Presentata fuori concorso alla 39°edizione del Torino Film Festival, la sorprendente opera prima del regista documentarista Simone Aleandri, dal titolo La notte più lunga dell’anno, prodotta da Clipper Media e Rai Cinema e distribuita da Vision Distribution, uscirà nelle sale cinematografiche il 27 gennaio.
La notte più lunga dell’anno: la trama
La storia si svolge la notte del 21 dicembre, a Potenza. Una serie di personaggi che non si conoscono compiono delle scelte nell’arco della notte che coincide con il solstizio d’inverno. Una quarantenne (Ambra Angiolini) che vive con il padre malato (Alessandro Haber), desiderosa di cambiare la sua vita, ma bloccata dal pensiero di non essere più giovane per farlo. Johnny (Luigi Fedele), studente di filosofia che ha una relazione con la sua ex insegnante di lettere al liceo. Francesco (Massimo Popolizio), un politico che rischia di finire in prigione per una serie di errori commessi in passato e, infine, Damiano (Francesco Di Napoli), Pepè (Nicolò Galasso) ed Enzo (Francesco Eburnea), tre ventenni annoiati della vita di provincia che cercano di provare emozioni affrontando sfide a dir poco pericolose.
La recensione
Una notte, la più lunga di tutte le altre, quindici ore di buio totale. L’esistenza di alcuni personaggi a Potenza, la città verticale, chiamata così per la sua struttura urbanistica. Un politico consapevole di finire dall’oggi al domani in galera, una cubista non più giovanissima desiderosa di cambiare la sua vita in meglio, uno studente universitario che vive un’appassionata, ma segreta relazione sentimentale con la sua ex insegnante di lettere del liceo e tre ventenni annoiati dalla vita di provincia che partono con un carro funebre per andare a vivere situazioni rischiose. Questi sono i protagonisti de La notte più lunga dell’anno, l’opera prima del regista documentarista Simone Aleandri (As Time Goes By, Polvere) che descrive la desolazione dell’essere umano, le proprie insoddisfazioni e frustrazioni.
Dopo aver girato per quasi un decennio dei documentari, Aleandri sceglie di girare la sua opera prima in una città che racchiude una certa dose di fascino e mistero, Potenza e le sue strade, Via Pretoria, il centro storico e la periferia fanno da sfondo a una vicenda che si sviluppa nell’arco narrativo di una sola notte, raccontando con grande delicatezza argomenti di attualità come lo scorrere inesorabile degli anni che passano, il disagio giovanile, amori che non conoscono differenze d’età e la corruzione politica.
Gli attori e la location
Sorprende quest’opera prima e lo fa regalandoci delle interpretazioni a dir poco memorabili, in primis Massimo Popolizio che veste i panni del politico Francesco, prossimo a essere arrestato. La scena in cui Francesco dialoga con il Presidente, interpretato da uno straordinario Massimo De Francovich (La grande bellezza, A mano disarmata, Il peccato – Il furore di Michelangelo), ci mostra l’immensa bravura dei due interpreti.
Ambra Angiolini, che veste i panni di Luce, è il ritratto di colei che cerca in tutti i modi di rialzarsi e di ricominciare un nuovo percorso. La danza sfrenata che la donna compie sul cubo viene ripresa dal regista come un atto disperato verso una vita che le è sempre stata ostile.
Anche Potenza, protagonista indiscussa di questa storia, brilla di una bellezza che non si era mai vista, rivelando dei meravigliosi scorci di angoli notturni che conferiscono ulteriore fascino alle vicende vissute dai protagonisti.
L’occhio del regista si sofferma sul provincialismo, scegliendo di raccontare la relazione sentimentale di Johnny (Luigi Fedele) con Isabella (Anna Ammirati), la sua ex insegnante di lettere del liceo, sposata con un uomo più grande di lei (Antonio Petrocelli), madre di una bambina che, sceglie di vivere questo rapporto di nascosto da tutti per paura di essere criticata, accettando di far soffrire il giovane.
La notte più lunga dell’anno è un’opera che riesce a descrivere con grande delicatezza la solitudine umana, mostrando quanto l’individuo possa vivere le proprie frustrazioni restando inerme all’ineluttabile destino a cui va incontro.