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Torino Film Festival

‘Grosse Freiheit’, in concorso al Torino Film Festival il film carcerario di Sebastian Meise con Franz Rogowski

Sebastian Meise torna dietro la macchina da presa con un dramma carcerario che attraversa tre decenni di Storia della Germania del Dopoguerra. Tra omosessualità e libertà negata

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Già vincitore del premio della giuria nella sezione Un certain regard del Festival di Cannes, Grosse Freiheit, l’ultimo film di Sebastian Meise (Still Life), arriva in concorso al Torino Film Festival. Un dramma storico sulla ricerca di una libertà costantemente negata e su un amore impensabile ma autentico.

Grosse Freiheit, trama

L’articolo 175 del codice penale tedesco riconosceva l’omosessualità come crimine punibile con il carcere. Hans Hoffmann (Franz Rogowski) sa bene cosa sia quella legge sin dai tempi dei lager nazisti. Ora il mondo è cambiato ma per lui la prigione continua a essere la sua sola casa. È qui che incontra Viktor (George Freidrich), un detenuto più vecchio con cui instaurerà un rapporto conflittuale ma duraturo.

Dietro al buco della serratura

Quale libertà può esserci in uno Stato che spia letteralmente dal buco della serratura le abitudini sessuali dei suoi cittadini? Inizia così, con i filmini in 8mm che la polizia girava con cineprese nascoste nei bagni pubblici tedeschi, Grosse Freiheit (in italiano “grande libertà”), il nuovo film di Sebastian Meise. Ma chi vorrebbe vivere in un mondo del genere? Sicuramente non il giovane omosessuale Hans, per cui la libertà non può che esistere altrove, lontano da quella società morbosa, magari persino nel luogo più improbabile dove la si possa cercare: il carcere.

Un kammerspiel soffocante

È in quel microcosmo dalle regole tutte sue che si svolge infatti un’educazione sentimentale lunga tre decenni nella Germania del Dopoguerra. Un rapporto, quello tra Hans e il suo compagno di cella omofobo Viktor, che va al di là di ogni classificazione. Un kammerspiel soffocante che il regista asseconda attraverso un mix congeniale di brutalità e affetto, accompagnando i suoi protagonisti in un viaggio che li porterà a imparare, lungo il corso del tempo, il rispetto reciproco e anche l’amore.

La Storia che sta fuori

È quasi un’epopea storica senza Storia, del resto, Grosse Freiheit. Un film dove i cambiamenti di un mondo in fermento sono al massimo suggeriti. Dalle divise smembrate del Reich fino allo sbarco sulla Luna, la vita di fuori scorre infatti fugace davanti agli occhi di Hans e compagni, come qualcosa di alieno. Ma è poi realmente quella la vita che vorrebbero vivere?
Perché quando la “grande libertà” arriva davvero, quando, cioè, nel 1969 l’articolo 175 viene abrogato, non può che avere il sentore, per Hans, di una ghettizzazione, di un fugace riflesso della realtà. Lontana com’è da quel sentimento autentico capace di sopravvivere a ogni bruttura o repressione, a qualsiasi carcere o ideologia.

Grosse Freiheit

  • Anno: 2021
  • Durata: 117 minuti
  • Genere: Drammatico, storico
  • Nazionalita: Austria, Germania

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