‘Saint John The Baptist’ il racconto moderno di un santo al Festival dei popoli

La particolare visione, in chiave moderna, di una figura come quella di San Giovanni Battista è raccontata da Jean-Baptiste Alazard nel suo cortometraggio Saint John The Baptist, in concorso al Festival dei Popoli 2021 (qui per il programma).

Saint John The Baptist: la sinossi

Al centro del cortometraggio di Jean-Baptiste Alazard, c’è la figura di Giovanni Battista. Venerato dalla Chiesa, il santo ha vissuto a lungo come asceta nel deserto. Il regista cerca, qui, di tratteggiarne la figura avvalendosi di citazioni, riferimenti e video più datati che, mescolati insieme, danno origine a una figura classica e, al contempo, moderna.

La creazione dell’immagine

Per dar vita alla figura del santo, il regista ricorre a più stratagemmi con il suo Saint John The Baptist. Il primo è quello delle citazioni. Con l’ausilio di frasi e brevi periodi sullo schermo, Jean-Baptiste Alazard introduce lo spettatore alla figura non troppo convenzionale, ma sempre attuale, di Giovanni Battista. Le frasi che si vedono ne raccontano una parte, resa poi visivamente dalle scene che arrivano immediatamente dopo. E che fanno anche comprendere come ci sia un po’ di Giovanni Battista in tutti noi. Chiunque, nella sua semplicità e quotidianità, può richiamare qualche elemento della figura scelta come protagonista del cortometraggio.

Il citazionismo di Saint John The Baptist

A rincorrersi continuamente sulla scena, come detto, una serie di immagini, estratti di video, momenti che richiamano un universo sempre più variegato. Si attinge dal presente e dal passato, dal cinema e dalla letteratura, dal concreto all’astratto per dare vita a una figura ancora attuale e autentica.

Quello che si vede sullo schermo è un insieme di (auto)citazioni di ogni genere. Ognuna con la sua peculiarità e ognuna in grado di raccontare un aspetto diverso della figura protagonista.

Il “vantaggio” del cortometraggio

Saint John The Baptist sfrutta la durata del formato cortometraggio per raccontare, in venti minuti, una figura che, se diluita nel tempo ben più dilatato del lungo, si sarebbe persa. Il cortometraggio va incontro alle esigenze del regista che vuole solo raccontare e mostrare, senza commentare o dare giudizi. La figura che ne fuoriesce è una universale, anche perché priva di prese di posizione e soggettivismo. Un Giovanni Battista non completamente chiaro e lineare, ma sicuramente autentico.

Il trailer

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