirà. Da una parte Vittorio al lavoro, il suo prestigio, i successi e l’accenno alla prossima carica di presidente del Tribunale; dall’altra il dramma che lo priverà della sua reputazione, ma soprattutto l’enorme pericolo incombente sul futuro di Matteo.

Dalla parte dei colpevoli nelle serie americane

È strano, come ci si stia sempre più abituando ad immedesimarsi con i colpevoli. Sarà per le serie delle piattaforme, prima tra tutte Breaking Bad, per cui non ci siamo scandalizzati se il professore di chimica produce metanfetamine con il suo allievo ed entra nel gorgo del cartello messicano. In fondo, deve curarsi dal tumore, la sanità non lo fa gratis e deve pensare al futuro dei suoi.

O Le regole del delitto perfetto: i Keating Five, gli studenti di Annalise Keating, si trovano fin da subito a nascondere un cadavere, un uomo ucciso per legittima difesa.

O The Americans, in cui le spie russe Philip ed Elizabeth Jennings sono disposte a tutto pur di non tradire la causa e l’ideologia che li ha formati.

Che dire poi di Ozark, in cui il consulente finanziario Marty coinvolge tutta la famiglia nel riciclaggio di denaro, pur di salvare la moglie, i figli e se stesso!

Dalla parte dei colpevoli in Vostro Onore

Queste però sono serie americane vissute come paradossali. Di fronte a una situazione così vicina, che vede un uomo eticamente inattaccabile andare alla deriva, commettere infrazioni gravissime una dietro l’altra, stando noi emotivamente dalla sua parte e da quella del figlio, completamente annichilito, un certo disagio lo proviamo.

E molto presto cominciamo a chiederci come faranno, Matteo e Vittorio, a uscire da questa trappola nella quale si sono avviluppati. Come faremo, noi, a respirare un po’.

Matteo ci viene presentato dall’inizio mentre compie un reato gravissimo. Casualmente. Inconsapevolmente. Sconsideratamente. Vittorio, da parte sua, appena sa che la vittima appartiene alla famiglia Silva, di cui lui stesso, quando era PM, ha smantellato l’organizzazione delinquenziale, sembra dimenticare ogni scrupolo.

Il conflitto interiore, se c’è, è solo sul suo viso, reso dall’ottima interpretazione di  Stefano Accorsi, ma abbiamo l’impressione che sia la paura a dominare ogni passaggio nella vicenda.

Da quel momento, ogni azione è finalizzata a salvare Matteo e se stesso. Bugie, inquinamento delle prove, intralci alle indagini, anche se in prigione è finito un innocente al posto del figlio, anche se Vittorio cerca di alleviarne con ogni mezzo la pena.

Vostro Onore di Alessandro Casale ricalca un contrasto archetipico

Alla nostra preoccupazione, risponde lo stesso Stefano Accorsi che in conferenza stampa ha affermato: “Non credo ci siano più risposte, la risposta è una, è un contrasto  archetipico che fa riferimento alla tragedia greca”. Solo in questa prospettiva possiamo assolvere Vittorio e Matteo dalle scelte avventate e noi stessi dall’identificazione con loro.

Le tragedie greche però finivano come sappiamo e noi non vogliamo vedere padre e figlio vagare per la città perseguitati dai sensi di colpa. “La cosa bella della serie è che non cerca nemmeno di dare una risposta”, continua Accorsi. La serie forse no, ed è costruita molto bene in questo senso, ma noi sì e i primi due episodi ci lasciano una profonda amarezza.

Siamo a un quarto di tutta la storia, ma la tensione è altissima. Vogliamo anche sapere se la paura lascerà il campo al dilemma interiore (supponiamo di sì) perché finora ha avuto il sopravvento: troppo urgente l’istinto di Vittorio che vuole proteggere il figlio ad ogni costo, mentre il loro segreto si infittisce sempre più: Vittorio dimentica carriera e principi, ha gli incubi notturni, mente a tutte le persone che si fidano di lui; Matteo è sempre più smarrito.

Vostro Onore di Alessandro Casale

Vittorio (Stefano Accorsi) e la collega, Ludovica (Camilla Semino Favro)

 L’interpretazione di Stefano Accorsi

In questa serie Stefano Accorsi dimostra tutta la sua maturità di attore. Lo abbiamo da poco ammirato in Marilyn ha gli occhi neri,  ma la prova di Vostro Onore è molto più impegnativa. In fondo, nel film con Miriam Leone, Accorsi  amplificava gesti e tic nervosi nella parte dell’eccentrico, psicotico, Diego; non che sia facile, ma qui tutto passa solo attraverso le espressioni del viso. Incredulità, orrore, spavento, determinazione, dissidio tra la sobrietà da mantenere davanti ai colleghi e la lacerazione interiore.

Un ruolo difficilissimo, quello della persona che rischia di perdere tutto ciò che conta nella sua vita: la stima, il lavoro su cui ha costruito tutta la sua identità, ma soprattutto il figlio, che rappresenta per lui l’ultimo affetto rimasto e che potrebbe essere vittima di una vendetta senza appello.

Vostro Onore di Alessandro Casale

Stefano Accorsi e la sua interpretazione matura di Vostro Onore

Vittorio Pagani, dal padre distratto che era, si fa improvvisamente e naturalmente amorevole. Nell’interpretazione di questo rapporto, di un’intesa che disgraziatamente è costruita sull’atrocità di una colpa, Accorsi è credibile fino in fondo.

Vostro onore è prodotto da Rai Fiction e Indiana Productions. Dal 28 febbraio, per quattro serate, su Rai Uno.

Vostro Onore

  • Anno: 2022
  • Durata: otto episodi di cinquanta minuti
  • Distribuzione: Rai Uno
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Alessandro Casale
  • Data di uscita: 28-February-2022