Bloody Sunday, ricordata anche come “la domenica di sangue”, è una delle pagine più drammatiche del conflitto nordirlandese. E’ il 30 gennaio del 1972, i soldati dell’esercito britannico sparano contro una folla di manifestanti a Derry, si contano decine di feriti e quattordici persone uccise, per lo più giovanissime.
A cinquant’anni da quel tragico giorno, Rai Teche propone Le donne dell’IRA, uno straordinario documento custodito nei propri archivi, disponibile su RaiPlay dal 28 gennaio.
Andato in onda il 7 gennaio del 1972, il documentario fotografa la terribile situazione in cui versa l’Irlanda del Nord, lacerata dalla lotta armata che vede contrapposti il fronte dell’IRA (l’esercito di volontari nazionalisti cattolici) e quello dei lealisti protestanti supportati dall’esercito britannico. Un conflitto destinato a durare decenni con la conseguente morte di oltre tremila persone. Città come Belfast, Londonderry, Newry sono teatro di sanguinosi scontri, attacchi terroristici, violenze di ogni genere.
Il documentario, girato pochi mesi prima del famigerato Bloody Sunday, riporta testimonianze e pone l’accento sul ruolo delle donne nella lotta armata dei cattolici repubblicani che aspirano ad un’Irlanda indipendente. Le immagini, in bianco e nero, mostrano un paese ferito, scosso, squarciato da una guerriglia combattuta con ogni mezzo che ha logorato sia le comunità cattoliche che quelle protestanti. Molte donne restano sole con i figli, mentre i mariti si danno alla macchia o vengono imprigionati, da qui la spinta ad arruolarsi nelle fila dell’IRA per prendere parte attiva al conflitto e supportare la causa. Come si evince dal filmato, il 90% delle donne cattoliche è al fianco dei combattenti: trasportano materiale bellico, danno asilo agli uomini in fuga, si battono per la libertà senza alcuna distinzione di classe o età, mentre altre partecipano anche attivamente alla lotta armata.