Ambientato durante la battaglia delle Ardenne, The Enemies (1968) di Hugo Claus è un atipico film di guerra, ora disponibile su Netflix.
The Enemies la trama
Le strade di un ragazzo belga, un soldato americano che cerca disperatamente il suo battaglione e un soldato tedesco fatto prigioniero dall’americano, si intrecciano, dando vita a una storia di rapporti umani difficili (dal sito ufficiale Netflix).
La ricerca del significato della guerra
Il romanziere e regista fiammingo Hugo Claus dà vita a un breve affresco della guerra da tre punti di vista diversi che finiscono per unirsi alla conclusione del racconto. Lodevole l’intento di The Enemies di criticare i padroni della guerra, soprattutto nella scena delle fotografie a scopo propagandistico. La macchina da presa segue lenta il percorso di questi tre uomini alla deriva in un mondo in disfacimento.
Sulle strade rese deserte dalla paura della guerra, si susseguono camionette cariche di giovani pronti a morire per la loro patria. Tra questi vi è un giovanissimo belga che ha perso la sua famiglia a causa della guerra. Inesperto e poco virile nell’aspetto, viene deriso dai soldati ma, nonostante questo, il ragazzo insiste per vendicarsi di quanto accaduto nel suo paese. Si accanirà contro il soldato tedesco ma per bisogno impareranno a convivere nel loro cammino.
Il finale tocca nel profondo e dichiara la visione delle cose del regista riguardo quanto accadde in quegli anni di inutili atrocità. Interessante la colonna sonora di Misha Mengelberg che evidenzia la sezione ritmica come si usava al tempo per ribadire i ritmi militari, ma che si distingue per il buon accompagnamento di alcune scene.
Donna uguale speranza
L’incursione della sessualità brutale della guerra e di quella romantica del giovane belga regalano uno stacco doveroso dal ritmo ossessivo dei tank e delle mitragliatrici.
Le donne hanno sempre avuto un ruolo marginale nei classici film di guerra, sono sempre state presenti sullo sfondo, quali iconiche immagini da sfoggiare ai propri commilitoni nel momento della speranza di tornare a casa. In questo film, oltre alle classiche foto di famiglia scambiate tra i protagonisti, assistiamo alla comparsa di donne reali, donne che ispirano sesso, che si fanno attrici del destino degli uomini, con gli uomini. Non eroine, partigiane, ma donne che amano e vengono amate. Come dovrebbe accadere nella normale vita di tutti i giorni.
Hugo Claus, ci regala una lezione di femminismo anche questo atipico. Sembra dirci di ricordare che solo quando ci sono le donne si torna alla normalità, e che il problema nasce quando a dominare la scena sono solo uomini: allora c’è la guerra e la normalità si può dimenticare.
Utilizzo di materiali autentici
Nel film è possibile vedere veicoli autentici utilizzati durante la seconda guerra mondiale dagli americani, tra cui M4 Shermans e M10 Tank Destroyer. Tutti i soldati, sia americani che tedeschi portano con loro il fucile belga SAFN-49.
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