Reacher è la nuova serie prodotta da Amazon Prime e diretta da Thomas Vincent, uscita il 4 febbraio 2022, interamente basata su Zona pericolosa del 1997, primo romanzo dello scrittore Lee Child. La serie si divide in 8 puntate da 50 minuti ciascuna e vede protagonista Alan Ritchson nei panni del brillante Jack Reacher, alle prese con una cospirazione ordita contro di lui.
La serie Reacher: Benvenuti a Margrave!
Margrave è una tranquilla cittadina della Georgia, o almeno così è finché da un bus di linea non scende l’imponente Jack Reacher. Colossale massa di muscoli, sguardo sveglio e spigliato, non passano due minuti prima che sia circondato da poliziotti armati e sbattuto in cella, la domanda è: perché? Ad aiutarlo a trovare una risposta ci saranno l’abile agente Roscoe e il suo riluttante capo, Finlay. I tre si addentreranno in una giungla di misteri in cui è coinvolta tutta la gente di Margrave, nonché il suo ricco patrono, Kliner.
Personaggi e cast della serie Reacher
Il cast è, come avevamo anticipato, molto vario. Nei panni del protagonista, Jack Reacher, troviamo Alan Ritchson, modello e attore già conosciuto per le sue apparizioni in Tartarughe Ninja (2014) e Hunger Games: La ragazza di fuoco (2016). Al suo fianco Willa Fitzgerald (Roscoe) già presente in Piccole donne (2017) e Blood Money (2017) e Malcom Goodwin (Finlay), già visto in iZombie (2015). Appaiono anche Maria Sten (Straight Outta Compton) e Bruce McGill (Giustizia privata), nei rispettivi panni di Neagley e Teale. Insomma, un cast già avvezzo al grande schermo, ma che non esclude i rapporti col mondo della TV.
Il fardello di Reacher
Brani blues tipici dell’atmosfera thriller classica si mescolano con la fredda modernità in cui (a differenza del romanzo di riferimento) è ambientata questa serie. Possiamo vedere nel personaggio di Reacher la concretizzazione di tale genere: oltre che dalla sua apparenza burbera, Jack è caratterizzato anche da forte empatia e senso del dovere. Due fattori che lo porteranno spesso nei guai, ma sempre per una buona causa. Non scampa, tuttavia, al paragone con l’altra marea di protagonisti muscolosi ed ex-militari dal cuore d’oro, nel quale il nostro Reacher purtroppo si perde un po’. Certo, l’adattamento televisivo di Nick Santora e la talvolta spiccata regia di Thomas Vincent tendono a impreziosire la serie con piccoli dettagli che gratificano gli spettatori più attenti, ma il risultato finale è comunque prettamente stereotipico:
l’eroe senza macchia sconfigge il male e fa giustizia.
Ahimè, questo emerge soprattutto nei flashback. L’uso di un bloom patinato, le acconciature perfette e la sempreverde bandiera americana che svolazza dolcemente nella brezza che circonda la casa dei protagonisti non contribuisce certo all’immersione nel mondo corrotto in cui Jack ci vuole portare, anzi, gli rema contro. Non è detto che sia un male per gli appassionati del genere e dei romanzi di Lee Child, ma è un fattore di cui tenere conto quando ci si scontra con il più vasto pubblico che è l’utenza di Prime Video.
Reacher la serie: in conclusione
La serie Reacher centra il segno quando si tratta di appagare un pubblico che vuole un denso, classico thriller. I personaggi intrattengono e hanno una buona alchimia, anche se le monumentali spalle di Alan Ritchson reggono la maggior parte dello show. Lo stile registico della serie non è assolutamente da sottovalutare e anche la recitazione soddisfa gli standard. Peccato per gli stilemi già visti del genere, dove si poteva osare di più.
Se siete alla ricerca di un buon thriller da gustare a piccole dosi, la serie Reacher fa al caso vostro!