Giunge alla conclusione il Trieste Film Festival 2022 e, quindi, ecco di seguito tutti i vincitori. Qui il sito del festival
Trieste Film Festival 2022: al via la 33esima edizione
I vincitori del Trieste Film Festival 2022
Il Premio Trieste assegnato dalla giuria (Edvinas Pukšta, Dubravka Lakić, Emanuela Martini) al miglior lungometraggio in concorso (euro 5.000) va – all’unanimità – a Întregalde di Radu Muntean con la seguente motivazione:
«Il film più imprevedibile del Concorso Internazionale Lungometraggi è caratterizzato da brillanti cambi di marcia atti ad esprimere generi e stati d’animo divergenti, fondendo in modo convincente attori professionisti e indimenticabili dilettanti locali e guidandoci nervosamente verso una destinazione sorprendente di genuina tranquillità».
La giuria ha inoltre attribuito due menzioni speciali: a Kelti di Milica Tomović per la capacità di raccontare tutto un mondo attraverso un solo gruppo di famigliari e amici, una sola casa e una sola sera, per come costruisce un film corale attraverso una sceneggiatura minuziosa e un uso indagatore della macchina da presa; e a Strahinja Banović di Stefan Arsenijević per l’umanità dimostrata dalla storia – in cui uno dei temi più scottanti nell’Europa di oggi si fonde con un amore di proporzioni epiche – e per il linguaggio fortemente cinematografico con cui il regista Stefan Arsenijević la racconta.
33 Trieste Film Festival il programma della nuova edizione
Altri premi
Il Premio Alpe Adria Cinema assegnato dalla giuria al miglior documentario in concorso (euro 2.500) va a Tvornice Radnicima di Srđan Kovačević con la seguente motivazione: «con la potenza delle sue immagini e il suo enorme impegno, ci immerge in una lotta operaia dei nostri giorni davvero unica. Onesto e avvincente, il film ci mostra quanto sia complesso costruire e sostenere un’utopia socialista nell’oceano del capitalismo. La fabbrica agli operai!»
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a Film Balconowy di Paweł Łoziński con la motivazione: Di questo piccolo grande film ci ha colpiti soprattutto l’empatia; la capacità di relazionarsi all’altro nei giorni difficili e un po’ tristi del Covid da un punto di vista molto semplice, il balcone di un primo piano in un palazzo qualsiasi di una quartiere residenziale a Varsavia. Una posizione dall’alto verso il basso piuttosto rischiosa, che l’autore riesce a condurre in un dialogo ad altezza d’uomo, creando un rapporto divertente e anche profondo con le persone più disparate, che ci arrivano spontanee e a loro volta empatiche. L’autore accantona volontariamente uno sguardo più complesso sul mondo a favore di una semplicità di stile che infine si fa politica grazie a una trascinante fiducia nell’uomo. Un film che ci fa bene.
Continuano i titoli premiati
Il Premio Fondazione Osiride Brovedani assegnato dalla giuria al miglior cortometraggio in concorso (euro 2.000) va a Pa Vend di Samir Karahoda con la seguente motivazione «In un film che mescola documentario e finzione, una tavola da ping-pong diventa un’allegoria di condizioni politiche ma anche una metafora della ricerca di luoghi sicuri in un periodo caratterizzato da sradicamenti e migrazioni. Pa Vend ci ha convinti in virtù della correttezza delle sue scelte formali, con inquadrature singolari, uno sguardo concentrato e ritmo preciso».
I film dei tre concorsi sono stati “giudicati” anche dal pubblico e con il loro voto hanno decretato i vincitori dei Premi del Pubblico:
Miglior Lungometraggio: Mrak di Dušan Milić (Oscurità, Serbia – Italia 2021)
Il Miglior Documentario: Film Balconowy di Paweł Łoziński (Film dal balcone, Polonia 2021)
Miglior Cortometraggio: Big di Daniele Pini (Italia 2021)
La storia del festival
Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (l’edizione “zero” è datata 1987), il Trieste Film Festival – diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo – è il primo e più importante appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale, che continua a essere un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Più che un festival, un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale.
Altri vincitori del Trieste Film Festival 2022
Qui di seguito l’elenco degli altri premi assegnati:
Il Premio Corso Salani 2022 (euro 4.000), assegnato dalla giuria al miglior film della sezione e offerto da Associazione Corso Salani e Vivo film, va a Dal pianeta degli umani di Giovanni Cioni con la motivazione: «Sospeso sul confine di Ventimiglia tra il dramma degli immigrati che si consuma oggi e una fiaba scientifica accaduta cento anni fa, il film sviluppa con stupore e fantasia un discorso sul tempo presente […] l’autore affronta il conflitto costante e secolare tra l’istinto della vita e l’orrore della morte».
