La Fantastica Mrs Maisel è una serie creata nel 2017 da Amy Sherman-Palladino: i primi due episodi sono rilasciati dal 18 febbraio 2022 su Amazon Prime Video, dove sono disponibili anche le prime tre annate con i 26 episodicommedia . La quinta stagione già annunciata sarà l’ultima finale.
La trama
È il 1960 e c’è aria di cambiamento. Cercando di affinare il suo show, Midge si trova un ingaggio che le permette di avere carta bianca per quello che riguarda la sua creatività. Ma l’impegno che mette nella sua arte – e il tempo che le dedica – crea una spaccatura fra lei, la sua famiglia e gli amici.
La recensione
Gli archi narrativi della Mrs Maisel della Paladino sembrano le porte scorrevoli di un centro commerciale: da una stagione all’altra, da un episodio all’altro, i personaggi entrano ed escono di scena, scompaiono e ricompaiono diversi, insomma seguono le curve della vita. Sempre, e soltanto, ma soprattutto, con quello splendido sorriso di Rachel Brosnahan pieno di una leggerezza mai vuota, sempre lieve, sempre emotivamente intensa.
La terza stagione, in questo senso, si era chiusa con un giro di trama inaspettato, ovvero Midge Maisel e Susie sempre più vicine alla realizzazione dei loro sogni, di donne prima di tutto, e poi di professioniste (e non che le due cose siano staccate, anzi in questo caso strettamene, felicemente interconnesse).
Ma ecco che la favola della fiction si fa a scontrare duramente, e sfaldarsi e infrangersi, contro la realtà del periodo storico che lo show rievoca, ovvero quegli anni 60 intrisi di perbenismo.
E mai come prima, l’inizio della quarta stagione sembra indicare che i nuovi episodi saranno più concentrati sullo sviluppo narrativo e sulle svolte di trama, oltre che sui personaggi: che continuano a rispecchiare la società che li circonda e che mostra sempre più evidentemente di essere la radice di quello che siamo oggi.
Un maschilismo tossico che allora era la regola, ma anche arrivismo, invidie, gelosie, luci ed ombre di uno showbiz che non crea, ma solo amplifica la realtà. La chimica tra i protagonisti (sia gli attori, sia i personaggi) fa il resto, in un impasto morbido che non si concede mai una sbavatura, continuando a tenere i riflettori sulla Maisel del titolo che innesca le situazioni di trama e che incarna alla perfezione lo spirito femminile.
C’è alla base una dinamica psicologica interpersonale che lega i caratteri e le intenzioni dei personaggi, che la penna sottile e arguta di Amy Sheridan fa brillare come percorsa da una vera e propria energia elettrica.
L’incredibile Mrs Maisel si conferma una delle punte di diamante di Amazon Prime, e più in generale uno dei serial recitati bene e scritti ancora meglio, con l’unico rischio che l’eccessiva cura nei dialoghi e nella struttura drammaturgica a volte soffochino il respiro del racconto.
Proprio per questo, fa bene vedere che i primi due episodi di Maisel 4 svolgono felicemente le vite dei suoi protagonisti, facendone risalare l’imprevedibilità e quindi il fascino affabulatorio.
La messa in scena continua ad essere impeccabile e grandiosa proprio come gli outfit di Midge: lo sfarzo della scenografia, il cromatismo accentuato, l’accelerazione del ritmo, sono tutte cose che trovano puntualmente riscontro nei dialoghi fittissimi e brillanti che inevitabilmente riportano a quella dimensione culturale e letteraria tipica della New York woodyalleniana.
Pur nella sua eccentrica e innegabile bellezza, però, restano sempre sullo sfondo delle piccole crepe, dei dubbi che si incrostano una volta che gli episodi si sedimentano: i macro-tempi narrativi restano fin troppo diluiti, troppo dilatati, e una volta usciti dalla bolla impermeabile delle frasi lanciate come siluri dalle bocche degli attori resta sempre un retrogusto straniante, come se al di là della piacevolezza tecnica troppo poco rimanga della visione. Ma di avercene, serie fatte così.
La fantastica signora Maisel 4 torna l’;irriverente Midge