Dopo la fugace uscita nelle sale cinematografiche nel Settembre 2021, approda in blu-ray Escape room 2 – Gioco mortale. Distribuito da Sony pictures Home Entertainment in collaborazione con Eagle pictures, come il titolo lascia intuire è la continuazione del thriller Escape room, datato 2019. Thriller diretto come questo secondo capitolo dall’Adam Robitel già regista di Insidious: L’ultima chiave. Thriller, in realtà, a tinte horror, ambientato in una delle ormai tanto in voga stanze in cui si svolge un gioco di logica.
Un gioco basato su enigmi e indovinelli da risolvere entro un certo tempo al fine di scovare una via di fuga.
Gioco che, nel caso del lungometraggio di Robitel, si rivelava non poco pericoloso per sette sconosciuti, quasi tutti destinati a lasciarci le cuoia. In mezzo a monossido di carbonio in agguato ed escursioni al gelo, nel tentativo di accaparrarsi un ingente premio in denaro. E, nuovamente interpretati da Zoey Davis e Logan Miller, sono proprio i de sopravvissuti a quella diabolica trappola proto-Saw a tornare in Escape room 2 – Gioco mortale. Che, dopo un veloce riassunto del capostipite, vediamo rinchiusi in un vagone di metropolitana insieme ad altre quattro persone.
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Man mano che sono scosse elettriche, sabbie mobili, piogge di acido e una griglia laser a mettere tutti a durissima prova. Al servizio di una movimentatissima operazione comprendente nel cast anche la Isabelle Fuhrman nota ai fan del genere per essere stata protagonista di Orphan. Movimentatissima operazione tutt’altro che priva, oltretutto, di spettacolarità. Proposta nel disco in alta definizione sia nella sua versione cinematografica di ottantotto minuti che in quella estesa di quasi novantasei.
Con sezione extra rappresentata da cinque minuti riguardanti i personaggi, quasi sei di making of e circa quattro di dietro le quinte.
Ma le novità in blu-ray indirizzate agli amanti del cinema dell’orrore non si fermano qui, in quanto Eagle aggiunge al proprio catalogo Candyman. Ovvero il ritorno sul grande schermo per la creatura nata dalla penna di Clive Barker, già al centro di tre lungometraggi. Ma non si tratta di un rifacimento, bensì di una produzione che sembra collegarsi direttamente al capostipite cinematografico Candyman – Terrore dietro lo specchio. Del resto, durante la visione non mancano riferimenti alla Helen interpretata da Virginia Madsen in quella pellicola firmata nel 1992 da Bernard Rose.
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Mentre, a cominciare dall’apertura ambientata nel 1977, appaiono ulteriormente evidenziati gli intenti di critica sociale già presenti nella vicenda originale. Perché Candyman, che appare quando lo si nomina per cinque volte di seguito davanti ad uno specchio, rappresenta la reazione al razzismo. Essendo un uomo di colore brutalmente torturato e assassinato, non poteva rivelarsi altrimenti. Contornato dall’immancabile sciame di api e pronto ad affondare il proprio uncino nella carne di chi capita sulla sua strada.
Nel corso di un’ora e mezza in fotogrammi che non poteva non coinvolgere tra gli sceneggiatori e i produttori Jordan Peele. Non a caso autore di Scappa – Get out e Noi, film di paura mirati a porre in evidenza, appunto, le questioni razziali.
Nel caso di Candman rivisitate accentuando soprattutto gli abusi e atti di violenza consumati spesso dalla polizia americana sui neri. Sotto la regia di Nia DaCosta, che fa ricorso sia a flashback disegnati che allo splatter, ma evitando sempre di mostrare troppo. Come testimonia anche la sequenza del massacro delle studentesse nei bagni, tra le migliori di questo reboot accompagnato dal trailer italiano quale contenuto speciale. Dunque, doppio spettacolo da brivido in alta definizione con Escape room 2 – Gioco mortale e Candyman.