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Focus Italia

Paolo Sorrentino per Variety prima delle nomination agli Oscar

Intervistato dal magazine Sorrentino si dichiara onorato di rappresentare ancora una volta l'Italia agli Oscar

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In una nuova rubrica dedicata ai registi dei film selezionati per l’Oscar internazionale Variety ha incontrato Paolo Sorrentino.

Dopo il premio Oscar nel 2014 per “La grande bellezza” il regista, potrebbe tornare in lizza con il film autobiografico “ È stata la mano di Dio” già nominato ai Golden Globe e ai BAFTA. La pellicola segna il suo ritorno nella nativa Napoli a 20 anni dal suo debutto.

È stata la mano di Dio autobiografia di un sogno chiamato vita

Una storia di destino e famiglia, di sport e cinema, amore e perdita, come definita da Sorrentino stesso.

Il regista si dichiara felice e onorato di  rappresentare ancora una volta l’Italia agli Oscar ma ammette la fatica di far fronte a viaggi e spostamenti in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.

Grande l’entusiasmo riscontrato nei vari stati americani in cui il film è stato presentato e  dove ha suscitato curiosità ed emozioni. E le persone ridono, e questo era uno dei miei più semplici obiettivi.

Paolo Sorrentino per Variety

Set of “The hand of God” by Paolo Sorrentino.
in the picture Toni Servillo and Filippo Scotti.
Photo by Gianni Fiorito

Paolo Sorrentino per Variety: altre dichiarazioni

Dinanzi alle difficoltà affrontate negli anni dalle pellicole internazionali di non restare nascoste e poter ottenere un premio tra i migliori film ( con l’eccezione di “Parasite”, primo vincitore nella storia) Sorrentino dichiara che gli Oscar sono un premio che nasce negli Stati Uniti e che sia del tutto naturale che la maggior parte dell’attenzione vada ai film in lingua inglese.

Ma ovviamente, non essendo americano, spero che fenomeni come “Parasite” possano ripetersi. In ogni caso, credo che ci sia un ampio interesse da parte degli Stati Uniti verso i film stranieri.

Pur dichiarando di non aver mai ricevuto lamentele a riguardo, afferma che il rimprovero spesso fatto dagli americani ai film stranieri sia l’eccessiva durata dei film, trovando questa critica contradittoria rispetto poi al successo di pellicole come Avengers Endgame che quasi  superano le 3 ore.

Un film  ha la sua necessità, il suo ritmo, una sua ampiezza e lunghezza che rispecchi queste esigenze. Se un film è ben fatto, può essere molto lungo e accontentare chiunque. 

Fonte Variety

Le nomination saranno annunciate Martedì 8 Febbraio

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