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Edizione 4K Ultra HD + blu-ray per il bondiano No time to die

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Universal lancia finalmente in home video No time to die, ovvero la venticinquesima avventura cinematografica dell’agente segreto James Bond. Nonché quinta e, a quanto pare ultima in cui Daniel Craig veste i panni di 007. Avventura disponibile in un’edizione da collezione che la contiene sia in formato blu-ray che su supporto 4K Ultra HD. Consentendo quindi di assistere nella migliore qualità audiovisiva possibile al film di Hollywood con il maggiore incasso al botteghino in era pandemica. Film che apre attraverso una sequenza dal sapore quasi horror, con mamma e figlioletta aggredite in casa da un individuo provvisto di maschera bianca sul volto. Prima ancora che venga omaggiato Solo per i tuoi occhi nel mostrare il protagonista in visita alla tomba di Vesper Lynd alias Eva Green.

Ma cosa altro abbiamo in anticipo rispetto ai titoli di testa, accompagnati dalla title track cantata da Billie Eilish?

Abbiamo un lungo e altamente spettacolare prologo a base di fughe in moto, sfreccianti automobili in azione e pallottole volanti sul suolo di Matera. Giusto per catapultare immediatamente lo spettatore nel plot incentrato sull’ormai ex spia britannica che, ritiratasi dal MI6, intraprende una particolare missione. Finalizzata a portare in salvo lo scienziato rapito Valdo Obruchev, interpretato da David Dencik; man mano che il villain di turno si rivela essere Lyutsifer Safin. Il Safin un tempo affiliato della Spectre e adesso terrorista in possesso di armi estremamente distruttive, intento a scatenare un pericolo a livello mondiale. Un Rami Malek, quest’ultimo, che, a proposito di horror, manifesta un inquietante look quasi vampiresco. Facendo il paio con il Blofeld privo di occhio destro incarnato per la seconda volta da Christoph Waltz.

D’altra parte, non mancano neppure una strage durante una festa a Cuba e uno scontro immerso in un nebbioso bosco nel corso di No time to die. Probabilmente uno dei maggiormente cupi (se non il più cupo) Bond movie di sempre. Complici oltretutto i memorabili duelli verbali tra i citati Malek e Craig che non sembrano nascondere un certo (retro)gusto bergmaniano. Per non parlare del fatto che risulta praticamente impossibile non individuare forti assonanze tra la minaccia inscenata e quella reale relativa al Coronavirus. Minaccia che, dietro la macchina da presa, Cary Joji Fukunaga sfrutta a dovere per accentuare il dramma di fondo dell’operazione. Tra immancabili rivelazioni e l’intera situazione finale sull’isola mirata a richiamare quella analoga del capostipite Licenza di uccidere.

Mentre sono Léa Seydoux, Ana de Armas e Lashana Lynch a rappresentare la quota rosa delle oltre due ore e quaranta di visione.

Rese decisamente scorrevoli dal più che valido montaggio di Tom Croos ed Elliot Graham, fino alla sofferta fase conclusiva. Con la risultante di uno dei migliori lungometraggi dedicati all’asso dello spionaggio nato dalla penna di Ian Fleming. Tanto più che chiude in maniera commovente e nostalgica sulle note della All the time in the world di Louis Armstrong. Già colonna sonora di Al servizio segreto di Sua Maestà. E sono proprio undici minuti di sguardo alla realizzazione della sopra menzionata sequenza a Matera a rientrare tra i contenuti extra inclusi in questa edizione. Contenuti presenti esclusivamente nel disco 4K Ultra HD, a cominciare da sei minuti sugli stunt e sette riguardanti le location, dalla Norvegia alla Scozia. Tre quarti d’ora di speciale retrospettiva sull’epopea bondiana quindicennale di Craig e sette minuti relativi alla costruzione di No time to die fanno il resto.

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