Per il Giorno della Memoria arriva in sala “Ilsensodi Hitler”, girato in nove Paesi e distribuito da Wanted Cinema.
Il film, diretto da Petra Epperlein e Michael Tucker, riflette sul fascino ancora oggi esercitato dalla figura del Führer e dalla sua ideologia.
La pellicola ripercorre i movimenti di Hitler, la sua ascesa al potere e le scene dei suoi crimini dal punto di vista di storici e scrittori.
Si parte dal bestseller tedesco del 1978 di Sebastian Haffner“The Meaning of Hitler”, mai pubblicato in Italia, che mira
“a smantellare i miti e le errate interpretazioni comuni su Hitler e la sua ascesa al potere”.
Il senso di Hitler: uccidere una leggenda
Haffner osservò che per farla finita con Hitler doveva ucciderne la leggenda. Nel suo libro lo definì “un uomo la cui intera identità era incentrata sulla realizzazione di un progetto fanatico nato dalla radicalizzazione del suo – e dei suoi seguaci – vittimismo”.
Eppure “è diventato palese durante le riprese – raccontano i registi – quanto siano diffusi la negazione e l’odio antisemita”.
Questo accade perché “mentre la memoria dei vivi pian piano svanisce, la nostra comprensione di Hitler è stata distorta da quel che potrebbe essere chiamato “il complesso industriale di Hitler””, ossia “il “Fascismo affascinante” su cui Susan Sontag cercava di avvertirci”.
Lo storico israeliano Saul Friedlander è convinto che la strategia nazista si basasse sul mettere in scena uno spettacolo per il presente e un messaggio per il futuro.
Testimonianze
Secondo i registi la società senza volerlo ha veicolato propaganda Nazista per trasmettere il loro virus ideologico in futuro. La domanda é:
come si può responsabilmente esplorare il passato senza contribuire alla riabilitazione del Nazismo?.
Un’indagine alternativa e rivoluzionaria sull’influenza che Adolf Hitler continua ad esercitare ancora oggi sulla società.
Attraverso immagini dell’epoca nazista e documenti storici si attua un’analisi approfondita del fenomeno anche attraverso i media e i social network di oggi.
Critici e storici rispondono a un quesito fortemente attuale: Hitler continuerà ad essere sempre più influente per le nuove generazioni? Oltre a Friedlander , il film è impreziosito da interviste e testimonianze tra cui quelle della scrittrice Deborah Lipstadt, dello storico britannico Sir Richard J. Evans, dell’autore di romanzi sull’Olocausto Martin Amis, dello storico e studioso dell’Olocausto Yehuda Bauer e degli attivisti e “cacciatori nazisti” Beate e Serge Klarsfeld.
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