Il discorso perfetto, il trailer della commedia di Laurent Tirard.
In selezione ufficiale a Cannes 2020 e alla Festa di Roma, sarà in Italia il 10 febbraio.
La commedia francese che vi farà vedere gli uomini parlare d’amore come non li avete mai visti
Il discorso perfetto : la trama
Adrien era un uomo felice, finché Sonia, la sua fidanzata, non gli ha chiesto la fatidica “pausa”. Dopo settimane di snervante silenzio non riesce a trattenersi e le manda un messaggio, ma la trepida attesa di una replica, che forse potrebbe rimettere in ordine la sua vita, coincide con un evento tremendo: un’interminabile e noiosa cena in famiglia in cui gli viene chiesto di fare un discorso al matrimonio della sorella.
E se fosse proprio questo discorso a indirizzare il corso degli eventi futuri, permettendogli di rimettersi in gioco? Intanto, il telefono tace…
Cast e Personaggi
Benjamin Lavernhe è Adrien, Sara Giraudeau è Sonia e Kyan Khojandi è Ludo.
Con loro, Julia Piaton è Sophie, Francois Morel il padre e Guilaine Londez la madre.
E con la partecipazione di Sébastien Chassagne, Christophe Montenez, Adeline D’Hermy, Laurent Bateau, Jean- Michel Lahmi, Sarah Suco e Sébastien Puder.
Il discorso perfetto, il trailer
Il film è distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.
Scritto dal regista, è tratto dall’omonimo romanzo di Fabrice Caro, edito da nottetempo. Le musiche sono di Mathieu Lamboley, la scenografia di Arno Roth, il suono di Valérie Deseine e la fotografia di Emmauel Soyer.
Laurent Tirard
Tirard ha studiato cinema alla New York University, dopo la laurea diventa sceneggiatore e poi giornalista.
Nel 2004 dirige il suo primo film Mensonges et trahisons et plus si affinités… , seguono Le avventure galanti del giovane Molière con Fabrice Luchini e Laura Morante. Nel 2009 inizia la sere dedicata a Il piccolo Nicolas con Il piccolo nicolas e i suoi genitori eLe vacanze del piccolo Nicolas, divise da Astérix et Obélix: Au Service de Sa Majestè.
Su Il discorso perfetto, racconta : «è un film su … me! – dichiara il regista – Chiedete ai miei cari come mi comporto durante i pasti in famiglia: sono nel mio mondo, sono introverso e la mia testa è piena di pensieri. Sono felice di aver affrontato il tema dei cuori infranti che, nei film, raramente viene affrontato dal lato maschile. Anche noi uomini possiamo entrare in paranoia quando ci aspettiamo un messaggio da una donna che amiamo. E poi, ovviamente, c’è la famiglia con tutto il suo non detto, la sua goffaggine. Questo film parla del nostro rapporto con gli altri. Quindi sta parlando della vita, giusto?»