L’avvento delle grandi piattaforme di streaming online ha rivoluzionato il modo in cui concepiamo la televisione, le serie tv e anche il cinema. Un’analoga rivoluzione è avvenuta anche dall’altro lato della cortina: oggi i produttori (e, in generale, tutto il personale che ruota intorno all’industria cinematografica) non sono più impegnati nella scrittura e realizzazione delle “classiche” pellicole o nella riproposizione di genere televisivi di successo. Il pubblico e l’audience sono diventati sempre più esigenti e sempre più alla ricerca di prodotti nuovi e tematiche d’attualità.
In questa direzione, un filone che ha spopolato negli ultimi due anni è quello legato al genere sportivo, dal classico documentario al racconto biografico di questo o quel personaggio (o squadra). Il prodotto che senza dubbio ha riscosso maggiore successo (non solo di pubblico) è The Last Dance, mini serie tv di dieci puntate incentrata sull’ultima memorabile stagione di Michael Jordan ai Chicago Bulls. Il serial sportivo su una delle formazioni più vincenti della storia dello sport ha dato il “la” alla messa in cantiere di numerose produzioni analoghe, tra cui le tante docuserie firmate Amazon Prime Video e denominate All or Nothing (la cui prima produzione, in verità, risale al 2016).

Le telecamere del fortunato franchise sono entrate anche negli spogliatoi di alcune delle squadre più iconiche al mondo (Dallas Cowboys, i Carolina Panthers, i Philadelphia Eagles, i Los Angeles Rams, la Nazionale di rugby della Nuova Zelanda, il Tottenham e la Juventus) tra cui anche in quello del Manchester City nel 2018, dando così vita ad una interessante miniserie sulla corazzata allenata da Pep Guardiola, la squadra schiacciasassi della Premier League, tra i club favoriti per la conquista della Champions League; difatti, quest’anno, secondo tutti gli analisti del mercato delle scommesse che proprio sui Citizens offrono quote come quelle di Sisal bonus benvenuto, la squadra inglese potrebbe alzare la coppia dalle grandi orecchie, trofeo sfumato nella finale della passata stagione.
Altri esempi di produzione televisive legate al mondo dello sport sono la serie televisiva italiana dal titolo Speravo de morì prima, sei episodi basati sul libro del giornalista sportivo Paolo Condò sugli ultimi anni della formidabile carriera del capitano della Roma Francesco Totti, e il film Il Divin Codino, pellicola cinematografica che narra della carriera e della vita privata di uno dei più grandi fantasisti della storia del calcio azzurro, Roberto Baggio.
Entrambi i titoli hanno riscosso un enorme successo in Italia (oltre a creare polemiche), tanto da essere riproposti in più lingue anche all’estero, a testimonianza ulteriore della bontà del progetto che vede lo sport avvicinarsi sempre più al mondo del cinema e della televisione in generale.