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Umbria Film Festival

‘Volevo essere Gassman’ di Cristian Scardigno

La parabola del bravo attore sconosciuto nel cortometraggio dedicato ad Aldo Marianecci ed ambientato nella Cisterna di Latina degli anni ’60

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volevo essere gassmann

Mentre tutti omaggiano il grande e indimenticabile Vittorio Gassman, il regista Cristian Scardigno con Volevo essere Gassman sceglie di raccontare un suo conterraneo meno noto: Aldo Marianecci. E trasforma Cisterna di Latina, dove l’autore e l’attore sono nati, in un set a cielo aperto.

In arrivo il 7 luglio a Umbria Film festival e presentato alla 20ma edizione del Rome Independent Film Festival, Volevo essere Gassman è un cortometraggio pregevole non solo per l’idea, ma anche per la realizzazione attenta ai dettagli d’epoca.

Volevo essere Gassman

Siamo nel 1962, quando il quarantenne Aldo Marianecci torna a Cisterna di Latina dopo aver partecipato al cast del film televisivo Il mondo è una prigione. Titolo emblematico che, per contrasto, ha ispirato la messa in scena di un tenace desiderio di evasione.

Il cortometraggio racconta che nel mondo personale di Marianecci c’è sempre una sorprendente via di fuga per far fronte al cruccio che lo attanaglia, ovvero la perenne mancanza di soldi. Eccolo ingegnarsi in divertenti stratagemmi da commedia all’italiana, sfruttando la propria abilità recitativa oppure semplicemente ricorrendo alla fantasia.

A Cisterna tutti lo conoscono e lo chiamano “Bobby” o “L’attore” da quando ha cominciato la carriera cinematografica con un piccolo ruolo in Sciuscià di Vittorio De Sica. E lui sogna di essere scritturato in una parte da protagonista che finalmente lo metta in luce e aggiusti la sua condizione economica.

Un’atmosfera passata

Seguendo le vicissitudini del protagonista in un confortevole bianco e nero, lo spettatore ritrova il torpedone col bigliettaio, la Fiat 500 originale, l’immancabile Vespa, il telefono a gettoni, la spiaggia senza sdraio e ombrelloni, le stoviglie appese al coperchio della macchina del gas, il manifesto de Il Gattopardo, il tavolino del bar di una volta.
Oltre a utilizzare inquadrature e dialoghi tipici del cinema anni ’60, Scardigno spiega di essere ricorso al mockumentary per descrivere meglio Marianecci, filmando in Super 8 finte interviste a chi lo frequentava:

Nelle parole della sorella Anita e in quelle degli amici Cesare e Umberto esce fuori la descrizione del personaggio che mi è stato raccontato da chi l’ha conosciuto. Bobby era fuori dagli schemi e un simpatico cialtrone, innamorato del cinema e della sua piccola città.

I nomi del film

Impeccabile l’interpretazione di tutto il cast, che vede Simone Finotti nei panni del protagonista e che conta sulla partecipazione di Giorgio Gobbi, Astrid Meloni, Mimmo Ruggiero, Goffredo Maria Bruno e Gianluca Cammisa, oltre che sull’esordio di Sofia Maggi nel ruolo della “musa” americana.

Prodotto e distribuito da Esen Studios, Volevo essere Gassman racconta con maestria la parabola dell’attore bravo, ma sconosciuto, destinato a fare da spalla e a restare nello sfondo. Salvo rendergli giustizia e ribaltare la situazione sullo schermo nell’ultima inquadratura…

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