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‘Ozark 4’ la recensione della prima parte

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Ozark 4 prima parte debutta su Netflix con  I suoi 7 episodi  e non delude le aspettative.

Ozark 4 nuovo trailer per la quarta stagione

L’ultima volta che abbiamo visto la famiglia Byrde alla fine della terza stagione di Ozark, siamo  rimasti sorpresi  dall’esecuzione di qualcuno che sembrava intoccabile.

Nella prima parte di questa nuova stagione  Marty e Wendy si trovano ancora più immersi nella dimensione di Navarro e del cartello, facendo del loro meglio per mantenere le apparenze e proteggere i loro figli. Man mano che la posta in gioco aumenta e alcuni volti nuovi rendono il loro lavoro un po’ più difficile, la coppia si inoltrerà in percorsi  ancor più tortuosi inabissandosi in una dimensione sempre più oscura.

Ozark 4 prima parte: cambiamenti

Ozark  4 riprende le cose quasi esattamente da dove la stagione 3 si era interrotta. Dopo la scioccante esecuzione di Helen a pochi centimetri da entrambi, Marty (Jason Bateman) e Wendy (Laura Linney) cercano di ripulirsi nel bagno della tenuta di Navarro. Alla festa di Omar (Felix Solis), incontrano suo nipote Javi (Alfonso Herrera). Omar informa Marty e Wendy che è pronto a negoziare una strategia di uscita dal giro per se stesso e vuole potersi muovere tra il Messico e gli Stati Uniti, liberamente, offrendo informazioni al governo in modo che rimanga protetto. Wendy crede che questo sia impossibile, ma Omar non dà loro molta scelta.

Ruth (Julia Garner) acquista il motel Lazy-O, il suo ex luogo di lavoro e riporta questa notizia a Wyatt (Charlie Tahan) e Darlene (Lisa Emery), i suoi nuovi soci. La ragazza cerca di rubare il software di riciclaggio di denaro di Marty in modo che possa far decollare la propria attività, ma viene fermata quando Charlotte (Sofia Hublitz) la fa rimuovere dai locali del casinò. Jonah (Skylar Gaertner) non è in realtà più così fedele alla sua famiglia. Porta le ceneri del suo defunto zio a Ruth, dicendole che sa che sua madre è stata l’unica responsabile della sua morte e i due si ritrovano uniti nel loro comune affetto per Ben. Più tardi, Marty e Wendy organizzano un incontro con Darlene e Wyatt e sono più che sorpresi di vedere che Ruth si è unita alla loro squadra. Li avvertono di interrompere la loro produzione di eroina, ma Darlene li respinge. Quando Ruth scopre che Helen è stata uccisa, tuttavia, la sua fiducia nelle sue nuove imprese viene scossa.

L’agente Miller (Jessica Frances Dukes) viene elogiata dai suoi superiori dell’FBI per aver portato le informazioni che hanno condotto al raid di Lagunas. Nonostante il suo futuro sembri più roseo in ufficio, continua a ignorare le chiamate di Marty. Tornati negli Ozarks, Marty e Wendy sono infastiditi dall’arrivo di un investigatore privato che cerca di trovare Helen, ma riescono a distoglierlo dalle tracce, almeno per un po’. Con l’arrivo di Javi in ​​città e la lealtà vacillante di Jonah nei confronti della sua famiglia, le cose stanno per diventare molto più complicate per i Byrdes.

Ozark 4 prima parte: ambizioni crescenti

In “The Beginning of the End“, la prima puntata dell’ultima stagione di Ozark, ci viene subito in mente perché siamo stati trascinati in questo viaggio sul lago dei Byrdes per così tanto tempo. Abbiamo visto Marty e Wendy evolversi da spettatori ingenui a criminali spietati e i loro figli Charlotte e Jonah crescono molto più velocemente di quanto dovrebbe fare qualsiasi bambino. La stagione 4 vede  la posta in gioco aumentare insieme ad una crescente ambizione travestita da un apparente desiderio di normalità mentre Marty e Wendy diventano sempre più meno coppia e più soci in affari. Il gioco si fa più ampio e coinvolgerà questa volta anche i luoghi ‘rispettabili’ del potere politico.

Beneficenza e gioco d’azzardo si mescolano in un melting pot di finto buonismo e cruenta criminalità che rende il confine tra legale e illegale ancora più labile in questa nuova stagione.

