Ogni anno a dicembre ci ritroviamo sempre con film natalizi che descrivono la magia del Natale e il piacere di poter festeggiare tutti insieme Quest’anno tra i tanti titoli troviamo un bellissimo lungometraggio che lancia un messaggio di speranza: Un bambino chiamato Natale, diretto dal regista israeliano Gil Kenan (Monster House, Ember – Il mistero della luce, Poltergeist) e tratto dall’omonimo romanzo di Matt Heig. Il film, che è disponibile sul catalogo Netflix dal 24 novembre, è uno dei primi dieci titoli a essere visto sulla piattaforma streaming.
Un bambino chiamato Natale – la trama
La storia ruota attorno al piccolo Nikolas (Henry Lawfull), un bambino povero che vive con il padre sulle montagne innevate. Quando il re del regno (Jim Broadbent) esprime ai suoi sudditi di voler trovare la speranza, oramai sparita, il padre di Nikolas parte per un lungo viaggio per cercare di esaudire il desiderio espresso dal suo re. Nikolas decide di partire per trovare il padre assente da parecchio tempo, incamminandosi verso un lungo viaggio fatto di insidie e ostacoli, insieme ai suoi fedeli amici, la renna Blizzard e il roditore Miika per raggiungere Elfhelm, il mondo degli elfi.
Una toccante fiaba che lancia un messaggio di speranza
Un bambino chiamato Natale riesce, attraverso la sua toccante storia, a commuovere lo spettatore. È un film che tratta temi importantissimi, che si possono intravedere nella società che stiamo vivendo, come il pregiudizio e la discriminazione. Qui, in particolar modo, oltre ad affrontare queste tematiche, si tende a mostrare l’enorme conflitto tra il mondo degli elfi e quello degli esseri umani.
I meravigliosi paesaggi innevati e i fantastici personaggi che ci ritroviamo a conoscere durante la visione dell’opera ci immergono in una magica atmosfera, resa ancora più autentica dalla scelta di Gil Kenan di girare proprio nel Circolo Polare Artico.
Unica nota dolente è la scelta di puntare tutto su una storia che vira verso il drammatico. Anche se ci sono alcuni momenti di comicità, il film, più di una volta, arriva al cuore dello spettatore facendogli versare qualche lacrima.
Un cast di grandi attori
A spiccare in Un bambino chiamato Natale è la presenza di un cast di attori di grande livello. Prima fra tutti, la straordinaria Maggie Smith (Un té con Mussolini, Marigold Hotel, Downton Abbey) che veste i panni della bisbetica zia Ruth. Poi un elogio va fatto a Jim Broadbent, che riesce a dare una versione pittoresca del re del regno, e a Silvia Hawkins nei panni della sovrana del regno di Elfhelm.
Non passa di certo inosservata l’interpretazione di Henry Lawfull, qui al suo primo ruolo da protagonista, dopo un piccolo ruolo nella serie televisiva I miserabili. Il giovane attore con il suo bel faccino e i suoi occhioni azzurri è l’immagine del ragazzino dolce e indifeso, capace di intenerire anche il cuore più duro. Sicuramente è solo l’inizio di una splendida carriera che lo vedrà protagonista di altri successi.
Il viaggio che il piccolo Nikolas compie è un percorso di crescita che gli permetterà di conoscere alcune cose che non era riuscito a cogliere prima di allora, perché dopo la tempesta c’è sempre il sole. Seppur il film prenda le distanze dal romanzo di Heig, ne viene fuori una toccante favola natalizia in grado di appassionare spettatori di qualsiasi età e di far scappare qualche lacrima, ma soprattutto di farci credere che non bisogna mai rinunciare ai propri sogni.
Un bambino chiamato Natale
Anno: 2021
Durata: 96'
Distribuzione: Netflix
Genere: commedia, fantastico, avventura
Nazionalita: Regno Unito, Francia
Regia: Gil Kenan
Data di uscita: 24-November-2021
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