La giuria ha inoltre attribuito una menzione speciale a: Viaggio nel crepuscolo di Augusto Contento perché «intrecciando con intrigante ampiezza concettuale e visiva il rigore dell’archivio, le pulsioni dell’immaginario e la fluidità dell’animazione, il film sviluppa una riflessione sull’identità passata e presente del nostro paese, in cui le trame di una tradizione familiare oppressiva, rievocate con Bellocchio, dialogano con quelle di una Storia che ha tenuto in ostaggio l’uomo e le sue aspirazioni».
Il premio Audentia Eurimages – Consiglio d’Europa
Il premio assegnato dalla giuria va a Women do Cry di Mina Mileva e Vesela Kazakova con la seguente motivazione: «in un clima sociale sempre più esplosivo, il film vincitore dell’Audentia Award di quest’anno interpreta urgenti istanze di cambiamento con immediatezza feroce […] Guidando sapientemente la forza prorompente di un cast femminile multigenerazionale, le autrici ci consegnano un manifesto cinematografico pieno di rabbia e tenerezza, empatia e umorismo. Per l’unicità della sua cifra cinematografica e per il suo coraggio e risolutezza».
Trieste Film Festival 2022: continuano i vincitori
Il Premio SkyArte assegnato dal canale Sky Arte HD attraverso l’acquisizione e la diffusione di uno dei film della sezione TriesteFF Art&Sound è stato attribuito a Milan Kundera: From the Joke to Insignificance di Miloslav Šmídmajer.
Il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa al miglior documentario in concorso va a Looking for Horses di Stefan Pavlović perché «è la celebrazione di un’insolita amicizia tra il regista e Zdravko, un pescatore che si è ritirato a vivere vicino a un lago solitario dopo la guerra in Bosnia Erzegovina.
Il film descrive la crescita del legame tra Zdravko, che ha perso l’udito dopo l’esplosione di una granata, e il regista che racconta la sua lotta con la balbuzie a partire dall’infanzia. Superando lentamente le barriere nella comunicazione, i due uomini instaurano un rapporto unico, cementato dalla volontà di capirsi nonostante tutto, che si trasforma in un’esperienza di guarigione reciproca. Stefan Pavlović analizza i temi della comunicazione e del trauma in un’opera d’arte originale e toccante, in cui non ha paura di rivelare insicurezze, paure e dubbi. Oggi più che mai, Looking for Horses manda un messaggio chiaro alla Bosnia Erzegovina: anche quando le condizioni sono difficili, ascoltarsi e comprendersi non solo è possibile ma costituisce anche un’esperienza straordinaria».
Premi e motivazioni
Il Premio CEI (Central European Initiative) al film che meglio interpreta la realtà contemporanea e il dialogo tra le culture (euro 3.000) va a Kelti di Milica Tomović con la seguente motivazione: «Una storia familiare e una festa di compleanno ambientate a Belgrado nel 1993 diventano potenti metafore della dissoluzione di un Paese e della perdita dell’identità collettiva. Un’opera prima di una giovane regista serba dallo sguardo maturo, lucido e pieno di ironia».
Il Premio Cineuropa al miglior lungometraggio in concorso va a Në Kërkim të Venerës di Norika Sefa perché «Tra tutti gli ottimi film selezionati, uno ci ha colpiti in particolare per le sue spiccate qualità cinematografiche. Looking for Venera è straordinario per la sincerità e precisione dimostrate. La regista Norika Sefa è riuscita a rendere perfettamente la complessità dei due personaggi principali, interpretati magnificamente dalle attrici Kosovare Krasniqi e Rozafa Çelaj. Va inoltre menzionato Luis Armando Arteaga, direttore della sua fotografia, che col suo lavoro ha permesso a questo bellissimo film di formazione di brillare».
Il Premio Giuria PAG – Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, assegnato da una giuria di giovani tra i 18 e i 35 anni, rappresentanti di associazioni giovanili, al miglior cortometraggio in concorso va a Samoglów di Jakub Prysak per «un microcosmo cinematografico in cui i personaggi hanno il loro tempo per crescere ed evolvere, in un contesto realistico e ricco di richiami simbolici alla società contemporanea. La regia e la fotografia concorrono efficacemente a creare una comunicazione completa e d’impatto».
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale anche a Big di Daniele Pini.
Gli ultimi due premi del Trieste Film Festival 2022
Il Premio Eastern Star 2022. Riconosce una personalità del mondo del cinema che con il suo lavoro ha contribuito a gettare un ponte tra l’Europa dell’est e dell’ovest, va a Kornél Mundruczó e Kata Wéber.
Il Premio Cinema Warrior 2022 che riconosce l’ostinazione, il sacrificio e la follia di quei “guerrieri” – siano essi singoli, associazioni o festival – che lavorano (o meglio: combattono) dietro le quinte per il Cinema, va Luciana Castellina.