Vi riproponiamo la recensione di Nowhere Special – Una storia d’amore Che è stato recentemente pubblicato su RaiPlay. Vi basterà iscrivervi gratuitamente per vederlo.
Nowhere Special – Una storia d’amore | La trama
John (James Norton) ha quasi trentaquattro anni, un figlio, Michael (Daniel Lamont), di quattro, e un impiego come lavavetri. Quando la madre biologica li ha abbandonati, John ha deciso di prendersene cura da solo. Il rapporto tra i due si è stretto al punto da diventare esclusivo, ma qualcosa di inatteso e tragico interviene a minarlo.
La malattia di John lo costringe a fare i conti con una separazione tanto inevitabile quanto dolorosa. Per non farsi cogliere impreparato, chiede aiuto ai servizi sociali. Inizia così la ricerca di una famiglia affidataria, con la speranza di non lasciare solo tristi ricordi a Michael e offrirgli invece la vita che lui non ha mai potuto avere.
Un atto d’amore fuori dal comune per un’opera che lascia il segno
Nowhere Special – Una storia d’amore ha un potenziale emotivo di rara intensità. La storia, o meglio il viaggio, di quest’uomo alla ricerca di un futuro per il suo bambino è un atto d’amore incondizionato fuori dal comune.

La particolarità della pellicola va ricercata nelle mani, nello sguardo e nel cuore dello stesso Pasolini. Con scelte registiche e narrative precise, senza forzature di sorta ma con un’accentuata profondità, il cineasta concepisce un’opera che lascia il segno.
Ma attenzione, perché a dispetto di quanto viene raccontato, sono banditi facili sentimentalismi, soluzioni banali, elementi che potrebbero condizionare in un certo senso. Lo spettatore ha la possibilità di conoscere, addentrarsi, riflettere e discutere, in maniera intima e personale.
Osservando le vite degli altri
L’osservazione fa parte dell’esistenza di tutti noi, ma per alcuni, come per John, ha un ruolo preponderante e necessario. L’attività di lavavetri gli consente di avere un punto di vista privilegiato sulle vite degli altri, e contemporaneamente lo obbliga.
Nel momento in cui ne ha bisogno, comincia a concentrare la sua attenzione sulle famiglie, per ca(r)pirne le dinamiche e farsi un’idea di cosa sia meglio per il figlio. I propositi e i parametri stabiliti a priori perdono un po’ della loro importanza, alla luce di una scoperta semplice ma fondamentale.

Sono l’affetto, l’umanità, il desiderio di crescere e prendersi cura di un bambino a rendere tale una famiglia, non i legami di sangue o il numero di genitori.
John entra in contatto con una serie di situazioni tra le più disparate, affacciandosi a realtà mai immaginate prima.
Una storia d’amore conduce all’interno del mondo dell’adozione
Nowhere Special – Una storia d’amore conduce così all’interno di un universo come quello dell’adozione, popolato da persone di ogni tipo, esigenza, problematica, fornendone un quadro alquanto sfaccettato e concreto.
Nel percorso affrontato dai protagonisti, emergono i veri valori, che John ha sempre cercato di trasmettere a Michael e che tenta di ritrovare in coloro a cui dovrà affidarlo. L’uomo sa bene cosa voglia dire crescere senza una mamma e senza fissa dimora, avendo trascorso l’infanzia negli orfanotrofi.
Ed è forse proprio questo il motivo principale per cui scelse, all’epoca in cui nacque il figlio, di dedicarglisi completamente, annullandosi quasi nel rapporto e non concedendosi altri svaghi.

La loro simbiosi è ben testimoniata anche nelle passeggiate, mano nella mano e con i passi sincronizzati. Ai dettagli è infatti riservata un’attenzione particolare: sguardi, cicatrici, oggetti all’apparenza comuni, diventano un tramite per sondare l’animo dei personaggi.
L’inesorabilità del tempo che scorre viene invece elegantemente resa da elementi quali il fluire dell’acqua di un torrente, la pioggia che scende dal cielo, il traffico osservato da un cavalcavia.
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