Non c’è spazio per i legami

Jason Bateman e Laura Linney sono ormai completamente a loro agio nei panni dei due  personaggi . Ogni stagione che passa diventano sempre più interessanti da ‘osservare’  portando Marty e Wendy in luoghi così oscuri da non riuscire più ad immaginare una loro reale ‘riabilitazione ‘.

Non c’è mai un vero slancio sentimentale in loro e ogni gesto di apparente rimorso o preoccupazione nei confronti degli stessi figli perde di credibilità se accostato alla glaciale espressione dei loro volti.

La trasformazione di Linney da madre sconcertata e moglie depressa a matriarca spietata e assetata di potere è a dir poco stupefacente e raggiunge l’apice proprio nella stagione 4. Brava anche Julia Garner, che ruba la scena nella maggior parte delle volte e non sorprende affatto che sia proprio lei fra le interpreti più premiate  di un serial che proprio nel cast mostra la sua forza maggiore.

La Garner, con la sua presenza esile e quasi eterea, riesce a tener  testa e a dominare sulla maggior parte dei personaggi più  importanti e in questa nuova stagione aggiunge una nota di dolore  più marcata  alla sua Ruth.

La morte di Ben ha fatto cadere il castello di legami e certezze della ragazza rompendo in realtà un po tutti gli equilibri costruiti finora.

Maggiore spessore acquista anche Sofia Hublitz (la figlia dei Byrde, Charlotte)  che ha iniziato ad  imitare la madre così bene da  stravolgere  un personaggio che fino a questo momento non era riuscito mai ad assumere una vera personalità. Ma chi davvero sorprende per l’evoluzione mostrata é il personaggio di Jonah ‘dall’infanzia rubata’ . Il geniale ragazzino osserva con orrore i suoi genitori e reagisce al dolore mettendosi contro la sua famiglia.

Nuovi personaggi

La partenza di Janet McTeer ( Helen) non si lascia rimpiangere. Al suo posto prendono possesso della scena due new entry: una  é  quella di Mel Sattem (Adam Rothenberg), l’investigatore privato ingaggiato dal marito di Helen per trovare la moglie scomparsa. L’altra – quella di Javi Elizonndro (Alfonso Herrera), nipote di Navarro – é già piuttosto dominante sin dalle primissime battute. Javi rappresenta quell’elemento destabilizzante in grado di rompere ulteriormente gli equilibri e destrutturare la stabilità della trama. Criminale di nuova generazione, laureato e uomo di mondo, il nipote di Navarro diventa il nuovo grande villain del serial,  imprevedibile e totalmente fuori controllo.

Scontro femminile

In questa stagione, lo scontro tra Ruth e Wendy, i due personaggi femminili più forti (oltre  alla temibile Darlene Snell), raggiunge l’apice. Ruth acquisisce sempre maggiore consapevolezza e diventa una minaccia per i traffici dei Byrde. Vuole uscire da quel mondo oscuro e provare a lasciare Ozark. Wendy è invece un personaggio totalmente negativo e dominato da un  insaziabile sete di potere. Tra i coniugi Byrde, quella che faticherà  per allontanarsi dal mondo criminale sarà proprio Wendy ormai  definitivamente catturata dalla sua anima nera e calata perfettamente nelle dinamiche del potere corrotto.

Con Wendy e Ruth si scontrano due generazioni diverse, due mondi culturali diversi: Ruth selvaggia e impetuosa rappresenta la naturalezza ambientale di Ozark. Wendy è invece la borghesia che si insedia e colonizza, insinuandosi con furbizia e spirito dominante.

Nessun sentimento materno fra le due separate anche da una linea di sottile di deformata competizione.
In questo rapporto si inserisce nel mezzo Marty (Jason Bateman), mediatore passivo e trascinato dagli eventi, che perde in parte verso Ruth  quell’alone di figura paterna che aveva assunto  in precedenza. Se le prime stagioni avevano focalizzato l’attenzione sul suo personaggio, centrale nelle dinamiche della storia, ora la lente si è spostata sulla coppia Marty-Wendy e  sulla loro collaborazione. Una collaborazione gestita attraverso una sottintesa tregua in cui nessuno dei due sembra in realtà aver bisogno dell’altro ma che funziona però proprio in quanto coppia non sentimentale.

Ció che davvero risalta da questa prima parte della stagione 4 ( i prossimi episodi chiuderanno definitivamente il cerchio) è che in realtà la vera protagonista di Ozark resta la perdita ( e forse la smaniosa ricerca)  del concetto di famiglia che diventa davvero un ideale chimerico, affondato fra le oscure acque del lago di Ozark.

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