Presentato nella sezione Panorama alla 72a Berlinale, il film Una femmina diretto da Francesco Costabile arriva su Netflix dal 17 settembre 2023.
La sceneggiatura è tratta da un libro inchiesta del giornalista.Lirio Abbate che ha collaborato alla scrittura insieme allo stesso regista Francesco Costabile, a Serena Brugnolo e Adriano Chiarelli. A produrre, la palermitana Tramp Limited e la napoletana O’Groove.
Nel cast, tra gli altri, Lina Siciliano, Fabrizio Ferracane, Anna Maria De Luca, Simona Malato, Luca Massaro, Vincenzo Di Rosa, Mario Russo, Francesca Ritrovato.
Una femmina – La storia
Rosa è una giovane donna che vive nell’entroterra calabrese con la famiglia composta da zii, cugino e nonna. Non ha mai conosciuto suo padre e della madre, morta in circostanze poco chiare quando era ancora una bimba, ricorda poco. Sa solo che era una ribelle il cui comportamento intralciava gli affari poco puliti della modesta famiglia affiliata alla ‘ndrangheta e tuttora dedita occasionalmente al traffico di droga, camuffato sotto il duro lavoro agricolo pastorale.
Rosa, trattata duramente in famiglia, sembra aver ereditato lo stesso carattere e lo stesso stigma della madre. Quando scopre la verità sulla sua morte, decide di tradire la famiglia. Con la complicità di un amore ritrovato prova a rompere questo cerchio dinastico e cercare una via di fuga. Deve però avere una forza superiore a quella di un destino che sembra già segnato.
Fiaba e tragedia
Se non fosse tratto dalle cronache del reale, Una femminasembrerebbe una fiaba moderna in cui la bella protagonista deve rompere un malefico incantesimo.
Il film di Francesco Costabile con la fiaba ha alcune similitudini, tra cui l’ambientazione in un territorio che appare remoto e inaccessibile, la cui aspra bellezza tiene prigionieri i personaggi in ruoli all’apparenza eterni. Sembra quasi che oltre le cime di quelle montagne ci siano i bordi invalicabili del mondo conosciuto. Quando Rosa medita di fuggire col suo amore, indica in lontananza proprio quelle cime.
I numerosi prodotti audiovisivi ambientati in contesti di criminalità organizzata reali (mafia, ‘ndrangheta e bande della Magliana varie) hanno fatto spesso storcere il naso quando la spettacolarizzazione dei metodi violenti in uso presso queste organizzazioni era l’unico o principale motivo d’attrazione del film.
La violenza in Una femminanon è quella dell’incaprettamento dell’affiliato rivale. Quanto piuttosto quella che i componenti non-conformi della stessa famiglia, unità di misura aurea di tutte le mafie, subiscono per la loro ribellione. Lo testimonia la brutta fine che fa Cetta, mamma della protagonista. Rosa, episodio intravisto in un sogno/ricordo in apertura film, reso con efficaci espedienti fotografici che sfocano selettivamente il fotogramma.
Questo nascondere l’atto delittuoso, che ricorre altre volte nel film, ricorda la tragedia greca. Lo hybris di Rosa sfida però un dio che non sta sull’Olimpo, ma in una villa pacchiana coi rubinetti d’oro poco più a valle. Le affinità con la tragedia greca, che in parte sono costitutive in un contesto antropologico che da quella cultura deriva, sono anche ben visibili nelle suggestive scene finali quando Rosa, definitivamente nelle vesti di una moderna. Antigone, sfila alla testa di un corteo di donne che in coro sembra raccontarci l’epilogo di una tragedia che conosciamo già.
Le statistiche aggiornate dicono che le donne lavorano più degli uomini. Ebbene, anche per ribellarsi Rosa deve lavorare più degli altri. Più che un film sulla mafia, Una femmina è un film sul ruolo della donna in un contesto come un altro, in una società ancora saldamente maschiocentrica.
Una femmina
Anno: 2022
Durata: 2h
Distribuzione: Medusa, Intrafilm
Genere: Dramma
Nazionalita: Italia
Regia: Francesco Costabile
Data di uscita: 17-February-2022
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers