Porpora di Robertò Cannavò è stato presentato in anteprima assoluta a Divergenti – Festival Internazionale di Cinema Trans, ideato e realizzato dal M.I.T. (Movimento-Identità-Trans), associazione onlus impegnata nella difesa e tutela dei diritti, del benessere e della dignità delle persone trans dal 1994.
Un viaggio a ritroso: dall’oggi, da ciò che Porpora Carmasciano rappresenta. Punto di riferimento dell’attivismo trans in Italia. Presidente del M.I.T. (Movimento-Identità-Trans). Candidata per la lista Coalizione Civica – Coraggiosa Ecologista Solidale alle elezioni amministrative del 3-4 ottobre 2021, Porpora è Consigliera Comunale a Bologna. Da novembre, Presidente della Commissione Pari Opportunità del consiglio comunale di Bologna.
“Sesso, bugie e videotape”
Roberto Cannavò e la sua protagonista, insieme a ricordi, ai filmati in vhs, alle fotografie, compiono una discesa geografica e temporale: Bologna, Roma, Napoli, fino al Beneventano, luogo che ha cullato l’infanzia e l’adolescenza di Porpora. Una strada, quella di Porpora, che ha sempre unito il privato al sociale. Dalle contestazioni del ’68, alla necessità di identificare le lotte di identità sessuale e il contesto sociale di riferimento, fondando il collettivo Narciso.
La conquista di spazi è imprescindibile dal transito, dai viaggi, le conoscenze, le amicizie. Speciale, il legame con la fotografa Lina Pallotta: insieme, a Roma, a condividere i ricordi. Insieme, nei videotape di gioventù, nella loro permanenza a New York.
Un sé consolidato nell’esperienza
Porpora ha il pregio di raccontare l’identità transessuale senza sensazionalismi e slanci compassionevoli. La forza della testimonianza, della semplicità di un racconto che non risparmia le tappe fondamentali di un percorso di consapevolezza autentico. Dalle notti in carcere solo perché si osava esibire il trucco in pubblico, alla prostituzione. Un ‘atto’ da compiere, un’esperienza che racchiude collettivamente l’essere trans, da cui costruire una propria soggettività. I dolori di gioventù, al liceo, quando Porpora subì una petizione omofoba da quegli stessi ragazzi che in privato non disdegnavano la sua compagnia. Fino ad arrivare ai rapporti familiari, alla relazione complessa con sua sorella. Inseparabili in gioventù, in crisi con la scelta transessuale di Porpora.
La visione del mondo di Porpora cela una leggerezza saggia, che non nasconde la stanchezza della lotta. Sempre colma del desiderio di offrire una originale e provocatoria testimonianza.
Divieto di transito
È il cortometraggio-studio di Roberto Cannavò sulla persona e sulla storia di Porpora Carmasciano. La base del più ampio progetto di documentario, quello che adesso è libero di circolare ovunque venga accolto, come importante forma di esistenza e resistenza.