Flashback – In taxi nel passato, il nuovo progetto Amazon Original di produzione francese, sbarca in esclusiva su Prime Video, venerdì 4 febbraio 2022. Diretto e interpretato da Caroline Vigneaux – che lo ha scritto a quattro mani con Yaël Langmann – il film è prodotto da Alain Goldman per Légende Films ed è ispirato a una storia vera. Attraverso il filtro della commedia, vengono affrontati argomenti fondamentali e delicati, che affondano le loro radici nella nostra società e hanno, su di essa, ripercussioni notevoli ancora oggi.
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Flashback – In taxi nel passato | La trama
Charlie (Vigneaux) è tra gli avvocati del suo studio più promettenti e prestigiosi. La legge è qualcosa che le appartiene, un po’ come la moltitudine di paia di Louboutin nella sua cabina armadio. Priva di scrupoli, ma piena di sè, accetta il caso di uno stupratore e gli fa vincere la causa, sebbene sia colpevole a tutti gli effetti.
Anche gli uomini hanno diritti.
Dopo aver festeggiato la vittoria in un locale, in compagnia di qualche amica, finisce sul taxi di un certo Hubert (Issa Doumbia), esperto sui nomi delle strade e femminista accorato. In realtà, la sua vettura non è altro se non una macchina del tempo, che trasporta Charlie dalla Preistoria alla Rivoluzione Francese, dagli anni Sessanta al Medioevo.
In questo suo incredibile viaggio, la protagonista incontrerà alcune delle donne più famose della Storia, imparando (sulla sua stessa pelle) l’importanza e il valore di un’appartenenza, di un’unione e di una lotta portata avanti per i giusti motivi.
Il “politicamente scorretto” per raccontare i diritti delle donne
Sfruttando la chiave comica e sfiorando talvolta il “politicamente scorretto”, Flashback – In taxi nel passato tratta una tematica importante, attuale e complessa: i diritti delle donne. Di epoca in epoca, emerge la strada percorsa da personaggi quali Giovanna D’Arco, George Sand, Simone de Beauvoir, portavoci di una parte importante della popolazione mondiale.
La donna era schiava prima che la schiavitù nascesse.
La loro strada è stata costellata di ostacoli e imprevisti, che le hanno costrette a spingersi oltre quelli che credevano i loro limiti, ottenendo risultati prima inimmaginabili, senza i quali oggi vivremmo in una realtà ben differente. Entrare magicamente in contatto con figure simili serve a Charlie per rendersi conto di quanto la sua vita sia, in un certo senso, sbagliata, deviata.
Di esempi da seguire ne vede ovunque posi lo sguardo, ma solo provando sulla sua pelle i soprusi, le ingiustizie, la paura, potrà giungere alla vera consapevolezza.
Una buona proposta a metà tra commedia e critica sociale
Essendo lei stessa la protagonista della storia, la Vigneaux modella il ritmo e lo stile della pellicola sulla sua persona, sulla sua fisicità, così da rendere il massimo dell’effetto. A metà strada tra la denuncia e la risata, tra la commedia e la critica accesa a una società che da secoli penalizza il gentil sesso, Flashback conquista un suo spazio nel ricco palinsesto della piattaforma streaming.
La pellicola funziona sotto vari punti vista. La narrazione, per vivacità e velocità delle situazioni, è piuttosto godibile, sostenuta anche da una colonna sonora ad hoc. Per quanto riguarda le tematiche, possiede tanto materiale da elaborare e lo fa in maniera forse didascalica, ma comunque efficace. Inoltre, il gioco di rimandi al #MeToo, alla Giornata Internazionale delle Donne, alla caccia alle streghe e alla lotta per il suffragio universale, arricchisce il quadro e lo ancora alla molteplicità di quello realistico.
Le donne devono restare insieme.
Il discorso su quanto il passato di ciascuno influisca sul presente, sul futuro, tanto del singolo quanto della collettività, costituisce una base perfetta al racconto. E interessante è (ri)scoprire le tappe che hanno portato finalmente le donne ad assaggiare un pizzico della libertà e dell’uguaglianza così a lungo agognate. E non ancora del tutto raggiunte.
*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.