Su Sky Atlantic dal 14 Gennaio, Landscapers é una mini serie di quattro episodi firmata HBO, diretta da Will Sharp e interpretata da Olivia Colman e David Thewlis.
Landscapers la trama
Creata e scritta da Ed Sinclair – marito di Olivia Colman – la serie é ispirata ad eventi reali. Al centro del racconto c’è un caso di omicidio realmente accaduto che coinvolge le vite di quattro persone ai margini della società. Susan e Christopher Edwards sono una coppia mite e devota che si spinge inspiegabilmente a commettere un terribile crimine a Mansfield sul finire degli anni ’90. Quando Christopher fa una sconvolgente telefonata alla madre adottiva, il loro ruolo in quella vicenda rimasta senza colpevoli per più di 10 anni comincia a venire alla luce.
Landscapers grandi interpreti
In “Landscapers”, il regista Will Sharpe offre a Olivia Colman un palcoscenico grande quanto la sua drammatica immaginazione.
Ancor più che nel suo ruolo di regina né La Favorita di Lantimos, l’umore del personaggio di Colman condiziona ogni momento del mini serial. Nei panni di Susan Edwards, una donna che è stata, nella vita reale, condannata per l’omicidio dei suoi genitori, Colman interpreta una donna ossessionata dai film. La sua immaginazione influisce sulla sua vita segnata da traumi e la rielabora attraverso il linguaggio del cinema classico.
Susan ha vissuto la sua intera esistenza in una tormentata e simbiotica dimensione divisa con Christopher ( un eccellente David Thewlis) che si mostra più in grado di comprendere la realtà oggettiva delle cose rispetto alla moglie. Incontriamo la coppia a Parigi, anni dopo l’omicidio commesso. Li osserviamo condurre un’esistenza fatta di stenti, ai limiti della sopravvivenza, ma legati da un profondo e saldo sentimento d’amore.
Li seguiamo poi attraverso un’indagine legale che porta Susan al limite e oltre se stessa.
“I’ m not fragile”
é la difesa di Susan agli investigatori, in un opaco bianco e nero che rievoca un cinema d’altri tempi.
Il cinema come fuga da sé stessi
Dinanzi al miraggio di un novello Gary Cooper eroe salvatore, anche Susan sembra spesso indossare il ruolo catartico di un’eroina del cinema classico; altrove, la si vede come una star dei western o immersa in una fantomatica relazione sociale con Gerard Depardieu, incontrato sul treno di ritorno a Londra.
Tutto questo rende sicuramente interessante dal punto di vista mentale la storia e conferisce al serial un aspetto a tratti onirico. I momenti di una Susan/ Colman al limite del reale in cui si confronta con se stessa e con Thewlis sono straordinari scambi interpretativi .
Ma la trama dell’indagine legale appare lenta (nonostante il buon lavoro svolto dal resto del cast tra cui Kate O’Flynn )e i troppo repentini cambiamenti di stile e ambientazione cinematografica, per quanto interessanti , alla fine allontanano dalla vicenda principale e appaiono come meri strumenti cerebrali e poco tangibili utilizzati per esprimere l’ alienazione di Susan.
È solo un modo per osservare da diverse angolazioni uno stesso personaggio piuttosto che il mostrarci nuovi lati di se stessa.
Resta comunque innegabile che la regia di Sharpe è intelligente e potente nel celare il non detto e nel creare un’atmosfera quasi horror facendosi forte di due ottimi e mai stereotipati protagonisti.
Un duetto di recitazione quello tra Olivia Colman e David Thewlis che non cede mai in affinità e credibilità interpretativa e che raggiunge momenti di pura arte.
I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’
Anno: 2021
Durata: 1 stagione 4 episodi
Distribuzione: HBO
Genere: Thriller
Nazionalita: Usa
Regia: Will Sharpe
Data di uscita: 14-January-2022
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