La quarta stagione di Cobra Kai ingrana sin dal primo episodio e sfrutta l’effetto nostalgico dei classici per approfondire i personaggi della serie.
Su Netflix potete vedere la serie Cobra Kai
Cobra Kai, dove eravamo rimasti
La storia è ambientata circa trent’anni dopo gli eventi del primo Karate Kid. Stagione dopo stagione, il pubblico ha ripreso il filo del discorso lasciato tempo fa, ritrovando Daniel LaRusso e Johnny Lawrence a scontrarsi di nuovo visti i loro trascorsi giovanili. I due però dovranno fare i conti con il ritorno di John Kreese, e questo vuol dire solo una cosa: fermare il Cobra Kai, prima che sia troppo tardi.
Cobra Kai, la recensione
Chi ha amato Karate Kid non ha bisogno di essere convinto. Il film del 1984 ti entra nella testa e non ti molla più. D’altronde gli insegnamenti del Maestro Miyagi hanno un valore immenso, e non perché si apprendono in maniera imprevedibile mettendo e togliendo la cera dalla macchina. Il bello di Karate Kid (e di Cobra Kai) è che insegna a camminare con le proprie gambe senza mai costringere a seguire una determinata strada. Daniel LaRusso cade molto spesso, commettendo tanti errori, visto il suo carattere deciso (e diciamolo pure, testardo). Ma questo non gli ha impedito di crescere e di comprendere il valore del karate, come strumento di difesa, e come requisito necessario per trovare il proprio equilibrio interiore.
Azione e reazione
Cobra Kai sta infatti cercando il suo percorso, narrativo ma soprattutto stilistico. Ricalcare tutto ciò che è stato Karate Kid sarebbe stato un errore; una pecca di originalità che, con il passare delle stagioni, avrebbe sicuramente comportato una perdita di qualità. L’impressione è che anno dopo anno la serie stia acquisendo una maggiore consapevolezza dei suoi mezzi, trovando un bilanciamento tra spunti di riflessione e tanta, ma tanta, azione. Perché in fondo non ci si deve scordare che con Cobra Kai il tempo vola, come l’aquila presente nelle divise della nuova squadra fondata da Johnny Lawrence.
La quarta stagione inizia per altro in un momento in cui gli Eagle Feng e i Miyagi-Do cercano di unire le forze per bloccare sul nascere il progetto di una vecchia conoscenza di Lawrence e LaRusso, John Kreese. Eppure mettere insieme le energie non basta se non si trova una base comune. E la serie, tra una scazzottata e un’altra, per buona parte degli episodi mostra un vuoto, uno spazio che come un tatami deve essere riempito dalle mosse e dalle azioni dei suoi atleti.
Trovare la propria strada
La serie cresce insieme ai suoi personaggi, e non smette mai di soffermarsi sui loro punti deboli. Imperfezioni che sono evidenti perché è ciò che li rende umani. Il modello della divisione rigida tra bene e male nel cinema non funziona più: troppo semplicistico nel definire chi siamo e chi vogliamo essere. Di Cobra Kai colpisce proprio questa tendenza a non bloccarsi sotto l’aspetto narrativo e visivo, mostrando la sua assoluta follia ed elasticità con le virtù e i difetti di ogni protagonista. Quando si tratta del karate, ogni azione può risultare decisiva. E anche questa stagione lo ha dimostrato con tutto il suo carisma e i colpi di scena improvvisi.
Siamo in attesa che il grande spettacolo cominci. Finalmente.
Cobra Kai, Cast
- Ralph Macchio
- William Zabka
- Xolo Maridueña
- Mary Mouser
- Tanner Buchanan
- Martin Kove
La serie Cobra Kai è stata prodotta da Overbrook Entertainment, Hurwitz & Schlossberg Productions, e Sony Pictures Television